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Dolomiti di Sesto escursioni invernali per chi non scia

dolomiti di sesto escursioni per chi non scia

E’ quello che mi chiedo ogni volta che programmo qualche giorno in montagna durante la stagione invernale.

Col passare del tempo, amo sempre di più ammirare i paesaggi in lentezza, piuttosto che fare altro.

Così, mentre mio marito slitta (scelgo sempre i comprensori che abbiano almeno una pista omologata raggiungibile in funivia), mi concedo passeggiate invernali facili, da effettuare in sicurezza.

Ci troviamo in Alto Adige, nell’estremo est della regione, al confine con l’Austria. Siamo in Alta Val Pusteria, parte della Val Pusteria, che parte da Bressanone ed arriva fino a Lienz.

Infatti, una volta usciti dall’autostrada di vogliono altri 45 minuti per arrivare fino a San Candido, paese più bello ed importante della zona, ed altri 20 minuti per raggiungere Sesto e Moso.

Questa volta, a differenza delle altre in cui mi ero sempre concentrata sui percorsi fra San Candido – Dobbiaco – Tre Cime di Lavaredo, abbiamo scoperto il comprensorio delle Dolomiti di Sesto, a sud est di san Candido, verso il Cadore.

E’ una zona bellissima, che offre tantissimo a chi vuole sciare, ma anche a chi ama fare altro.

Premetto che quando andiamo in montagna in inverno, prenoto sempre all’ultimo momento, perchè voglio essere abbastanza sicura di avere bel tempo.

Bisogna quindi accontentarsi di ciò che rimane. Pur essendo diventato molto caro frequentare la montagna, certe strutture sono sempre piene, ma rimane una buona scelta sia per chi vuole spendere, sia per chi cerca un appartamento.

Noi abbiamo soggiornato a Versciaco, a breve distanza da San Candido ed a pochi km dall’Austria.

L’hotel si chiama Andermax ed ha un ottimo rapporto qualità/prezzo. Non che costi poco, è comunque un ****, ma la cucina è eccezionale (pasticcere e chef veramente numeri 1), la zona è silenziosa, hanno anche il garage per l’auto (posti limitati), e le camere sono ottimamente rifinite.

Era rimasta solo una matrimoniale standard, ma il comfort è ottimo sempre. Camere spaziose e luminose, pulizia impeccabile.

C’è anche un centro benessere, con piscina riscaldata esterna e sauna. Unica pecca: dalla piscina si accede solo da fuori e, soprattutto quando esci dall’acqua, è veramente dura.

Ma non ci si ammala, tranquilli. O ci si butta subito nella sauna di fianco, oppure si entra e si fa una doccia rovente.

Ci tornerei? Sì e lo consiglio anche a te 🙂

Dolomiti di Sesto escursioni invernali per chi non scia

Veniamo a noi per capire cosa fare sulle Dolomiti di Sesto in inverno se non si sa sciare.

Diciamo che come passeggiate, c’è più varietà da altre parti, ma io comunque non mi sono mai annoiata.

Val Fiscalina

Una delle escursioni più belle in Val Pusteria, sia in estate che in inverno è quella nella Valle Fiscalina, verso il rifugio Fondovalle.

L’auto la si può lasciare gratuitamente presso gli impianti di risalita della Croda Rossa, oppure più vicino a pagamento (attualmente 15€ al giorno), presso il Rifugio Piano Fiscalina.

Noi abbiamo optato per la prima opzione, allungando il percorso di un paio di km.

Se non hai fretta ed un buon passo, non ci saranno problemi, perchè il sentiero è praticamente in piano.

L’escursione invernale in Val Fiscalina è adatta anche a famiglie con bambini.

Il paesaggio è incantevole, e se vuoi, puoi fare anche un giro in carrozza. Ai bimbi piace sempre.

Le meravigliose cime che incorniciano la valle, diventeranno sempre più vicine, fino ad arrivare al Rifugio Fondovalle, proprio ai piedi di Cima Uno.

