Istanbul cosa vedere in 4 giorni. Cosa non puoi perderti

Stai pianificando cosa vedere a Istanbul in 4 giorni? Questo post fa al caso tuo!
Istanbul, una delle città più affascinanti del mondo, offre una straordinaria combinazione di storia, cultura e modernità, rendendola una meta ideale per un viaggio indimenticabile.
Se hai a disposizione solo 4 giorni per esplorare questa metropoli unica, non preoccuparti: con una pianificazione oculata, potrai scoprire i suoi luoghi più iconici, da monumenti storici a quartieri vivaci, passando per panorami mozzafiato.
In questo breve itinerario, ti guiderò tra le tappe imprescindibili da non perdere, per un’esperienza completa e variegata di Istanbul.
Come arrivare ad Istanbul?
A questo domanda, così come a come è meglio spostarsi a Istanbul, rispondo con un articolo dettagliato che lascio di seguito:
Dove è meglio dormire a Istanbul?
Il quartiere Sultanahmet è sicuramente il migliore, un po’ per il fatto che sia molto turistico ed anche perchè ha un’ampia offerta di sistemazioni. Inoltre, per chi cerca cosa fare la sera ad Istanbul, Sultanahmet offre diverse alternative.
Noi abbiamo soggiornato una settimana nel quartiere Beyoglu, che è un’altra opzione interessante. Ci siamo trovati bene ed eravamo molto comodi ai mezzi pubblici.
Avevamo con noi nostro figlio di 10 anni e non ci siamo MAI sentiti in pericolo.
Un altro quartiere che mi è piaciuto molto, più tranquillo e forse un po’ più elegante è Kadikoy. Ci troviamo nella parte asiatica, pertanto si sarà più scomodi alle principali attrazioni, per quanto sempre ben raggiungibili tramite i mezzi pubblici.
Istanbul cosa vedere in 4 giorni
Nella maggior parte dei casi, si decide di visitare Istanbul in 3 giorni, che sono davvero pochi per una città di quelle dimensioni.
Noi abbiamo deciso di rimanere una settimana e questo ci ha permesso di visitare anche i luoghi meno turistici, per quanto servirebbero altri 4 giorni per approfondirne la visita.
Però, anche Istanbul in 4 giorni è una buona scelta, perchè riuscirai a vedere tutte le principali attrazioni, con l’aggiunta di qualcosa in più.
Cominciamo questa esperienza virtuale, ricalcando ciò che effettivamente abbiamo visto noi in 4 giorni a Istanbul.
Per un primo assaggio di ciò che questa meravigliosa città può offrire, ti propongo un FREE TOUR. E’ in lingua inglese, ma ormai quasi tutti conosciamo le basi di questa lingua. Dura 2h e 30 minuti e passeggerai nei luoghi iconici della città.
Potrai così capire quali delle principali attrazioni ti interessano di più e paradossalmente risparmierai tempo.
Il costo è deciso dai partecipanti, a seconda del gradi di soddisfazione 🙂
Giorno 1
Istiklal Caddesi
Provenendo da Beyoğlu, ogni mattina ci immettevamo su questa importante arteria pedonale della città, visto che è inclusa nel quartiere.
Si tratta di una delle strade più iconiche e vivaci di Istanbul, un vero e proprio cuore pulsante della città ed è lunga circa 1,4 km, che si percorrono facilmente a piedi.
La via è conosciuta per la sua atmosfera vibrante, dove si mescolano storia, cultura e modernità.
Questa strada pedonale è famosa per le sue architetture storiche, che spaziano dal neoclassico al barocco, e per la varietà di negozi, caffè, ristoranti, librerie, gallerie d’arte e locali notturni.
Ogni angolo di Istiklal racconta una storia, e passeggiare lungo questa via ti permetterà di vivere un po’ di tutto: dallo shopping di alta moda ai piccoli negozi che vendono souvenir tradizionali, passando per ristoranti che offrono piatti tipici turchi e internazionali.
A tal proposito ti consiglio di assaggiare la spremuta di melograno! In Turchia è una vera istituzione 😀
Un altro punto emblematico di Istiklal Caddesi è il tram storico che la percorre, il “Tünel Nostalgia Tram“, che aggiunge un tocco retrò alla vivacità della zona. Alla fine della strada, si trova la famosa Piazza Taksim, un importante centro di ritrovo e simbolo di Istanbul.
