Il suo nome deriva dalla presenza di foreste di castagni, querce e pini, e da quella del pregiato tartufo nero. Delle 4 regioni è quello più ricco in termini di storia e cultura. Qui l’uomo si insediò già 15/20.000 anni fa, e la sua storia è raccontata da caverne con dipinti rupestri, villaggi trogloditi, fortezze difensive, manieri, nobili castelli, a cui si affiancano stupendi giardini e due testimoni d’eccezione: i fiumi Dordogna a sud e Vezere a nord ovest, che da secoli accarezzano con le loro acque calme e pulite gli insediamenti umani che si sono succeduti lungo le loro rive.
Ma il Perigord è anche terra di buongustai. Tanti sono i mercati, sparsi per tutta la regione, che propongono prodotti tipici di altissimo livello. Durante la stagione estiva li troverete anche serali, mentre durante l’anno ci sono quelli tematici. Ma ora partiamo alla scoperta di questi posti meravigliosi, ed il primo è quello in cui ho lasciato il cuore.
Tanti sono anche i turisti olandesi e spagnoli, diversi inglesi e qualche tedesco. Ho incontrato anche una manciata di italiani, ma non di più.
Anche se di cose importanti da vedere ce ne sono diverse, io vi consiglio di girare il paese senza meta, perdendovi nei suoi vicoli medievali adornati di fiori, lanterne ed insegne in ferro battuto. Uscite dalle piazze principali che per quanto belle sono sempre gremite e percorrete le vie meno battute. Le zone che a me sono piaciute di più sono quella dove soggiornavo, ossia a ovest di Rue de la Republic, strada pedonale che divide a metà il centro storico, e quella dietro la Cattedrale, dove, fra l’altro, potrete trovare ottimi ristoranti (non solo per turisti, per intenderci).
Non dimenticate di recarvi almeno una volta al mercato del mercoledì o, ancora meglio del sabato, dove gli ambulanti proporranno sui loro banchi il meglio della gastronomia della regione, tra cui spiccano il fois gras, le noci, i tartufi, le confetture, il miele, i formaggi, i vini e tanto altro…anche in base alla stagione.
La piazza del Municipio (Place de la Liberté) cosi come quella di fronte alla chiesa ospita spettacoli durante la stagione estiva e molti sono anche i ristoranti, alcuni con terrazza panoramica, dove godersi la serata.
Sarlat è bella tanto di giorno quanto di sera. Il campanile della cattedrale San-Sarcerdos illuminato a fianco della luna piena è un’immagine indimenticabile. Ed i vicoli alla luce fioca delle lanterne riportano indietro di secoli. Quanto mi è piaciuta questa cittadina, ogni angolo è una scoperta.
Non mi dilungo molto su monumenti o storia della città. Oltre a quello di cui vi ho già parlato, vi consiglio la visita della Cattedrale San Sacerdos, risalente al XII sec., fate un salto alla Corte delle Fontane e godetevi la sua piazza, andate al Presidial, un tempo sede della giustizia reale oggi ottimo ristorante.
Place de la Liberté è sede del mercato e piazza principale su cui si affaccia il Municipio. Particolare è ‘Casa de la Boétie’, che incontrerete sulla destra di Rue Liberté, andando verso l’ufficio del turismo.
Per ulteriori informazioni, brochure anche in italiano, l’ente del turismo, che trovate in rete al seguente indirizzo www.sarlat-tourisme.com, ed in loco in Rue Tourny, n. 3 (a fianco della cattedrale) è a vostra disposizione, sia per la visita di Sarlat che di tutto ciò che non potete perdervi nel meraviglioso Perigord Noir.
Io vi ho voluto trasmettere principalmente le mie emozioni e vi assicuro che questo posto rimarrà nel mio cuore per sempre.
Raggiungere Sarlat ed il Perigord dall’Italia in macchina vuol dire percorrere poco più di un migliaio di km. Il percorso più veloce è passare dai trafori o del Monte Bianco o del Frejus, a seconda della città di partenza. Il costo one way è decisamente alto (€ 43,50 per il Frejus), conviene sempre fare un biglietto a/r, ma dovete utilizzarlo entro 7 giorni dalla data di emissione.
Se decidete di passare per Ventimiglia, a meno che non viaggiate fuori agosto, vi consiglio di percorrere le autostrade francesi al di fuori dei fine settimana. Rischiate di rimanere imbottigliati tra code ed incidenti per ore.
Nel Perigord non c’è autostrada, ma tutte le strade, anche quelle più insignificanti sono asfaltate di fresco.
Per chi volesse raggiungere la regione in aereo, Ryanair collega Bordeaux con Bologna e Roma Ciampino fino ai primi di novembre. Essendo distante circa 200 km poi vi conviene noleggiare un’auto. Con Rentalcars io mi sono sempre trovata bene.
Purtroppo non ci sono soluzioni dirette più vicine, in quanto l’aeroporto Brivé la Vallée de la Dordogne, quello più comodo, non riceve voli dall’Italia.
Per il soggiorno, io ho prenotato tramite il sito Homelidays, ma so che ora non è più gratuito.
Vi lascio la mail del signore da cui ho affittato: gpechabrier@free.fr, oppure gerald.pechabrier@wanadoo.fr.
L’appartamento lo potete vedere cliccando questo link
https://www.abritel.fr/location-vacances/p948584
Ve lo consiglio caldamente.
Nell’eventualità preferiste un’altra soluzione, potete rivolgervi o direttamente all’ente del turismo (il cui link è qui sotto) oppure ai soliti grandi siti di prenotazione:
Booking.com
HRS IT
Venere IT
Hotels.com
Per quanto riguarda i ristoranti, non ho da consigliare nulla perchè l’unico in cui siamo stati non era nulla di chè. Ci hanno detto che si mangia molto bene al Le Présidial, ma è un po’ di livello.
Come in tutta la Francia ci sono centri commerciali un po’ ovunque ed i prezzi assomigliano a quelli italiani, mentre sia benzina che gasolio costano meno (se li acquisterete alle pompe dei supermercati).
Ringraziamenti:
Ringrazio sentitamente l’Ente del Turismo di Sarlat per il suo supporto, anche in lingua italiana, in particolare nella persona di Katia.
Ufficio del Turismo di Sarlat la Caneda
http://www.sarlat-tourisme.com/
3, Rue Tourny – B.P. 114
24203 Sarlat Cedex
e-mail: info@sarlat-tourisme.com
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