Dolomiti Bellunesi cosa vedere in 4 giorni
Cosa vedere sulle Dolomiti Bellunesi?
Ci siete mai stati? Sapete che ci sono posti incredibili, che spesso sono sconosciuti ai più?
La nostra ultima vacanza è stata organizzata proprio in uno dei luoghi più suggestivi delle Dolomiti Bellunesi, ovvero in Cadore.
Già eravamo stati nella splendida Val di Zoldo un paio di inverni fa e, essendoci resi conto della bellezza quasi incontaminata di questa zona, ne abbiamo approfondito la visita.
Rimane ancora tantissimo da vedere, ma questi 4 giorni tra le Dolomiti Venete sono stati sufficienti per confermare che…torneremo ancora!
Dolomiti Bellunesi cosa vedere in 4 giorni
Lago Federa e Rifugio Croda da Lago (anche Palmieri)
La nostra prima escursione sulle Dolomiti Bellunesi ci porta al lago Federa partendo dal parcheggio del Lago Pianozes. Abbiamo optato per fare il percorso chiamato Gores de Federa, ma per quanto sia un bel sentiero che affianca il fiume e le sue tante cascate e cascatelle, è molto lungo.
In bassa stagione abbiamo scoperto che si può parcheggiare anche direttamente alla malga oppure, se volete bruciare qualche caloria in più, si può lasciare l’auto dal ponte Ru Curto, prendendo la strada che porta a Passo Giau. A parte essere segnalato, riconoscerete il posto dalle macchine parcheggiate in parte anche a bordo strada. Da qui si prende il CAI 437.
Il primo luogo d’impatto che incontrerete e dove potrete sostare è la Malga Federa. Ci troviamo ad oltre 1800 m slm, in mezzo a pascoli e con vista stratosferica sulle Dolomiti Ampezzane. Alle spalle della malga, la Croda da Lago, che ammirerete ancor meglio raggiungendo il lago Federa.
Le pendenze sono importanti, anche se il percorso è semplice. Io ero veramente sfinita, dopo le due ore di percorso in mezzo ai boschi. Fate conto che il parcheggio al Lago Pianozes è a 1200 m slm e la malga a 1800. Per arrivare al lago ci sono altri 200 m di dislivello da colmare.
L’ideale è raggiungere questa meraviglia alla mattina, quando il sole illumina lo specchio d’acqua.
La zona si raggiunge anche da Passo Giau, infatti vedrete il percorso proprio sulla Croda che proviene da là (inconfondibile la Gusela di Giau).
Tenete presente che dal parcheggio di Lago Pianozes parte la navetta a pagamento che alla modica cifra di € 12,00 solo andata (a persona), vi porta sia alla malga Federa che al Rifugio Corda da Lago. In bassa stagione ovviamente non conviene, visto i diversi modi possibili per raggiungere la malga in autonomia.
Sia la malga Federa che il Rifugio Palmieri/Croda da Lago, sono generalmente aperti fino al 1° novembre.
Passo Giau
Passo Giau è una delle mete cardine di questo articolo relativo a cosa vedere sulle Dolomiti Bellunesi.
Penso che questo luogo sia uno dei più belli in assoluto di tutto il panorama dolomitico. Ci si arriva comodamente in auto (a parte le prime 3 settimane di agosto se non sbaglio), ed una volta in loco, si è letteralmente circondati dalle Dolomiti a 360°!
Veramente fantastico. Senza contare che da qui partono innumerevoli sentieri. Fra i più gettonati quelli che portano ai rifugi Nuvolau ed Averau, quello per le 5 Torri e quello per la Croda da Lago.
Noi, visto la camminata del giorno precedente, ci siamo semplicemente goduti il paesaggio, intraprendendo parte dei percorsi in un senso e nell’altro, giusto per qualche ripresa fotografica.
Sicuramente torneremo per raggiungere i rifugi Nuvolau ed Averau.
