Isola del Giglio, cosa vedere. Non solo spiagge
Cosa vedere sull’Isola del Giglio, se non le sue spiagge?
Ed invece questo piccolo lembo di terra offre al visitatore molto più che una vacanza al mare. Borghi arroccati, fari e percorsi in mezzo alla natura, completano quella che inizialmente si pensava fosse una parentesi balneare.
In ogni caso partiamo col parlare delle spiagge, che comunque penso essere le protagoniste indiscusse dell’Isola del Giglio.
Isola del Giglio, cosa vedere
Spiagge
Le principali sono 3, tutte ben raggiungibili in auto, in gran parte attrezzate, ma con zone, anche se limitate, di spiaggia libera:
- la spiaggia di Giglio Campese (unica rivolta ad ovest), la più grande, di sabbia dorata a grana media;
- la spiaggia delle Cannelle, rivolta ad est, perfetta per lo snorkeling;
- la spiaggia dell’Arenella, rivolta ad est, molto amata dalle famiglie, con sabbia chiara e fondale digradante.
I colori del mare, specie nelle ultime due, sono notevoli.
A queste si aggiungono:
-
la spiaggia delle Caldane, raggiungibile a piedi dalla spiaggia delle Cannelle in max 30 minuti, oppure con taxi boat dal porto. Molto bella, possibilità di noleggio ombrellone e lettini;
- cala dello smeraldo, un luogo di grande bellezza, raggiungibile percorrendo il sentiero che porta alla spiaggia delle Cannelle o via mare con mezzi privati; qui non c’è sabbia, ma roccia e sassi;
- la spiaggia del Pertuso invece si raggiunge da Giglio Campese in soli 15 minuti a piedi. E’ molto piccola, ma poco frequentata;
- la spiaggia dell’Allume, da vedere perchè particolare e molto selvaggia. Qui un tempo c’era una miniera di pirite ed è possibile ancora trovarne qualche frammento. Si raggiunge in circa 30 min a piedi dal Campese. Il sentiero è abbastanza facile, ma da non sottovalutare. Usare scarpe appropriate ed è sconsigliato alle famiglie con bimbi piccoli.
Per informazioni più precise alle spiagge libere, nascoste e quant’altro, vi rimando a questo sito, che mi pare abbastanza completo: Isola del Giglio – calette e spiagge nascoste
I borghi
Tra le cose da vedere sull’isola del Giglio, i borghi a mio avviso sono subito dopo le spiagge. Sono solo 3:
- Giglio Campese;
- Giglio Porto;
- Giglio Castello.
Il primo, dove tra l’altro soggiornavamo noi (poi parleremo anche dell’alloggio), è più zona residenziale che altro. E’ molto comodo perchè è tutto vicino ed anche la spiaggia si raggiunge comodamente a piedi da ogni punto del paese.
Giglio Porto è l’ideale per una cenetta a base di pesce freschissimo e per una passeggiata sul lungo mare dopo cena. Troverete alcuni negozi di souvenir ed artigianato locale.
La vera chicca però è Giglio Castello. La sua rocca Aldobrandesca, le mura ed alcune delle torri di guardia sono in perfetto stato di conservazione. Perdersi per i suoi vicoli di ciottoli è un attimo, attirati da una trattoria tradizionale, da uno scorcio suggestivo o da un gatto che vuole un po’ di attenzione.
Noi alla sera amavamo passeggiare qui, anche se ci siamo concessi anche una serata a Giglio Porto.
I sentieri
Cosa vedere sull’Isola del Giglio? Sicuramente il suo entroterra! Grazie allo stanziamento di fondi europei sono state recuperate le antiche mulattiere, che oggi possono essere percorse da tutti coloro che amano il trekking o semplicemente cercano uno stretto contatto con la natura.
Alcuni dei percorsi più interessanti possono essere:
- quello che porta al Faraglione, partendo da Giglio Campese (durata complessiva 1h);
- quello che parte da Giglio Castello ed arriva fino alla Punta di Capel Rosso. Da consigliare a chi è allenato e sicuramente non sotto il sole estivo, in quanto sono 6 km di sentiero, percorribili in oltre 2h di tempo;
- quello che dal Campese porta alla Cala dell’Allume (già detto di usare scarpe appropriate per la ripidità di un tratto di sentiero). Durara 30 min:
- quello che da Giglio Porto porta alla Cala delle Caldane, passando anche per quella delle Cannelle. Questo è il percorso più semplice, adatto anche ai bimbi. Durata complessiva: 45 min tra andata e ritorno.