Fidatevi, durante i vostri 4 giorni a Istanbul, passerete di qua più e più volte.
Torre di Galata
La Torre di Galata spicca sullo skyline di Istanbul ed è situata nel quartiere omonimo sulla sponda nord del Corno d’Oro.
Costruita nel 1348 dai genovesi come torre di avvistamento, offre una vista panoramica spettacolare sulla città, inclusi il Bosforo, il Palazzo Topkapi e la Moschea Blu.
Con i suoi 66 metri di altezza, la torre è uno dei punti panoramici migliori per ammirare Istanbul dall’alto.
Oggi, oltre a essere un’attrazione turistica, ospita anche un ristorante e una caffetteria sulla cima. La Torre di Galata è un simbolo della lunga storia di Istanbul e rappresenta una fusione tra antico e moderno.
Ponte di Galata
Un altro luogo iconico della città, è uno dei ponti più famosi di Istanbul, che collega i quartieri di Karaköy e Sultanahmet, attraversando il Corno d’Oro.
Inizialmente costruito nel 1845 e più volte ricostruito nel corso dei secoli, il ponte odierno è stato inaugurato nel 1994. Con i suoi due livelli, il ponte è un punto di passaggio fondamentale per pedoni e veicoli.
La parte inferiore ospita numerosi ristoranti di pesce, dove ti consiglio di non fermarti, per via della scarsa qualità del cibo e dei prezzi alti. E’ un luogo sicuramente intrigante, ma non vale i soldi che spenderai.
Piuttosto fermati sulle sue storiche terrazze, che offrono un’ottima vista sul mare e sui monumenti circostanti, diventando un luogo ideale per passeggiate al tramonto.
È anche un ottimo posto per osservare i pescatori locali, che quotidianamente lanciano le loro canne da pesca sulle sponde del ponte. Uno spaccato di normalità in un luogo super turistico.
Sultanahmet
Moschea Blu
Fra cosa vedere ad Istanbul in 4 giorni non può mancare il quartiere Sultanahmet con le sue incredibili meraviglie, prima fra tutte la Moschea Blu o Sultanahmet Camii.
Questo edificio religioso è un capolavoro che lascia senza fiato, un simbolo della grandezza dell’architettura ottomana e un luogo di spiritualità che affascina chiunque la visiti.
Costruita tra il 1609 e il 1616 sotto l’imperatore Ahmed I, la moschea prende il suo nome dai magnifici mosaici blu che decorano l’interno, realizzati con piastrelle di ceramica provenienti da İznik, che donano alla sala principale una luce unica e magica.
Appena entri, sei accolto da una vastità che sembra avvolgerti, con un soffitto alto e imponente che ti fa sentire come se fossi dentro un sogno. Io sono rimasta colpita dalla grandezza delle colonne interne, davvero enormi.
I colori intensi, l’eleganza delle architetture e la serenità che si respira fanno della Moschea Blu un’esperienza che va ben oltre la semplice visita turistica.
I suoi 6 minareti, si stagliano nel cielo e sono un’ulteriore testimonianza della sua grandezza. Il suo cortile esterno, con la sua fontana centrale e i colonnati che la circondano, sono un angolo di pace indescrivibile.
Insomma, la Moschea Blu è una tappa imprescindibile del tuo itinerario a Istanbul di 4 giorni.
L’ingresso alla moschea è gratuito, ma è possibile acquistare la visita guidata.
La Basilica di Santa Sofia
Hagia Sophia è uno degli edifici più iconici e più visitati di Istanbul.
Originariamente costruita come chiesa bizantina nel 537 d.C. durante l’imperatore Giustiniano, con la conquista ottomana nel 1453, fu trasformata in moschea, e nel 1935, sotto la Repubblica di Turchia, divenne un museo.
Nel 2020 è stata nuovamente convertita in moschea.
Come per la Moschea Blu, anche qui sarete colpiti dall’imponenza e dalla vastità degli ambienti.
In particolar modo ecco cosa vedere:
- La cupola principale: una delle più grandi e impressionanti del mondo, simbolo della maestosità bizantina.
- Gli affreschi e mosaici: tra cui il famoso mosaico della Vergine Maria con il Bambino, simbolo della bellezza bizantina.
