Périgord cosa vedere. I giardini del Perigord Noir da non perdere!

Il Perigord Noir, è una, e forse la più bella, parte della regione del Perigord ed ospita alcuni dei giardini più belli di Francia.
Ho ampliamente parlato di questo luogo, con diversi articoli divisi per tema su:
- i paesi più belli del Perigord Noir
- i castelli da visitare nel Perigord Noir
- Un giorno fra Perigord Vert e Perigord Blanche
- La Valle del Vézère in Dordogna
Dove è la Dordogna?
La Dordogna è un dipartimento della grande regione della Nuova Aquitania, nella parte ovest della Francia a circa 2h da Bordeaux, che è anche l’aeroporto più vicino.
Come arrivare in Dordogna e Perigord?
Noi abbiamo viaggiato in auto dall’Italia, prendendo il Frejus. E’ un viaggio lungo, di oltre 1000 km, ma fattibile spezzandolo in due parti, per lo meno all’andata.
Chi invece non ama i viaggi itineranti, Bordeaux è ben servita da Ryanair, Easyjet e Volotea.
Se risultasse più conveniente, si può volare anche su Tolosa, che è servita sia da Ryanair che da Volotea. Dovete però mettere in conto una distanza maggiore dai punti di vostro interesse, ma si può fare.
Perigord cosa vedere. I giardini del Perigord Noir da non perdere!
Le Jardin de Eyrignac
Sono ritenuti i più bei giardini del Perigord e nel 2004 il Ministero della Cultura li ha classificati ‘jardins Remarquable’ ossia notevoli.
La particolarità di questi giardini e del suo maniero è che appartengono alla stessa famiglia da più di 500 anni!
E’ uno dei rari giardini alla francese presenti. È visitabile tutto l’anno anche perché principalmente costituito da carpini, tassi, cipressi e prati, che rimangono sempreverdi.
Gli unici sono i carpini che diventano rossi in autunno.
Io sono particolarmente amante dei giardini e questo, con le sue sculture vegetali, tagliate rigorosamente a mano da 6 giardinieri presenti tutto l’anno, mi ha davvero conquistato.
Una piccola parte del giardino, essendo il maniero abitato dagli attuali proprietari non è accessibile, ma è comunque per gran parte visibile.
All’ingresso vi verrà fornita una brochure, anche in italiano, con il percorso da fare per vedere ordinatamente tutto il giardino.
Non ci sono volutamente fiori se non nel Giardino Bianco, il quale viene utilizzato durante i lunedì di luglio e agosto per effettuare pic-nic serali, con tanto di musica ed animazione, a cui partecipano anche i proprietari.
L’ingresso in questo caso è dalle 19 e si può scegliere se acquistare la cena all’interno del parco o portarla da casa. Ma perché si chiama giardino bianco? Perché gli unici fiori presenti sono bianchi.
Il proprietario del maniero pensa che questo colore sia il più elegante (condivido) tant’è che durante queste serate ‘pic-nic’ si richiede, se possibile, di vestirsi di bianco….particolare non vi pare?
Al centro del giardino si trova il Maniero d’Artaban, risalente al XVII secolo ed abitato dai proprietari. Si trova all’interno di una corte chiusa. Sorge dove un tempo si trovava un piccolo castello, che fu saccheggiato e distrutto al tempo del giovane Luigi XIV.
Tale castello era di proprietà di un antenato della famiglia, che appena potè ricostruì il maniero come oggi lo vediamo.
Di fronte alla dimora troverete anche i due padiglioni, la Piccionaia e la Cappella Romana. Quest’ultima, rimasta intatta durante i saccheggiamenti, è tuttora consacrata ed utilizzata dai membri della famiglia, che la utilizzano per le principali ricorrenze.
Ma questo giardino, tra i più belli del Perigord Noir, offre davvero tanto al visitatore curioso, che se vuole vederlo davvero bene, deve preferire la visita alla luce del sole. In questo modo se lo potrà gustare in tutta tranquillità, soffermandosi davanti al piccolo lago, o alla Camera degli Innamorati o ammirare la Pagoda Cinese.
A quei tempi (1600-1700) erano molto intensi gli scambi commerciali con l’estremo oriente ed era abitudine tenere cineserie in casa o in giardino.
Ultimo consiglio: se andate di sera, non perdetevi l’eccezionale vista che si gode dalla terrazza a fianco del Giardino Bianco, dove ammirare un bellissimo tramonto.
Prenota la tua visita a EYRIGNAC & SES JARDINS, assolutamente da non perdere!
Les Jardins d’Eau
Se volete estraniarvi per un paio d’ore dalle zone più turistiche ed affollate del Perigord, vi consiglio di immergervi nella quiete e nella bellezza di questo giardino. Si trova pochi km a sud di Sarlat.
Sono stati creati nel 1999 su quello che un tempo era un sito gallo-romano.
Qui viene ospitata una rara collezione di ninfee di vari colori e dimensioni, oltre ad esserci la splendida e gigante ninfea Victoria, le cui foglie possono raggiungere anche 1,50 mt di diametro. Peccato che non fosse fiorita. In alcune vasche sono presenti anche pesci colorati, provenienti soprattutto dal Giappone.
Infatti questo giardino richiama molto lo stile giapponese, con il ponticello sul lago ed il ruscello con la piccola pagoda alla sua estremità. Girate il giardino con molta calma inebriandovi con i profumi ed i colori del luogo. Molto carino è il labirinto alla fine, che riunisce le principali specie di ninfee.
