Dolomiti di Brenta escursioni semplici per chi non scia
Con gli impianti sciistici ancora chiusi, cosa fare in montagna se non si scia?
Noi ci siamo recati sulle Dolomiti di Brenta ed abbiamo fatto alcune semplici escursioni anche nei dintorni.
Niente di particolarmente impegnativo, ma grazie alla neve abbondante appena caduta, anche una semplice passeggiata in mezzo ai boschi può risultare fatata.
Non sono un’amante delle salite, pertanto tutte le camminate che abbiamo fatto erano in piano o in lieve pendenza. Nonostante i percorsi spianati, la neve fresca ha un po’ ostacolato i nostri movimenti, perchè stavolta ne è caduta davvero tanta.
Gli svantaggi sono parecchi, perchè molte cose non si possono fare (luoghi irraggiungibili, pericolo di valanghe…per dirne alcuni), ma il silenzio, il paesaggio immacolato e vergine vi rigenereranno, ve lo posso assicurare.
Dolomiti di Brenta: escursioni semplici per chi non scia
Parto subito con un’informazione pratica.
Dove dormire vicino alle Dolomiti di Brenta?
Dopo mesi di vincoli e chiusure abbiamo voluto trattarci bene. Le prime due notti le abbiamo passate a Mezzana, un piccolo paese sul torrente noce, ben collocato in Val di Sole. Ho scelto uno dei Luxury Lovely Lodge di proprietà dell’Hotel Ravelli, un 4 stelle piuttosto rinomato in zona. Il servizio è stato impeccabile.
Appartamento su due piani con vista monti, sauna e vasca idromassaggio per ogni singolo appartamento, colazione servita sempre in appartamento e, vista la situazione contingente, cena prenotata tramite l’hotel e consegnata direttamente a casa.
Se volete un po’ coccolarvi e farvi un bel regalo questo luogo ve lo consiglio con calore.
La Val di Sole è un posto molto tranquillo. Ben collegata al comprensorio sciistico di Marilleva, in questo momento di chiusura degli impianti, offre principalmente passeggiate nella neve.
I sentieri erano appena stati spianati e non sempre, anche sul pari, è stato facile camminare. Però vi posso assicurare che questi 4 giorni di semplicità in famiglia, mi hanno dato ossigeno. Ne avevo molto bisogno.
Passeggiata sul torrente Noce
A pochi passi dal nostro appartamento, si trova una bellissima passeggiata. Il percorso è anche illuminato, provvisto di pensiline e corrimano.
E’ tutto nuovo ed il percorso è molto rilassante, così cullati dal rumore dell’acqua costante. Nel nostro caso non era stato ancora pulito dopo la tante neve caduta, quindi abbiamo camminato solo una ventina di minuti, ma chi vuole può dedicarvi anche un paio d’ore ed è ben fattibile anche con passeggino al seguito.
Passeggiata dal paese di Ortisè – Via degli Alpeggi
A poca distanza da Mezzana, inerpicato sui monti, si trova il piccolo borgo di Ortisè. Lasciando la macchina ai bordi del paese, più precisamente nel parcheggio adiacente la chiesa, ci si può incamminare su di una strada ora chiusa al traffico, tutta al sole, con vista sulle vette innevate della Presanella ed in parte anche sulle Dolomiti di Brenta, che sbucano da dietro.
Direzione: malga Monte.
Il percorso è leggermente in salita, ma nulla di chè. Noi ne abbiamo fatto solo una piccola parte, ma sarebbe da fare tutto, fino ad arrivare al Lago Celentino, passando per un bosco di larici ed abeti, ora sicuramente immacolato. Da qui le Dolomiti si vedono molto bene.
Ricordate sempre di avere con voi scarponcini da trekking o ciaspole e bastoncini da neve, in caso di sentieri poco battuti come in questo caso. A noi sono bastati gli scarponcini, ma per camminate più impegnative meglio avere le ciaspole.
Val di Rabbi ed il ponte tibetano
A circa 20 minuti da Mezzana si trova la Val di Rabbi. Parcheggiando presso il centro termale, sarete comodi al sentiero che porterebbe al ponte tibetano e che noi abbiamo visto solo in lontananza.