- Minareti: costruiti durante il periodo ottomano, che testimoniano il passaggio da chiesa a moschea.
- Il pavimento in marmo e i dettagli architettonici: che riflettono l’influenza delle due civiltà.
È un luogo dove si mescolano elementi cristiani e musulmani, creando un’atmosfera unica e affascinante, ma non è l’unica.
Istanbul è una città molto tollerante dal punto di vista religioso e spesso vedrai edifici religiosi di credo diverso uno affianco all’altro. Penso sia una cosa bellissima.
L’ingresso a Santa Sofia è a pagamento. Puoi scegliere di fare il biglietto cumulativo con anche altri luoghi o pagarla separatamente.
- Istanbul: tour di Santa Sofia, Moschea Blu e Moschea di Suleymaniye, durata 4 ore, anche in lingua italiana
- Istanbul: biglietto di ingresso prioritario per la Basilica di Santa Sofia e audioguida
Palazzo di Topkapı
Uno dei luoghi più preziosi da visitare nei tuoi 4 giorni a Istanbul è questo.
Il Palazzo di Topkapı è un vero e proprio gioiello che incarna la magnificenza dell’Impero Ottomano, un luogo dove il lusso, la storia e la spiritualità si intrecciano in modo unico.
Si colloca sulle rive del Bosforo e per secoli è stato la residenza dei sultani ottomani e il centro del potere imperiale.
Appena varchi le maestose porte del palazzo, sei trasportato in un mondo di opulenza e mistero. I giardini lussureggianti, con i loro alberi secolari e fontane scintillanti, ti invitano a esplorare ogni angolo.
Uno dei punti più affascinanti è l’Harem, un labirinto di stanze segrete e cortili nascosti, dove vivevano le donne del sultano, che celano secoli di storie di intrighi, potere e passione.
Non meno affascinante è il Tesoro, una sala che custodisce incredibili ricchezze, tra cui gioielli di incomparabile bellezza, tra cui il famoso diamante Kasıkçı, e oggetti sacri di inestimabile valore.
In modo schematico ecco i punti salienti che non puoi perderti durante la visita:
- la corte esterna con l’ingresso la Porta della Felicità (Bab-ı Hümayun), i giardini con fontane e viali alberati (se andrai a primavera le aiuole saranno piene di tulipani)
- la corte interna con la Stanza del Sultano e la Sala del Trono e la Sala dei Manoscritti con una collezione di testi e documenti storici
- l’Harem
- il Tesoro Imperiale
- Reliquie Sacre
- La Biblioteca
- Sala dei Candelabri
ed infine, ma non meno importante, ammira il meraviglioso panorama sul Bosforo e sulla città.
Insomma, la visita al Topkapı è fondamentale per poter dire di aver visto la città, pertanto non può mancare fra cosa vedere a Istanbul in 4 giorni.
Basilica Cisterna
Ultima attrazione immancabile del primo giorno ad Istanbul è questa.
La Basilica Cisterna di Istanbul, conosciuta anche come la Cisterna Sotterranea, è un luogo che affascina con il suo mistero e la sua grandezza, nascosta sotto la superficie frenetica della città.
Costruita nel 532 d.C. dall’imperatore Giustiniano I durante il suo regno, la cisterna serviva come un’imponente riserva d’acqua per l’antica città di Costantinopoli.
La sua funzione era essenziale: raccogliere e immagazzinare l’acqua per rifornire il palazzo imperiale e l’intera città in caso di necessità, soprattutto in tempi di assedi. La cisterna fu progettata per garantire una fornitura continua e sicura di acqua potabile, nascosta sotto la città in modo che fosse protetta da eventuali attacchi.
La Basilica Cisterna è un capolavoro di ingegneria romana e bizantina. Con una lunghezza di 140 metri e una larghezza di 70, la cisterna può contenere circa 80.000 metri cubi d’acqua.
Le sue 336 colonne, provenienti da templi antichi e romani, si erigono in perfette file, creando un’atmosfera quasi mistica, come se il tempo si fosse fermato lì, sotto la terra.
L’atmosfera che si respira è unica: il rumore dell’acqua che gocciola dal soffitto, il riflesso delle colonne nel buio acquoso e le luci soffuse che illuminano il tutto, trasportano i visitatori in un altro mondo.