Ci troviamo nella famosa meridiana di Sesto, dove i monti hanno preso il nome dell’ora in cui il sole li bacia.

Così si avranno Cima Nove, Cima Dieci, Cima Undici, Cima Dodici e Cima Uno o Una.

Durante la stagione estiva da qui si possono raggiungere le Tre Cime di Lavaredo ed il Rifugio Comici.

Penso che con una buona preparazione e le ciaspole siano entrambi fattibili anche in inverno, ma io lo consiglio SOLO a chi è un vero esperto di montagna.

Anche perchè sia il Comici che il Rifugio Locatelli sulle Tre Cime rimangono chiusi tutto inverno.

Per chi si sta chiedendo come raggiungere il rifugio Fondovalle, tranquilli perchè il sentiero è ben segnalato ed ampio ed è l’unico che si possa prendere. Non ti sbaglierai.

Salita al Monte Elmo, passeggiata verso il Rifugio Gallo Cedrone

Il comprensorio delle Dolomiti di Sesto e più ampiamente della Val Pusteria, mette a disposizione per chi non scia, un biglietto ‘convenienza’, che permette di utilizzare tutti gli impianti di risalita per diversi giorni.

Io ho acquistato la formula 3 su 4, ovvero potevo utilizzare le funivie/seggiovie 3 giorni sui 4 a disposizione, purchè lo stesso impianto lo utilizzassi a distanza di minimo 2h. La discesa ovviamente è sempre prevista (per intenderci, non bisogna aspettare 2h).

Il costo attuale è di € 67,00 (2025). C’è la possibilità di acquistare anche il biglietto 5 su 7, per chi si ferma più tempo.

Così, prendendo la funivia da Monte Elmo a Sesto, sono arrivata ad oltre 2000 metri. Qui c’è un ristorante/bar self service grandissimo, con una vista spaziale su tutte le Dolomiti di Sesto, dalla parte della Val Fiscalina, Baranci e Croda Rossa.

La passeggiata è molto semplice e praticamente in piano e vi porterà via giusto una mezz’oretta. Il rifugio Gallo Cedrone non è raggiungibile a piedi in inverno, perchè si colloca sulle piste da sci. Di conseguenza sarete costretti a tornare indietro.

Poco male, perchè vi siederete all’Helm-restaurant e vi consolerete con la meravigliosa vista, magari davanti ad una birra o ad un bombardino.

Giro delle malghe delle Dolomiti di Sesto

Un bella e semplice escursione da fare in questa zona è il giro delle malghe. La si può fare anche senza l’aiuto degli impianti di risalita (in estate), altrimenti si può partire a piedi, lasciando l’auto al Passo Monte Croce (parcheggio a pagamento), arrivando a Signau e viceversa.

A Signau il parcheggio è gratuito, ma si deve prendere la funivia per arrivare sullo Stiergaten a 2100 metri.

Da qui si potranno vedere le Tre Cime di Lavaredo, anche se lontane e di profilo.

Il panorama è lo stesso che si gode dal Monte Elmo, cambia solo leggermente l’angolazione.

Il giro delle malghe è un’escursione sulle Dolomiti di Sesto che non può mancare. E’ lunga, questo è vero, ma la si fa senza fatica (da Signau a Passo Monte Croce, l’inverso è in salita) ed incontrerete paesaggi diversi, attraversando boschi innevati e grandi spazi aperti.

In più, potete scegliere dove fermarvi a pranzo: alla malga Klammbach, che incontrerete dopo circa 30 minuti di cammino, oppure alla malga Nemes, distante circa 90 minuti dalla stazione a monte.

Per chi si chiede quindi come arrivare alla malga Nemes, può raggiungerla anche a piedi dal Passo Monte Croce. Ci vorrà circa un’ora.

Una volta raggiunto il passo, potrai prendere il bus che ti riporterà a Signau. Se soggiornerai nel comprensorio, la corsa sarà gratuita, previa registrazione tramite il tuo hotel, che ti manderà un QR-code via e-mail.