Comunque la vista sulla Ra Gusela è qualcosa di unico ed indimenticabile <3
Rifugio 5 Torri e Rifugio Scoiattoli
Altro luogo fantastico, che non può mancare fra le cose da vedere sulle Dolomiti Bellunesi e che in bassa stagione si raggiunge comodamente in auto (attenzione comunque perchè la strada è stretta).
Da veri scansafatiche anche in questo caso abbiamo raggiunto la nostra meta sulle 4 ruote. Da qui si possono percorrere diversi sentieri. A ritroso rispetto a prima, si può raggiungere Passo Giau, oppure, molto più corto ed assolutamente da non perdere, è la vista dal Rifugio Scoiattoli.
A fine ottobre era chiuso, ma aveva lasciato a disposizione i tavoli, dove è stato possibile sedersi per consumare un pranzo al sacco.
Dal Rifugio 5 Torri, dove abbiamo lasciato l’auto, si può raggiungere il sentiero della Grande Guerra, dove i nostri soldati combatterono tra il 1915 ed il 1918. Anche questo lo abbiamo tralasciato, ma è assolutamente da fare.
Sempre salendo dal rifugio, si può godere di una vista meravigliosa sulla Tofana di Rozes, oltre che ammirare gli amanti dell’arrampicata. Non mi era mai capitato di vederli all’opera dal vivo. E’ davvero emozionante, ma non lo farei nemmeno sotto tortura!
Lago Pianozes e Lago D’Ajal
Il lago Pianozes è quello da cui siamo partiti per arrivare al Lago Federa il primo giorno.
Si raggiunge anche a piedi da Cortina. E’ un bel laghetto, il cui perimetro si percorre in breve tempo.
Le sue acque smeraldo riflettono perfettamente il Monte Cristallo, che al tramonto si tinge di rosa. E’ un vero spettacolo della natura.
Il lago d’Ajal si può raggiungere sia da questo punto, in circa 30 minuti di cammino, in parte in salita (faticoso, ma adatto a tutti), oppure più facilmente dal primo tornante situato dopo la galleria nella roccia lungo la strada per il Passo Falzarego. Troverete le indicazioni. In questo caso il percorso si accorcia e raggiungerete il lago in circa 20 minuti.
Devo ammettere che il Lago d’Ajal non mi ha detto un gran chè. La siccità che purtroppo si è sentita ovunque, l’ottobrata che ci ha concesso giornate calde e soleggiate fino a novembre si è ripercossa su laghi e fiumi ridotti all’osso ed in montagna è davvero evidente.
A prescindere da ciò, i colori del lago non sono belli come al Pianozes e la sua ubicazione, in un bellissimo contesto paesaggistico, non permette di vedere chiaramente le cime dolomitiche con l’enrosadira. E’ comunque un luogo di grande tranquillità, ove godere al massimo dei colori autunnali.
La malga presente in loco è stata una delle poche aperte fino al 1° novembre.
Lago di Mosigo
Un altro specchio d’acqua comodamente raggiungibile in auto e ben segnalato.
Ci troviamo fra Vodo e San Vito di Cadore. Anche in questo caso il perimetro del lago si percorre in 10 minuti al massimo, anche con passeggino. E’ presente un ristorante e la vista sul monte Antelao è spettacolare.
Curiosità: sapete che l’Antelao, chiamato anche Re delle Dolomiti, è la seconda cima dolomitica più alta (3263 m) dopo la Marmolada (3343 m)?
Laghetto delle Tose
Questo laghetto è una meta aggiunta sul posto, perchè cercavo qualcosa di bello e semplice da raggiungere.
Ci dobbiamo però spostare verso Pieve di Cadore, allontanandoci dalle Dolomiti Ampezzane.
Potreste tenerlo anche come tappa durante il rientro, anche se sono solo 20 minuti d’auto.
Si raggiunge il lago artificiale di Centro Cadore, dal quale si gode di una bella vista sulle Dolomiti Friulane (da quelle parti c’è la bella Sappada), si lascia l’auto e si procede a piedi per circa 15 minuti.
Noi come solito ci perdiamo lungo i sentieri, in quanto aspettandoci uno specchio d’acqua un po’ più lago e meno ‘pozza’, tiriamo avanti.