Si ha la sensazione di trovarsi in un luogo segreto e nascosto, distanti dalla realtà e dal caos cittadino.
Vicino all’ingresso si trovano le due colonne più celebri: quelle con la testa di Medusa, una inclinata ed una capovolta. Chi avrà visto il film Inferno tratto dal libro di Dan Brown se le ricorderà bene.
Durante l’occupazione ottomana, la cisterna continuò a servire la città, ma nel tempo cadde nell’oblio. Fu riscoperta solo nel 1545 da un olandese, alla ricerca delle antiche rovine di Bisanzio e da allora è diventata uno dei luoghi più suggestivi e visitati di Istanbul.
Può essere conveniente anche acquistare il biglietto cumulativo, che include anche la visita di Aghia Sofia, visto la vicinanza dei due siti:
Il primo giorno è finito, ma cosa fare a Istanbul la sera? Noi con nostro figlio di 10 anni siamo andati solo una volta fuori a cena, ma di attività, per chi non ha vincoli, ce ne sono diverse:
- Istanbul: Crociera con cena sul Bosforo e spettacolo con tavolo privato, della durata di 3 ore
- Istanbul: Mostra dei dervisci rotanti di Hodjapasha, della durata di 1 ora
- Spettacolo di danza del ventre con cena, della durata di 2 ore
Giorno 2
Visita al Dolmabahçe Palace
Il Palazzo di Dolmabahçe è una residenza imperiale ottomana costruita tra il 1843 e il 1856 per volere del sultano Abdülmecid I.
Situato sul Bosforo, rappresenta il passaggio dell’Impero Ottomano verso l’architettura e gli stili europei, mescolando elementi barocchi, rococò e neoclassici.
Il palazzo ha 300 stanze e ospita una Sala del Trono maestosa, con un lampadario di cristallo di Baccarat, e una moschea interna.
È noto anche per essere stato l’ultimo luogo di residenza di Mustafa Kemal Atatürk, il fondatore della Repubblica di Turchia. Oggi è un museo che offre uno spaccato della grandezza e dei cambiamenti dell’epoca ottomana.
Ecco cosa non perdere durante la tua visita:
Ecco cosa vedere nel Palazzo di Dolmabahçe in modo sintetico:
- Sala del Trono: la sala più maestosa, con affreschi, oro e il lampadario di cristallo di Baccarat.
- Appartamenti Imperiali: stanze lussuose, arredate in stile europeo, con pavimenti in marmo e decorazioni raffinate.
- Harem: la parte privata del palazzo, con stanze eleganti e cortili interni.
- Moschea di Dolmabahçe: una piccola moschea nel complesso, simbolo di un’architettura ottomana ricercata.
- Giardini e cortili: ampi spazi verdi con fontane, che offrono una vista sul Bosforo.
Penso che anche questo incredibile palazzo non possa mancare nella tua lista su ‘Istanbul cosa vedere in 4 giorni‘.
Ermigan Parkı
Nel caso in cui, come noi, ti recassi ad Istanbul per la fioritura dei tulipani, ti consiglio di spendere anche solo un’ora in questo parco.
Non è all’altezza del più conosciuto Keukenhof, ma ti posso assicurare che ti troverai in mezzo ad un arcobaleno di colori, migliaia di bulbi scientemente disposti, in modo da creare meravigliose geometrie e accostamenti armoniosi.
Su Istanbul ci sono anche altri parchi dove ammirare la fioritura dei bulbi (al Topkapı per esempio ne vedrete di bellissimi), come Emirgan Korusu o il Gülhane Parkı.
Noi abbiamo scelto l’Ermigan perchè molto amato dai locali, per la sua tranquillità ed i grandi spazi verdi.
Per questo motivo, non è affollato come gli altri parchi più noti per i tulipani e si può passeggiare in santa pace ammirando la fioritura.
Conosci il significato del tulipano per il popolo turco?
La sua connessione con il paese risale a secoli fa, ed è legata sia alla cultura ottomana che alle tradizioni turche più moderne.
Anche se si associa il tulipano ai Paesi Bassi, in realtà questo fiore proviene dall’Asia Centrale, arrivando in Turchia tramite i Selgiuchidi, già nel 1200.
Durante il periodo ottomano, il tulipano rappresentava la nobiltà, assieme al prestigio ed alla ricchezza.
