Cosa fare in Alta Badia in inverno se non si scia
Sono tornata di recente in Alta Badia e,
non sapendo sciare (i miei rudimenti risalgono ad epoche arcaiche), mi sono informata su cosa fare in inverno, quali ciaspolate, cosa vedere.
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Visto la poca neve, anche in quota, i ramponcini sono bastati, assieme alle mie inseparabili racchette da neve.
Il bel tempo ci ha accompagnati per tutti 4 i giorni, oltre alle temperature che, da -8 i primi giorni, sono passate a +10 alla partenza. Un fenomeno tutt’altro che tranquillizzante.
Veniamo quindi al topic del nostro articolo.
Cosa fare in Alta Badia in inverno se non si scia
GUARDA IL VIDEO!
Andrò in ordine cronologico, mi riesce più facile per non dimenticare nulla.
Passeggiata dalla Chiesetta di Santa Croce fino a Badia
Questa alternativa allo sci è molto valida perchè permette anche di slittare.
Si prende la seggiovia La Crusc1 e successivamente la funivia La Crusc2 e si arriva a monte. Si percorre il breve tratto che separa le piste da sci dal rifugio e dalla chiesa soprastanti e da lì, seguendo le indicazioni, si comincia la paaseggiata/camminata.
Nel mio caso non c’era bisogno di ciaspole nè di ramponcini. Io comunque avevo tutto con me ed ho sempre utilizzato anche le racchette che mi aiutano a tenere il passo.
Questa escursione, che a giugno permette di vedere la splendida fioritura sui prati dell’Armentara (ne parlo in questo articolo: Alta Badia cosa vedere in 3 giorni), vi impegnerà gran parte della giornata.
Lo slittino lo si può noleggiare a valle, nei pressi della seggiovia, a Pedraces. Il costo è stato di € 5,00 per tutto il giorno. Molto onesto.
Il percorso si snoda per una pista battuta di circa 10 km che a volte ha delle belle pendenze, mentre altre è quasi in piano. Pertanto slittare non sempre sarà facile, ma a fine giornata il risultato sarà comunque positivo.
Durante il tragitto incontrerete la malga Ranch da Andrè, dove gustare tipicità a prezzi sostenibili…quasi un miraggio in Alto Adige!
Durante tutta la passeggiata, il Sasso di Santa Croce farà da sfondo a panorami incredibilmente belli, fino a quando non incontrerete la strada asfaltata per Badia.
Mi ripeto, ma a fine giugno qui è veramente bellissimo. Quindi escursione perfetta in tutte le stagioni.
PS: per i più sportivi si può chiaramente anche salire da dove noi siamo scesi.
Passeggiata panoramica alla Chiesetta di Santa Barbara
Questa escursione vi prenderà al massimo un’ora di tempo, ma è veramente una chicca!
Si arriva al paese di La Valle e, puntando il navigatore verso la chiesa, cercate il luogo più appropriato per lasciare l’auto.
Il tragitto a piedi dura circa 20 minuti e nonostante ci fossero bambini che correvano su prati in pendenza semi-ghiacciati, io ho rimpianto di non aver preso almeno le mie racchette da neve!
Non fate caso a me, sono diventata fifona per tante cose, però bisogna sentirsi sicuri quando si cammina in montagna, altrimenti ci si può fare male e tanto anche.
Durante la passeggiata vedrete la chiesa accoccolata sulla collina e dirimpetto il bellissimo Sas dla Crusc, che col tramonto si tinge di rosa.
Troverete anche un paio di panchine, sia ad inizio percorso che nel piccolo sagrato della chiesa. Se non farà troppo freddo, sarà un vero piacere sedersi per godere sia del silenzio che della straordinaria bellezza del posto.
Passeggiata a San Cassiano, dal Piz Sorega al Pralongià
Questa passeggiata è veramente pazzesca!
Si prende la cabinovia Piz Sorega da San Cassiano (costo a/r intorno ai 10,00€) ed una volta a monte si raggiunge in breve tempo il rifugio Las Vegas, fra i più rinomati (e cari) dell’Alta Badia.
La vista è stratosferica, per carità, ma sedersi e mangiare per me è come farsi derubare, pertanto ho optato per un altro posto.
Comunque, da qui, si prende la strada battuta che troverete subito dopo l’impianto di risalita e vi immergerete in un paesaggio immacolato e silenzioso.
Nonostante fosse domenica, i sentieri erano semi-deserti. La gente da queste parti preferisce sciare o snowbordare piuttosto che fare altro e… ben venga dico io!
Il percorso vi potrà portare o al rifugio Bioch e successivamente al rifugio Pralongià, oppure direttamente al secondo. Io ho preferito fare il circuito più breve, anche perchè si devono attraversare le piste da sci e non è mai una bella cosa.
Pertanto ho ridotto al minimo la possibilità che ciò succedesse e l’ho attraversata solo nei pressi del Pralongià.