Escursione alle Tre Cime in motoslitta

Nel caso in cui la giornata sia bella o comunque con nuvole alte, potresti approfittarne per un’escursione alle Tre Cime di Lavaredo in motoslitta.

Noi l’abbiamo fatta quando Matteo, nostro figlio, era piccolino e per quanto le abbiamo viste solo parzialmente, ci è piaciuto veramente tanto.

Avevamo fatto sosta al Rifugio Bosi, passeggiato nella neve nei dintorni, e poi eravamo tornati verso il Lago d’Antorno, località da cui parte la motoslitta.

Ti propongo alcune alternative, diverse fra loro per costo e durata, ma tutte molto belle:

Bagni di San Candido

Un’altra classica escursione da fare in zona è quella che porta a Baranci dal grazioso paese di San Candido.

Si parte lasciando l’auto nel parcheggio gratuito vicino al centro del borgo. Circa 10 minuti di cammino e si raggiunge la casa cantoniera da cui parte il percorso.

Noi abbiamo preso quello prima della casa, che passa per la malga Jora, non passando per i bagni. Probabilmente non abbiamo capito bene il percorso da fare.

Se volete passare per i bagni, dovete prendere il percorso subito dopo la casa cantoniera.

In ogni caso, per chi è un buon camminatore, si può prendere un sentiero all’andata e l’altro al ritorno. Con la bella stagione sicuramente è un’ottima idea. Noi abbiamo preferito fermarci al Rifugio Gigante su a Baranci e rilassarci davanti a quelle splendide montagne, per poi scendere con la seggiovia.

Preciso che il sentiero è ben segnalato e non particolarmente faticoso. Il dislivello è di circa 400 metri, e si percorre in poco più di 1h.

Col senno di poi vi consiglio di prendere direttamente quello per i bagni di San Candido, perchè ci sono vedute più belle.

Rifugio Tre Scarperi

Questa escursione l’abbiamo fatta in estate. Si parcheggia in Val Campo di Dentro (in estate è a pagamento, in inverno non so).

Questo è il link per visualizzare il parcheggio su Google Maps: PARCHEGGIO VAL CAMPO DI DENTRO

Per chi non vuole usare l’auto, c’è anche un servizio di bus, che ti farà scendere dal ristorante Alte Säge.

E’ un’escursione leggermente impegnativa, per lo meno per me, che non ho fiato in salita. Ci vogliono circa 90 minuti per raggiungere il rifugio, con circa 400 metri di dislivello.

Il panorama è bellissimo, se sceglierai una buona giornata, che non significa per forza sole, solo che non ci siano nubi basse, per vedere bene i monti che ti si stagliano davanti.

Il rifugio è in ottima posizione, con Punta Tre Scarperi così vicina da avere l’illusione di poterla toccare.

Il luogo è fiabesco d’estate, figuriamoci d’inverno con la neve. E’ presente anche una deliziosa chiesetta in legno.

In slittino sulla Croda Rossa

Amanti della velocità e del divertimento, fatevi avanti! Sulla Croda Rossa si trova una delle piste da slittino più belle ed adrenaliniche dell’Alto Adige.

E’ lunga 5 km e si raggiunge comodamente con la funicolare da Moso. Il parcheggio è gratuito.

Il costo attuale (2025), solo per chi vuole slittare, è di € 47,00 al giorno, a cui si deve aggiungere il noleggio slittino, per l’attuale ‘modica’ cifra di 16€. Ero rimasta a 10€ al giorno 2 anni fa in Val Badia

Io non ho slittato, ma mio marito sì e ti garantisco che è un’ottima pista e si scende in sicurezza. L’unica nota dolente è che sulla Croda Rossa c’è sempre gente, quindi spesso si fa la fila per risalire.

Comunque, fra le attività sulle Dolomiti di Sesto per chi non scia, lo slittino è una splendida idea.

Il biglietto permette di salire anche alla pista di Baranci, a San Candido, un po’ più a misura di bambino e lunga 3 km. Noi l’avevamo fatta con Matteo circa 10 anni fa e ci era piaciuta.