Ogni anno, proprio ad Istanbul, viene ospitato il Festival del Tulipano, un omaggio al fiore che per i turchi è tutt’ora simbolo di bellezza, rinascita ed eleganza. Tutti i parchi più importanti della città, si riempiono di questi meravigliosi e colorati fiori.
Bebek ed Arnavutköy
Proseguiamo il nostro itinerario di 4 giorni a Istanbul, recandoci in questi pittoreschi quartieri affacciati sul Bosforo.
Bebek è una zona elegante e alla moda di Istanbul, spesso considerata una delle più esclusive. Si trova nel distretto di Beşiktaş e le sue passeggiate sul Bosforo sono tra le più belle della città!
Non sarà inusuale incappare in qualche turco che ha predisposto un paio di seggiole ed un tavolino, per gustarsi con gli amici un buon caffè 😉
Allo stesso tempo, il quartiere è molto amato e frequentato anche da giovani, professionisti o artisti, gente che ama un ambiente ricercato, un pizzico raffinato.
Ciò ha fatto sì che qui si possano trovare ristoranti di alto livello, bar eleganti ed anche negozi alla moda… o forse è meglio dire ‘che dettano moda’.
Arnavutköy è un quartiere storico e pittoresco, che offre una fusione tra tradizione e modernità, situato sempre lungo la costa del Bosforo, non lontano da Bebek.
Si caratterizza per la presenza di case ottomane, spesso in legno, e vicoli stretti ed acciottolati, che paiono fermi nel tempo.
A differenza del precedente, più modaiolo e ricercato, qui troverai autenticità e tradizione. La qualità non mancherà, visto i ristoranti rinomati con affaccio sul Bosforo, che offrono ottimi piatti di pesce.
In sostanza, le due zone sono ottime per godersi una meravigliosa passeggiata con vista, ma offrono esperienze diverse. Sta a te capire in quale delle due ti senti maggiormente a tuo agio.
Il quartiere di Ortaköy
Visitare Istanbul in 4 giorni dovrebbe prevedere anche la visita di questo quartiere.
Noto per la sua atmosfera vivace ed i colori dei suoi edifici, si trova sempre sulla sponda europea del Bosforo, tra il Ponte sul Bosforo e il Palazzo di Dolmabahçe.
Passeggiando per le strade di Ortaköy, si respira un’energia unica: il quartiere è popolato da caffè trendy, ristoranti sul mare, gallerie d’arte e negozi di artigianato. La sua piazza centrale è un punto di incontro per turisti e residenti locali, ma non mancherà anche qualche gatto sonnacchioso che attirerà sicuramente un tua coccola.
Una delle specialità più amate è il “kumpir”, una patata al forno ripiena di una varietà infinita di ingredienti: dal formaggio alla salsiccia, dalle olive ai sottaceti.
L’immagine più iconica di Ortaköy è sicuramente la moschea di Ortaköy, che si affaccia direttamente sul Bosforo.
Purtroppo quando andammo noi era in restauro, quindi ne ho rimandato la visita.
Questa moschea aveva attirato la mia attenzione perchè diversa dalle altre, in quanto il suo stile è un barocco ottomano. E’ chiamata anche moschea di Mecidiye e la sua posizione sul Bosforo, la rende ancora più affascinante.
Per arrivare ad Ortaköy, passerete sotto il famoso Ponte sul Bosforo, che collega la parte europea a quella asiatica della città.
Questo quartiere offre una delle migliori viste della città su questa incredibile opera di ingegneria stradale.
Gran Bazar (Kapalı Çarşı)
Tornando verso la città, ci si può fermare al Gran Bazar di Istanbul, che noi abbiamo visto molto frettolosamente, anche perchè con Matteo non mi andava di rimanere in mezzo alla confusione più di tanto.
E’ però un luogo molto importante ed iconico, sicuramente da includere nella vostra lista su ‘Istanbul cosa vedere in 4 giorni‘.
Il Gran Bazar di Istanbul è uno dei mercati coperti più antichi e più grandi del mondo, nato nel 1455 e voluto dal sultano Mehmed il Conquistatore. La conquista di Costantinopoli lo ha reso un importantissimo e nevralgico centro di scambio di merci di qualsiasi tipo, fra Oriente ed occidente.