Il percorso è quasi tutto in piano e vi permetterà di osservare diversi gruppi dolomitici di immensa bellezza.
Da una parte vedrete la Marmolada, il gruppo del Sella ed il gruppo del Sassongher, mentre dall’altra, ammirerete il Sas dla Crusc, il gruppo del Lavarella ed il gruppo del Fanis che comprende la Tofana di Rozes ed il monte Lagazuoi, già nel bellunese.
A tal proposito vi lascio la nostra esperienza fra le Dolomiti Bellunesi, veramente spettacolari:
Per maggiori informazioni sul percorso che ho effettuato, invece vi lascio il link dell’ente del turismo da cui l’ho tratto: Alta Badia – escursioni invernali – da San Cassiano al Pralongià
Nell’articolo parlano di ciaspole, ma generalmente il percorso è battuto, quindi non ce n’è bisogno. Informatevi preventivamente a valle, presso le casse di vendita biglietti, loro lo sapranno.
In slittino dal Piz Sorega a San Cassiano
Come ho già parlato nel precedente articolo sulle migliori piste da slittino dell’Alto Adige, a San Cassiano c’è la pista Triu Liosa Foram, omologata solo per chi slitta, lunga 3,5 km ed adatta a chi cerca qualcosa di un po’ adrenalinico.
Non è tutta così, però se avete bimbi, prima di lasciarli soli nel scendere, sempre che abbiano la giusta età (ed il casco!!), fate la pista con loro.
Mio marito si è divertito molto, anche se per salire in cabinovia la fila era abbastanza lunga. Il noleggio dello slittino costa € 10,00 al giorno (il doppio rispetto a Pedraces), e si può acquistare un carnet non nominativo di 10 corse, che vi permetterà di risparmiare qualcosa sugli impianti.
Quest’anno andare in montagna è un vero lusso, credetemi.
Escursione alle cascate del Pisciadù da Colfosco
Questa passeggiata l’avevo già fatta in estate partendo da Corvara. In inverno devo dire che essendo tutta all’ombra, anche verso mezzogiorno, mi è piaciuta il giusto, anche se ci si trova al cospetto del Sella, che è un qualcosa di straordinario.
Si parcheggia a pagamento a fianco all’hotel Luianta, proprio all’inizio del paese. Poi ci si incammina verso il funivia che porta al rifugio Jimmy, ai piedi del gruppo del CIR. A dire il vero noi non abbiamo trovato grandi segnaletiche.
Voi prendete come riferimento il Sella, avendo alle spalle il Sassongher e considerate che dovete attraversare ben due piste da sci, quindi prestate attenzione massima e se potete andate in un giorno con poca affluenza.
Da Colfosco il percorso è davvero breve e vi impegnerà giusto 40/50 minuti fra andata e ritorno, considerando anche la salita verso le cascate (munitevi di ramponcini e racchette).
La rifarei? In estate sì, anche se è molto più bella (e più lunga) da Corvara.
Infatti potete decidere anche di fare a piedi tutto il tratto, da Colfosco a Corvara e viceversa.
Al rifugio Jimmy, poi passeggiata verso il rifugio Dantercepies
D’estate il rifugio Jimmy, in posizione fantastica di fronte al Sella, si raggiunge anche a piedi, ma d’inverno, per chi come noi non scia, l’alternativa (costosa) è quella di raggiungerlo in funivia.
E’ un percorso lungo, che vi porterà a quota 2222 m slm. Costo? Mi pare sui 17€ a persona a/r…non male se uno poi aggiunge il pranzo…
Comunque, una volta arrivati in quota, subito sopra il rifugio parte un sentiero, in certi punti un po’ stretto ed esposto, che in 20/25 minuti vi porterà al rifugio Dantercepies.
Io mi sono sentita sicura con ramponcini e racchette. Non c’è stato bisogno di ciaspole.
La giornata era fantastica ed oltre ad essere circondati dalle cime del Sella e del Cir, una volta arrivati al secondo rifugio, la vista ha spaziato sul Sassolungo, fino ad arrivare a punta Santner, icona dell’Alpe di Siusi.
D’obbligo sedersi al Dantercepies, anche solo per un bombardino come abbiamo fatto noi.
Purtroppo in questo punto convergono ben due impianti di risalita pertanto l’ambiente è tutt’altro che ‘vergine’, ma noi siamo comunque riusciti a ritagliarci il nostro angolo di paradiso, escludendo tutto ciò che rovinava la vista.
Concludo qui le nostre esperienze in Alta Badia in inverno, sperando che siano un ottimo spunto per chi non scia.
In realtà i giorni passati sono stati 4, ma uno l’abbiamo dedicato alla pista da slittino Resciesa ad Ortisei.
E se anche tu ami lo slittino come noi, cerca la pista che più ti piace leggendo il mio articolo:
Per ulteriori escursioni invernali in Alta Badia: Alta Badia Ufficio Turistico – Escursioni inverno