Il paesaggio era pazzescamente bello, tutto imbiancato dalla neve, con gli abeti talmente carichi da avere la punta piegata.
Ma la troppa neve è anche un disagio, perchè ci ha impossibilitati in diverse situazioni. In questo caso arrivare al ponte era quasi impossibile. Alcuni ragazzi ci hanno provato, ma al di fuori del sentiero, la neve non era battuta ed arrivava al petto. Impensabile.
Ci siamo quindi goduti la semplicità del momento, divertendoci a tirarci la neve, a mangiarla (sì io sono tornata bambina) ed a calciare i pezzi più duri come fossero una palla.
Passeggiata alla malga Ritorto
L’escursione più bella che abbiamo fatto durante questa breve vacanza è stata quella verso la Malga Ritorto. La giornata era soleggiata e, con la neve fresca appena caduta, abbiamo vissuto come in una fiaba.
Per arrivare alla malga, che al momento è chiusa, si parcheggia presso un altro ristorante, la Malga Patascoss. Anche se di turismo ce n’era davvero poco, per fortuna che siamo arrivati entro le 11, perchè altrimenti non avremmo trovato posto.
Dal parcheggio, parte un sentiero battuto e quasi in piano che, attraversando la pista da sci, conduce attraverso uno splendido bosco di pini altissimi, che carichi di neve assumono forme diverse, piegano le punte ed i rami, i più bassi si travestono da angeli, visi o giganti, a seconda della propria immaginazione.
E mentre si cammina (il sentiero è lungo 2,5 km e si percorre tranquillamente con scarponcini o doposci), compaiono a sprazzi le bellissime Dolomiti di Brenta, che vedrete nel loro completezza una volta arrivati alla Malga Ritorto. Qui veramente rimarrete senza fiato. Saranno lì davanti a voi, dal Grostè al Sabion, passando per Punta Brenta e Punta Tosa.
Mi sono presa un po’ di tempo per gustarmi pienamente quello splendido panorama, davvero superlativo durante la stagione invernale.
Consiglio a tutti questa escursione, anche a chi ha bimbi. In tutte le stagioni offre emozioni a mio avviso troppo intense per essere descritte a parole.
Al ritorno, avevamo prenotato un tavolo alla Malga Patascoss. Onestamente mi è parso che si approfittassero un po’ della situazione. Di aperti c’erano solo loro ed i prezzi erano alti rispetto alla qualità ed il servizio offerti. Per carità, ci siamo trovati bene, ma conosco bene i prezzi in montagna. Tra l’altro visto anche la situazione covid, dovrebbero organizzare meglio l’ingresso al locale e portare il conto al tavolo.
E comunque sempre troppa la gente che non rispetta le regole nei locali. Io non sono fobica per questa situazione, ma la distanza fra le persone ho sempre cercato di rispettarla, non solo per igiene, ma anche per educazione.
Tramonto sul Grostè dal Biohotel Hermitage
Mi ero segnato questo indirizzo, perchè per la sua eccellente posizione verso le Dolomiti, da questo punto si può godere di un bel tramonto, che come si sa, tinge le montagne di rosa. Sicuramente l’inverno non è la stagione migliore, perchè il sole le sfiora solo lateralmente, ma vale comunque la pena provare.
Visto che l’hotel era ancora chiuso, non abbiamo dato fastidio ed abbiamo parcheggiato proprio davanti. Salendo una scala laterale, che porta ad un deposito a fianco (suppongo) delle cucine, ci siamo gustati la vista.
Il panorama è davvero bello e si hanno le Dolomiti di Brenta proprio a portata di mano, come poi si evince dalla foto. In estate il tramonto qui dev’essere pazzesco.
Un giro per Madonna di Campiglio
Soggiornando una notte nel paese più glamour delle Dolomiti trentine, non poteva mancare una passeggiata pomeridiana per il borgo.
Parcheggiando ai margini del centro, ci siamo avviati a piedi verso il cuore della cittadina. La neve era tanta e le ruspe erano ancora al lavoro per liberare la piazza principale ed alcune vie. Nonostante ciò, i negozi ed i caffè erano tutti aperti, quindi è stato comunque piacevole.