Il suo interno è come una piccola cittadina, fatta di vicoli stretti, dove odori, suoni e colori, che ti catapulteranno in un’epoca senza tempo, forse lontana, ma sempre attuale.
Troverai ben 4000 negozi, disposti su una superfice di almeno 30.000 mq. Il mercato è diviso per aree, in modo da raggruppare tutti gli esercizi commerciali che vendono prodotti simili.
E’ importante dire, come tra l’altro in altri mercati medio-orientali (anche a Marrakech è così), che la contrattazione è d’obbligo.
All’interno del Gran Bazar di Istanbul ci si potrebbe passare tutta la giornata. Io ti consiglio di dedicargli massimo un paio d’ore. La città è troppo grande e bella, per perdersi tra ceramiche e tappeti (anche se di ottima fattura), specie se è la tua prima volta a Istanbul.
Giorno 3 – Parte asiatica
Come ben saprai, Istanbul è l’unica città al mondo che si estende su due continenti.
Anche se le principali attrazioni della città sono sulla parte occidentale, almeno una giornata sulla sponda orientale va dedicata.
Nei tuoi 4 giorni a Istanbul, io la inserirei e partirei da qui:
visita a Kanlıca per il suo famoso yogurt
Kanlıca è un affascinante quartiere situato lungo la sponda asiatica del Bosforo ed è celebre non solo per la sua bellezza panoramica, ma anche per una prelibatezza che è diventata un vero e proprio simbolo gastronomico di Istanbul: lo yogurt di Kanlıca.
La consistenza densa e cremosa ricorda lo yogurt greco ( i due Paesi non si sono tanto simpatici, ma si somigliano moltissimo sotto tanti punti di vista), e differisce nettamente da un’ottima bevanda turca sempre a base di yogurt, che è l’ayran.
Viene realizzato con latte fresco di capra, grazie ad una ricetta tradizionale, vecchia di secoli.
Noi l’abbiamo assaggiato in un locale tradizionale con vista Bosforo, con l’aggiunta di miele ed era veramente squisito.
Anche se questo prodotto si può trovare anche in altre zone della città, io ti consiglio di venire qui, nel luogo ove è nato.
Kuzguncuk
Una delle nostre destinazioni ‘non convenzionali’ è stato il quartiere tradizionale e lontano dalle rotte turistiche di Kuzguncuk, un angolo di verde e tranquillità, caratterizzato da strette vie che si arrampicano sulla collina e rivelano scalinate vivacemente colorate (come quella nella foto).
Qui si trovano antiche case in legno, e la particolarità di edifici religiosi di fedi diverse, posti uno accanto all’altro, è un bellissimo esempio di rispetto, uguaglianza e tolleranza, nonché di integrazione.
Se non hai già pranzato altrove, ti consiglio vivamente di fermarti a mangiare in uno dei locali di questo quartiere.
Noi abbiamo avuto il piacere di pranzare al ‘Kuzguncuk Balıkçısı’ di Nükte Onat Dilber (Perihan Abla Sok. No.3), un piccolo ristorante tutto colorato, dove abbiamo assaporato una selezione di meze (principalmente salse, alcune davvero incredibili!) e una buona frittura di calamari.
Un altro posto in cui mangiare a Istanbul lontano dalle mete turistiche, come la yogurteria di Kanlıca.
Il prezzo, come sempre, è molto accessibile. Ve lo consiglio davvero!
Kuzguncuk è uno dei quartieri più incantevoli e suggestivi della città e vi consiglio caldamente di inserirlo fra cosa vedere ad Istanbul in 4 giorni.
Usküdar e la Torre di Leandro
Proseguiamo alla scoperta della parte asiatica di Istanbul recandoci a Üsküdar.
Anche qui, come in millemila altri posti ad Istanbul, la vista sul Bosforo è spettacolare. È famoso per i suoi palazzi storici, moschee affascinanti e per essere un ottimo punto di partenza per esplorare la parte asiatica della città.
Uno dei simboli più iconici di Üsküdar è la Torre di Leandro (Kız Kulesi), un piccolo faro che si erge su un isolotto nel mezzo del Bosforo, facilmente riconoscibile dalle sue linee eleganti e dal suo fascino misterioso.
La torre ha una storia che risale a secoli fa e ha avuto diverse funzioni nel corso del tempo, da faro a punto di difesa.