In realtà, all’altezza del cartello che vi posto, si trova il laghetto. La carenza d’acqua si fa sentire, ma è comunque bello, con queste cascatelle tutto intorno. Lo definirei fiabesco.
Rimane semi-nascosto dal sentiero principale e, non essendoci il cartello che lo indica (solo le sorgenti sono indicate), noi abbiamo tirato dritto fino a tornare sulla strada principale.
Se non altro abbiamo bruciato le calorie dell’abbondante colazione!
In tutti i casi tutta la zona è molto bella e all’altezza del lago principale troverete un punto di ristoro e diversi tavoli da pic-nic. Con la bella stagione dev’essere davvero gradevole e rinfrescante venire qui.
El Brite de Larieto e Rifugio Mietres
Tornando a bomba a cosa vedere sulle Dolomiti Bellunesi in 4 giorni, l’ultima facile escursione che abbiamo fatto ci porta sopra Cortina d’Ampezzo, tra boschi dorati e paesaggi incantati.
La nostra meta è stato il rifugio Mietres, uno dei pochi aperti per il 1° di novembre. E’ sempre meglio prenotare, ma fortuna ha voluto che, causa probabilmente la giornata non particolarmente invitante, alcuni ospiti abbiano dato forfait, così ci siamo potuti sedere.
Noi come solito l’abbiamo presa lunga, parcheggiando all’altezza del ristorante Rio Gere e raggiungendo a piedi la malga El Brite de Larieto.
Non era voluto, perchè in genere si parcheggia proprio nei pressi di El Brite per poi salire al rifugio Mietres.
Comunque la passeggiata era tutta in piano in mezzo al bosco silenzioso, fino a sbucare nei prati di fronte alla malga, dove una dozzina di mucche pascolava placidamente.
Il panorama è già bello qui, e se non fosse stato per il fatto che quel giorno facevano menù fisso a 50€ a persona, ci saremmo seduti.
Da El Brite si raggiunge il rifugio Mietres in circa 15/20 minuti di cammino.
Vi si può anche cenare (previa prenotazione) e si mangia molto bene, anche se i prezzi sono un po’ altini. La bella ed ampia terrazza panoramica offre una vista impareggiabile sulle Tofane e la conca Ampezzana, mentre alle spalle il monte Pomagagnon è talmente vicino che quasi lo toccherete con un dito.
Il rifugio offre anche una tinozza con vista super sulle Dolomiti ed il tramonto, per condividere con amici/partner un momento di grande relax e di spensieratezza.
Un posto dove mi piacerebbe davvero tornare in inverno.
Malga Ciauta
Il giorno della nostra partenza, visto la giornata fresca ma soleggiata, abbiamo deciso di recarci alla malga Ciauta. Si raggiunge in auto sempre, a parte in inverno. Quando la strada non è più percorribile, si possono utilizzare le ciaspole o gli sci di fondo. In questo caso, il percorso più breve parte da Borca di Cadore.
Essendo un bed & breakfast, è possibile raggiungerla previa prenotazione, anche con la motoslitta.
Chiaramente ora è chiusa, ma il silenzio e la magnificenza del posto hanno meritato tutti i 20 minuti d’auto, necessari per percorrere gli 8 km che la separano dal paese di Vodo di Cadore.
C’eravamo solo noi e le Dolomiti. Splendida vista sul monte Antelao, il Sorapiss ed il monte Cristallo. Ad ovest invece, l’inconfondibile sagoma del Pelmo.
Dalla malga partono alcuni sentieri, ma non ho approfondito se uno di quelli porta alle cascate Ru de Assola, che avrei voluto vedere.
Malga Ciauta è aperta da giugno a settembre e da dicembre a marzo. Se partite a piedi da Vodo di Cadore, mettete in conto almeno 2,5h. Da Borca invece è un po’ più breve, ci vorranno circa 2h.
Cortina d’Ampezzo
Alla veneranda età di 48 anni, ho visto finalmente la blasonata Cortina.