E’ un posto fuori dall’ordinario qui in Perigord, ma se avete un attimo di tempo vi consiglio di visitarlo.
Les Jardins d’Eau è aperto anche il mercoledì sera, nei mesi di luglio ed agosto.
Per informazioni, prezzi e quant’altro: www.jardinsdeau.com
Les Jardins Suspendus de Marqueyssac
Nella vostra lista sul ‘Perigord cosa vedere‘ questa chicca non può mancare!
I giardini del castello di Marqueyssac si trovano sospesi sulla Dordogna nel piccolo paese di Vezac. Vengono chiamati il Belvedere della Dordogna, perché essendo a 130 mt sul livello del fiume, la vista che si ha da lassù è favolosa.
Noi abbiamo scelto l’ingresso serale del giovedì, perché durante la stagione estiva, tutti i giovedì di luglio ed agosto, il parco viene illuminato da centinaia di candele e l’effetto che danno è da pelle d’oca.
Infatti molti turisti, ma anche gente del posto apprezza queste serate, che cominciano alle 19 e finiscono a mezzanotte, e sono animate da concerti, intrattenimenti per bambini e due splendide trampoliere tutte illuminate.
Ma veniamo ai giardini. Innanzitutto il parco è un sito nazionale protetto ed è proprietà privata. La loro origine risale alla fine del 1600, quando l’allora proprietario decide di creare questo giardino a terrazze per il ‘diletto del passeggiare’.
Ma solo alla fine del XIX secolo assumerà più o meno l’aspetto odierno, quando Julien de Cerval, ereditandolo, decide di far piantare migliaia di bossi.
Questa pianta sempreverde è onnipresente nel giardino ed è quello che modellato a dovere crea quel disegno tondo e sinuoso tanto particolare da rendere Marqueyssac il giardino più visitato dell’Aquitania. È’ davvero un posto fantastico ed i terrazzamenti permettono di vederlo in tutta la sua completezza.
Ma come ho detto prima, il giardino inizialmente è stato creato per passeggiarvi ed infatti sono 3 i percorsi che potete intraprendere. La passeggiata delle Falesie è quella più esterna e porta direttamente al Belvedere.
Noi abbiamo percorso quest’ultima, che poi è anche quello che viene illuminato dalle candele all’imbrunire.
Durante il percorso siamo incappati nel bar/sandwicheria che si trova in corrispondenza di un’area gioco per bambini.
Qui si interseca anche il secondo percorso, chiamato il Grande Viale (la Grande Allée) che porta al Rifugio del Poeta, un capanno di roccia che segna il limite della proprietà.
Tornando indietro si riprende il percorso delle falesie e sia arriva fino al Belvedere, dove davvero la vista spazia fino all’infinito. Il paesino de La Roque Gageac è bellissimo al crepuscolo, con le sue luci che si riflettono nel fiume, e da coreografia le mongolfiere, che nelle 19 si alzano lente e sinuose sulla valle.
Sembra davvero un quadro dipinto. La mattina si vedono bene anche Beynac e Castelnaud.
Ma ad arricchire ulteriormente il parco c’è anche una piccola cascata, che con il fare della sera viene illuminata. Per i più piccoli c’è anche una casa sull’albero!
La passeggiata delle alture passa in mezzo al folto della vegetazione e ad anche questa vi porterà al Belvedere, oltre a ricongiungersi con quella delle falesie in più punti. In realtà si può iniziare un sentiero e poi intraprenderne un altro durante il percorso.
Si possono richiedere visite guidate facoltative al di fuori del biglietto d’ingresso.
Splendido è anche il castello, anche se abbastanza recente. La romantica torre centrale e gli scuri viola pallido conferiscono alla facciata esterna del maniero molta eleganza.
E’ possibile accedervi, ma noi ci siamo gustati la splendida serata a chiaro di luna e 1000 candele. Davvero un esperienza straordinaria.
Un’ultima informazione: a fianco del castello c’è una terrazza panoramica che fa parte del ristorante/sala da the. Qui, ci si gode il panorama e ci si gusta un drink o un piatto leggero.
Sia il bar lungo i percorsi, sia la sala da the, rimangono aperti anche alla sera, durante le serate a lume di candela.
Maggiori informazioni al seguente link: marqueyssac.com
Perigord cosa vedere: altri giardini che valgono una visita
Per chi avesse più tempo ricordo che sono visitabili anche i seguenti giardini:
- Bambosaie de la Roque-Gageac
- Les Jardins de Cadiot
- Les Bambous de Planbuisson
- Les Jardins du Château de Losse (super, da non perdere anche il castello)
- Les Jardins de l’imaginaire
- Jardins Panoramiques de Limeuil
Per tutte le informazioni relative ai posti visti, oltre che contattare direttamente i giardini potete rivolgervi all’ufficio del Turismo di Sarlat la Caneda, capoluogo del Perigord Noir.
Lo trovate in rete al seguente indirizzo www.sarlat-tourisme.com, ed in centro a Sarlat la Caneda, in Rue Tourny, n. 3 (a fianco della cattedrale) ed è a vostra disposizione, sia fisicamente che con brochure anche in italiano.
Ringraziamenti:
Ringrazio sentitamente l’Ente del Turismo di Sarlat per il suo supporto, anche in lingua italiana, in particolare nella persona di Katia.