Oggi è una popolare attrazione turistica e una meta perfetta per chi cerca una vista mozzafiato sul Bosforo e sull’intera Istanbul. È possibile raggiungerla con piccole imbarcazioni che partono dal lungomare di Üsküdar e fare una visita al suo interno, godendo della vista panoramica sulla città.
Senza andare fino alla torre, sulla costa ci sono diverse caffetterie e ristoranti dove è possibile fermarsi per una bevanda o un pasto, con una vista spettacolare sul Bosforo e sull’orizzonte cittadino.
Se avrai l’opportunità di arrivare qui al tramonto, l’esperienza sarà ancora più magica, con i colori caldi del cielo che riflettono sulle acque del Bosforo e sulla silhouette della torre.
Non perderti questa esperienza durante i tuoi 4 giorni a Istanbul!
Kadıköy
Ed eccoci alla meta finale del nostro itinerario ad Istanbul parte asiatica.
Per prima cosa girovaghiamo per il mercato tradizionale (Kadıköy Çarşı) del quartiere, dove frutta e verdura sono presentati in modo impeccabile. I prezzi sono davvero competitivi, così come la qualità dei prodotti.
In una delle strade vicine, ci fermiamo in un caffè in stile ottomano, dove ci rilassiamo sorseggiando l’ennesimo cay e caffè turco, preparato direttamente sulle braci, proprio davanti a noi. Il prezzo è leggermente più alto, ma lo consideriamo giusto, visto che siamo nella zona ‘bene’ della città.
Proseguendo nel quartiere, ci fermiamo in una delle pasticcerie più rinomate della zona, la Sekerci Cafer Erol. Fidatevi, è impossibile resistere alle sue dolcezze, esposte con cura nelle vetrine.
Tra le altre cose da vedere nel vibrante e dinamico quartiere di Kadıköy sottolineo:
- Moschea di Haydarpaşa: Situata vicino alla stazione ferroviaria di Haydarpaşa, questa moschea è uno degli edifici storici di Kadıköy, con una vista mozzafiato sul Bosforo.
- Stazione di Haydarpaşa: La stazione ferroviaria, che un tempo era uno dei principali punti di arrivo a Istanbul, è un’imponente struttura storica che merita una visita, anche solo per ammirare la sua architettura neoclassica.
- Bağdat Caddesi: Una delle principali arterie commerciali di Istanbul, famosa per i suoi negozi di alta moda, boutique, ristoranti e caffè. Perfetta per fare shopping e vivere l’atmosfera cosmopolita di Istanbul.
- Il Molo di Kadıköy: Ottimo punto di partenza per una passeggiata lungo la costa o per prendere un traghetto verso il lato europeo di Istanbul. È anche un luogo perfetto per rilassarsi e godersi il panorama sul Bosforo.
- Calle delle librerie di Kadıköy (Kitapçılar Çarşısı): Se sei un appassionato di libri, troverai numerose librerie che vendono sia libri in turco che in altre lingue. È una zona perfetta per curiosare tra i libri e per goderti un’atmosfera tranquilla, che è poi quella che si respira in tutto il quartiere.
Giorno 4
Visita ai quartieri di Balat, Fener e Fatih
L’ultimo dei tuoi 4 giorni a Istanbul potresti dedicarlo ai suoi quartieri storici. Ti indico brevemente le loro peculiarità.
Fatih è sicuramente uno dei quartieri più conservatori della città, dove il credo religioso detta legge su tutto.
Qui le donne sono tutte col velo e vestite di nero, mentre gli uomini si riuniscono tra loro nei caffè della zona, in cui le donne non possono entrare.
Tra i monumenti più importanti cito la moschea di Fatih, la più importante e la moschea di Zeyrek che in precedenza era un monastero bizantino dedicato a Cristo Pantocratore, secondo per dimensioni solo ad Aya Sofia.
In questo quartiere vivono le minoranze etniche dell’estremo est del Paese che portano con sè sicuramente una certa rigidità in fatto di modus vivendi, che però ha permesso di far arrivare fino a noi alcune tradizioni, come quella culinaria.
A Fatih si possono mangiare piatti tipici buonissimi a prezzi davvero bassi. Infatti tutta la zona è rinomata per la sua deliziosa gastronomia.