Il paese di Madonna di Campiglio è in ottima posizione, ai piedi delle Dolomiti di Brenta, comoda anche se dispendiosa location sia per chi scia, sia per chi ama fare altro.
Passeggiata al sole da Cascina Zeledria
Poco prima di Madonna di Campiglio, vicino a Campo Carlo Magno, si trova un percorso semplice, leggermente in pendenza, che parte da Cascina Zeledria.
Nel nostro caso, la strada non era ancora pulita del tutto, pertanto abbiamo lasciato l’auto poco sopra la statale ed abbiamo fatto a piedi i 400 mt che ci separavano dal ristorante.
Purtroppo io avevo male ad un’anca e facevo fatica a camminare se non in piano, pertanto arrivati alla cascina ci siamo fermati. In realtà il percorso parte proprio da lì e, durante la stagione estiva, permette di raggiungere il Lago delle Malghette ed il rifugio Predalago. Quest’anno, con gli impianti chiusi, servivano sicuramente le ciaspole, visto anche la tanta neve caduta. Il tempo di percorrenza è di 2 ore durante la bella stagione.
Il panorama in quota mi hanno detto essere mozzafiato. Io mi sono accontentata di quello visto dalla malga.
Val di Genova – Passeggiata fino alla cascata Nardis
Questa escursione è stata un po’ una forzatura. Val di Genova è un luogo incantato, sicuramente più in inverno che in estate ma, visto la grossa nevicata ed il fatto che sia rivolta a nord e quindi non toccata dal sole durante le brevi giornate invernali, probabilmente non era il luogo più adatto per trascorrere il paio d’ore che ci erano rimaste.
Visto però il mio problema fisico nel camminare in salita, il percorso per arrivare alle Cascate Nardis, le più comode alla strada principale, è tutto in piano, di conseguenza le abbiamo raggiunte senza intoppi.
Però, a differenza della stagione estiva o autunnale, la strada era stata chiusa prima del ristorante La Prisa. Arrivare alle cascate ha impiegato 1 ora del nostro tempo, qualcosa di meno nel ritorno.
Il paesaggio è veramente stupendo, ma non vedrete il sole, se non per i primi 20 minuti di cammino.
Copritevi bene e fate attenzione a possibili lastre di ghiaccio.
Val di Genova è molto bella, sicuramente da rivedere in estate o autunno. Le sue cascate sono bellissime e molto numerose.
Con quest’ultima escursione, si chiude la nostra esperienza fra le Dolomiti di Brenta e dintorni. La pesante nevicata dei giorni prima ha reso il paesaggio di una bellezza pazzesca, anche se ha fortemente limitato alcune cose che avevo in programma.
Nonostante tutto, abbiamo passato 4 giorni sereni, che mi sono serviti come una potente medicina, per ritornare e sostenere la vita di tutti i giorni, la quale negli ultimi mesi, non è stata per nulla facile.
Slittata con gli Husky (prossima volta)
Slittata con i cani. La ditta Athabaska gestisce un allevamento di husky in una fattoria sopra Molveno. Durante l’inverno propone slittate in zona Dolomiti di Brenta, al costo di € 40,00 per persona. Alcuni giorni è possibile anche imparare a guidare una slitta trainata dai cani. Il costo della lezione di 1,5 ore è di € 100,00 per persona.
Se cerchi una montagna da vivere senza sciare, e dove non sia necessario usare gli impianti, ti consiglio di leggere la nostra esperienza pre-autunnale alle Pale di San Martino, oppure ti propongo un week end nell’elegante Merano:
Dolomiti di Brenta: ti piace vincere facile eh? 😉
Comunque, belle le tue proposte!!
Ciao Andrea! Sì mi piace molto :D…con poco si può davvero immergersi in panorami pazzeschi.
Un abbraccio. Laura
Ciao Laura, bellissimo articolo, io che amo la montagna del Trentino in tutte le salse, ora ho altre cose da segnarmi per i miei viaggi in questa regione che adoro!!!!
Ti ringrazio Angela. Purtroppo vado a rilento nelle pubblicazioni. Col fatto che ci si può muovere poco, sto approfondendo la conoscenza di una regione che anche io ho sempre amato, ma a cui non ho mai dedicato il tempo necessario. Ora attendo la prossima finestra per fuggire di nuovo!