Una volta in loco, oltre alla vista pazzesca, troverai i famosi pupazzi di neve, che ogni anno vengono ricostruiti, il recinto delle renne, che però non si sono fatte vedere ed un paio di baite dove rilassarsi. La Rudihütte è la più comoda.

La Rotwandwiesenhütte si raggiunge in 5 minuti a piedi prendendo il ‘sentiero invernale’ che porta anche a degli chalets dove poter soggiornare. Si trova alla destra della stazione a monte, tenendola alle spalle.

Durante la stagione estiva qui si può anche intraprendere un percorso trekking anche per famiglie, che parte dai prati della Croda Rossa.

Visita al delizioso paese di San Candido

In questo caso esco un po’ dal seminato relativo al topic dell’articolo ‘Dolomiti di Sesto escursioni‘, ma non si può recarsi da queste parti e non visitare San Candido.

Per me è il borgo alto-altesino più bello in assoluto, anche se Ortisei e Chiusa gli stanno appresso.

Ci sono stata diverse volte e in ognuna non ho mancato di stupirmi per l’eleganza del posto e la sua magnifica vista su Baranci e le sue cime, perfettamente posizionate e visibili da ogni parte del borgo.

Ho dedicato un articolo a San Candido, anche se parla più che altro di cosa fare con bambini. Può comunque esserti utile e darti qualche idea su cosa fare, per esempio, in caso di maltempo: San Candido, visita la borgo più bello dell’Alto Adige

Per visitare il paese c’è un bel parcheggio gratuito a 5 minuti a piedi dal centro.

Giro del Lago di Dobbiaco

Anche in questo caso si tratta di una breve escursione in Val Pusteria più che nel comprensorio delle Dolomiti di Sesto.

Alla fine però è tutto collegato, perchè da qui si raggiungono anche le Tre Cime di Lavaredo (in auto), a cui si può arrivare (d’estate), anche dalla Val Fiscalina e dalla Val Campo di Dentro, di cui ho parlato in precedenza.

Il giro del lago è molto semplice, tutto in piano e ad anello. In genere il sentiero è battuto e ben visibile, quindi non avrai problemi ad individuarlo.

Se arrivi in auto, puoi lasciarla al parcheggio in loco, a pagamento. Altrimenti si può partire a piedi anche da Dobbiaco Nuovo. La durata dell’escursione in questo caso sarà di circa 2h, contro i 45 minuti parcheggiando al lago.

Anche se non ci saranno le cime che offre la Val Fiscalina o Sesto, questa passeggiata è molto piacevole e rilassante, e regala comunque panorami idilliaci verso la Valle di Landro

Lago di Landro e vista sulle Tre Cime

Proseguendo oltre il Lago di Dobbiaco, in pochi minuti potrete parcheggiare nei pressi di un altro lago. In questo caso il parcheggio è gratuito.

Qui, percorrendo il sentiero battuto n.102, ci si può avvicinare alle Tre Cime, che comunque potrai vedere anche dal lago. Inoltre, ammirare il Monte Piana (spero di non sbagliare…) stagliarsi nel lago è veramente una visione perfetta!

Concludo questo articolo relativo alle Dolomiti di Sesto escursioni per chi non sa sciare o semplicemente vuole una vacanza poliedrica, sottolineando che, anche se la montagna è sempre più costosa, c’è comunque modo di godersela a costo zero o basso.

Certo, bisogna fare delle scelte ma, soprattutto in queste zone, ho trovato i parcheggi sempre gratuiti per esempio, cosa che fa risparmiare anche 50€ su 4 giorni.

Si può soggiornare in appartamento e si possono fare diverse escursioni senza spendere un centesimo, come quella in Val Fiscalina.

Basta sapersi organizzare.

Altra cosa importantissima: noi abbiamo fatto le nostre escursioni sulle Dolomiti di Sesto sempre con bastoncini e ramponcini al seguito. Questi ultimi non sempre li abbiamo usati, ma d’inverno è indispensabile averli con sè.

Non abbiamo le ciaspole, ma i percorsi che abbiamo fatto non le prevedevano.

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