Balat è il quartiere ebraico e lo è sempre stato, sia sotto il dominio bizantino che sotto quello musulmano. Ancora una volta questa città insegna come culture e religioni differenti possano convivere pacificamente.
A seguito del terremoto di fine ‘800 però, le famiglie ebree più facoltose hanno cominciato a spostarsi, alcune rimanendo in città ed altre tornando in Palestina (lo stato di Israele ancora non c’era). Dal 1960 nel quartiere rimasero solo le famiglie più povere ed il degrado prese il sopravvento.
Solo negli ultimi anni, grazie anche ad interventi patrocinati dall’Unesco, alcune zone di Balat hanno ripreso il loro antico splendore.
Ci si trova quindi davanti ad un mix di degrado e rinascita, davanti al quale rimangono testimoni indiscusse le bellissime sinagoghe (sono 3, di cui una, quella di Arhida, ancora in funzione).
Dalla sommità del quartiere si ha una bellissima veduta sulla città e sul Corno d’Oro.
Fener è stato storicamente il centro della comunità greco-ortodossa di Istanbul e ancora oggi conserva la sua forte identità culturale.
Il quartiere ospita il Patriarcato Ecumenico di Costantinopoli, l’equivalente di San Pietro a Roma per i cristiani.
Va da sè che la visita alla Chiesa di San Giorgio (Aya Yorgi), sede spirituale di milioni di ortodossi in tutto il mondo, non può mancare.
Un altro simbolo importante di Fener è il Liceo Greco-Ortodosso, una delle più antiche scuole di Istanbul.
Conosciuta come il Fener Rum Lisesi, la scuola ha una lunga tradizione educativa e culturale, risalente al periodo ottomano.
L’edificio, che si erge con la sua imponente facciata rossa, è uno dei principali punti di riferimento del quartiere e un esempio significativo dell’architettura greca-ottomana.
Come Balat, anche Fener è un quartiere tranquillo, dove la vita scorre lenta ed in modo semplice. Ti troverai a passeggiare fra edifici in legno colorati e messi a nuovo ed altri fatiscenti.
Per la visita di questi 3 quartieri a suo tempo io presi una guida. Penso che sia il modo più giusto e completo per vederli, principalmente Fetih, visto quanto i suoi abitanti siano conservatori.
Grazie alla loro esperienza, ed avendo provato personalmente i loro servizi in Cappadocia, vi consiglio di rivolgervi ai ragazzi di Scoprire Istanbul, che includono anche Fetih e fanno visite in italiano.
Se invece non avete problemi con l’inglese e magari volete spendere un po’ meno, vi consiglio questo tour:
- Tour dei quartieri di Fener e Balat – durata 3 ore, con cancellazione free fino a 24h prima
Ah, quasi dimenticavo: non perdetevi la visita della Chiesa di San Salvatore in Chora, a breve distanza da Balat. E’ veramente un capolavoro d’arte bizantina, con mosaici eccezionalmente belli ed ottimamente conservati.
Eyüp
Nel caso vi fosse rimasto tempo, potete visitare, almeno parzialmente, questo distretto della città. E’ sempre in zona rispetto ai quartieri di prima, pertanto non dovrai fare troppa strada.
Non ho potuto dedicare troppo tempo ad Eyüp, ma ti dirò che mi è piaciuto quello che ho percepito.
Pensa che la sua moschea, ovvero la moschea di Eyüp Sultan è considerata la più santa di tutta Istanbul ed è un importantissimo luogo di fede, subito dopo La Mecca e Gerusalemme.
In loco anche il Mausoleo di Eyüp Sultan (Türbesi), dedicato a Abu Ayyub al-Ansari, compagno di Maometto che si dice sia stato sepolto in questa zona dopo la battaglia di Costantinopoli.
La visita al mausoleo di Eyüp Sultan è considerata un atto di grande valore religioso. Molti musulmani visitano il sito per chiedere benedizioni e fare preghiere.
Inoltre, il caffè sulla collina di Pierre Loti è un altro luogo popolare tra i pellegrini, da cui si può godere di una vista spettacolare sulla città.
E con questo luogo così sacro chiudo il mio articolo su cosa vedere a Istanbul in 4 giorni. La città è enorme, a me non è bastata una settimana, ma programmando bene tutto, compresi i tempi per gli spostamenti, si possono vedere tutte le attrazioni più importanti con l’aggiunta anche di qualche extra.