Purtroppo era una giornata uggiosa di bassa stagione e sicuramente non ha reso il massimo. La vista sul monte Cristallo è comunque pazzesca e dev’essere favoloso vederlo mentre si colora di rosa.
Tra tutti i borghi prettamente montani, ovvero incorniciati fra le Dolomiti, San Candido continua ad essere il mio preferito.
Cadini del Brenton
Per spezzare un attimo il viaggio di ritorno, mi ero appuntata questo luogo ad appena 20 minuti da Belluno. Una piccola deviazione per una grande meraviglia.
Ci troviamo nella Valle del Mis, all’interno del Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi.
I Cadini del Brenton sono, citando dall’opuscolo all’ingresso, “delle marmitte di evorsione scavate sugli strati suborizzontali della Dolomia principale, dai motivi vorticosi dell’acqua e dai detriti trasportati durante le piene”.
Sempre in zona si potranno ammirare la Cascata della Soffia, salto d’acqua in un ambiente di forra, e le sorgenti carsiche di La Stua, ovvero “acque sgorganti dalle rocce della Dolomia Principale, che rappresentano una delle principali direttrici del drenaggio sotterraneo dell’altopiano carsico dei Piani Eterni”.
La passeggiata per arrivare ai Cadini è breve, circa 10 minuti in piano, poi si potrà passeggiare tutto intorno, ma durante la stagione calda è assolutamente vietata la balneazione.
La zona è veramente molto bella e quando siamo andati noi, quasi deserta. Vi consiglio di appuntarvi questo luogo idilliaco se deciderete di visitare l’alto Veneto.
Dove abbiamo mangiato sulle Dolomiti Bellunesi
A fine ottobre sono pochissime le malghe aperte ed un paio di giorni avevamo il pranzo al sacco.
Quando torneremo, perchè torneremo, sicuramente pranzerò alla malga Federa ed al Rifugio Scoiattoli. Del rifugio Mietres ho già parlato, mentre un altro pranzo l’abbiamo gustato alla Baita Resch, sopra Cortina. Ve la consiglio.
Dove abbiamo dormito sulle Dolomiti Bellunesi
Dopo una lunga ed estenuante ricerca, ho trovato posto alla Locanda Al Capriolo a Vodo di Cadore.
Un luogo splendido di cui parlo nel seguente articolo:
“Dolomiti Bellunesi”: in realtà non tutti sanno che buona parte sono i monti intorno a Cortina, e non solo, e giustamente non hanno nulla da invidiare a quelle del Trentino A/A!!!
Esatto. Forse avrei dovuto specificarlo maggiormente…guarda Andrea, io non vedo l’ora di tornare in quei posti. Sono meravigliosi e meno cari dell’Alto Adige…cosa volere di più?
PS anche Sappada Vecchia fra le Dolomiti friulane è una chicca imperdibile!
Ciao , avevo parenti a Laggio di Cadore , mi ricordo ” sono passati un po di anni ” ho passato le vacanze natalizie , ho fatto la scelta di non toccare la macchina e muovermi con i mezzi pubblici , non molto comodi per gli orari , ma non avevo fretta ero in vacanza , ho visitato Lozzo di Cadore dove c’é la casa di Babbo Natale ed il lago , Misurina ed il suo lago e Cortina . Tutto molto bello e pulito , c’é stato SOLO un piccolo inconveniente , avevo chiesto al mio meccanico di controllare i liquidi , credo che l’abbia fatto fare all’ragazzo ,solo che al posto del antigelo a messo acqua . Risultato finale rottura di tutti i manicotti , ritorno a Torino in treno e macchina da fare aggiustare in loco . Comunque bello lo stesso , ci ritornerò in estate
Ciao Gabriele, scusa ma ho visto il tuo messaggio solo adesso. Mio marito lo dice sempre che bisogna mettere in conto gli imprevisti quando si viaggia…io non sono molto diplomatica quando succedono queste cose. Comunque sì, i posti sono veramente bellissimi e non hanno nulla a che invidiare alle Dolomiti alto-atesine. Purtroppo si è un po’ carenti nell’offerta turistica e nella cura del territorio.