I fari
Sono 3: il Faro di Capel Rosso all’estremo sud dell’isola, quello del Fenaio ed il Faro delle Vaccarecce. Un tempo erano abitati dai ‘guardiani del faro’, ma sappiamo tutti che non è più così. La tecnologia ha preso il posto dell’uomo anche in questo caso.
Una chicca: il faro di Capel Rosso al momento è sotto ristrutturazione per diventare un piccolo relais. E’ stato dato in concessione dallo Stato per 20 anni a 3 sorelle fiorentine, per cercare di valorizzarlo.
I fari sono tutti raggiungibili per una parte di strada in auto, mentre nell’ultimo tratto bisogna proseguire a piedi.
Ora veniamo alle notizie pratiche.
Dopo aver risposto alla domanda: sull’Isola del Giglio cosa vedere, vediamo anche dove alloggiare e come.
Quando andai io scelsi l’appartamento, e lo rifarei anche adesso. Il Giglio secondo me, si presta più di altri posti per una vacanza in tutta libertà. Non avere vincoli d’orario per me non ha prezzo e se poi una sera non hai voglia di fare da mangiare, la scelta gastronomica è talmente varia, che si può cambiare ristorante tutti i giorni per trovare dove mangiare il caciucco migliore.
Amici tornati di recente hanno scelto l’agenzia ‘Isola del Giglio Immobiliare’. Si trova subito dopo l’attracco dei traghetti a Giglio Porto ed offrono sistemazioni in tutti e 3 i borghi dell’isola.
Sono rimasti contenti, anche perchè loro cercavano proprio una soluzione autonoma, per vivere appieno i ritmi lenti del Giglio. Inoltre, l’appartamento è sempre la soluzione migliore per chi ha bimbi piccoli, i quali hanno orari differenti da noi adulti e non tutte le strutture alberghiere riescono a soddisfare completamente queste esigenze.
Infine, da non sottovalutare, il risparmio economico. Certo, non parlo di affittare una villa con piscina a due passi dalla spiaggia, ma in genere la vacanza in appartamento è più economica che in hotel.
Vi lascio con una curiosità: a differenza di ciò che parrebbe più ovvio, l’isola prende il nome non dal fiore, ma dalla presenza quasi atavica delle capre, in greco aigylion. Nel tempo il nome si è trasformato in igilium in latino e gilio nel Medioevo.
Ah quasi dimenticavo! Abbiamo parlato di cosa fare sull’Isola del Giglio, cosa vedere, come soggiornare, ma non di come arrivare!
Semplicissimo. Ci si imbarca da Porto Santo Stefano, sull’Argentario. Le compagnie sono due: la Toremar e la Maregiglio e lo corse sono diverse durante il giorno. In alta stagione è sempre meglio prenotare.
Alcune immagini sono tratte da Flickr ed altri siti. In ognuna di esse è menzionato il nome del proprietario dell’immagine.
Siete di ritorno dall’Isola del Giglio?
Fate una sosta nella splendida Val d’Orcia, seguendo il mio itinerario!
Se vai verso sud invece fermati a Vitorchiano per vedere il suo famoso Moai!
Ciao Laura, voi quanti giorni avevate fatto? Quanti ne consigli? Sull’isola d’Elba pensavo ne bastassero 3-4, invece non ci sarebbe dispiaciuto fermarci qualche giorno in più, ci sono parecchie spiagge.
Ciao Anna,
il Giglio è più piccola dell’Elba, forse bastano anche solo 5 giorni. Considera però che il viaggio è un po’ più lungo.
Le spiagge più belle sono tutte ad est e dietro hanno un lieve promontorio, quindi se vai ad inizio estate con le giornate lunghe, la spiaggia te la godi fino anche alle 6 (dopo viene l’ombra). A settembre invece, quando siamo andati noi, alle 15.30 eravamo già all’ombra. Puoi poi sempre spostarti su quella del Campese che invece non ha ostacoli e da a ovest 😉
All’Elba siamo stati solo una volta ma non l’abbiamo praticamente visitata. Penso che una settimana sia il minimo per vederne le sue spiagge più belle ed i paesini…a Capoliveri siamo solo passati, ma ancora me la ricordo!