Alta Badia cosa vedere in 3 giorni pieni

alta badia cosa vedere in 3 giorni

Attenzione: vedere l’Alta Badia in 3 giorni equivale a dire vedere l’Italia in una settimana.

Le cose da fare, i borghi, le sue peculiarità sono talmente tante che non basterebbe un mese per vederla tutta.

Ciò non toglie che, per dei novellini come noi, abituati alla spiaggia appena possibile, 3 giorni intensi in montagna sono davvero, come si suol dire ‘tanta roba’.

Prima di partire mi sono fatta un’idea dei ‘must see’ di questa piccola porzione di Alto Adige, confrontandomi successivamente con l’ente del turismo.

Ho scelto percorso facili, alcuni percorribili anche con i passeggini, proprio perchè non siamo abituati a scarpinare e comunque non ci interessa scalare monti o fare trekking impegnativi.

Ciò che piacciono a noi sono i paesaggi e vi posso assicurare che in Alta Badia non saprete da che parte girarvi per vederli tutti, tanto sono unici e splendidi.

DOVE SOGGIORNARE IN ALTA BADIA? NOI SIAMO STATI QUI

Alta Badia cosa vedere in 3 giorni pieni

Per avere un assaggio di ciò che offre questa zona alto atesina, confinante col Veneto, dove prevale la lingua ladina su quella italiana, ho cercato di introdurre non solo escursioni, ma fare un giro per i paesi, intraprendere qualche percorso alternativo ed assaggiare la cucina ladina.

Pertanto di seguito non troverete solo indicazioni pratiche, ma anche suggerimenti per calarvi al meglio nella cultura e tradizione del posto.

Quindi vediamo cosa vedere in Alta Badia, ma anche cosa fare.

Sul sentiero Borest verso le cascate del Pisciadù

E’ una passeggiata semplice, da poter fare tranquillamente in famiglia. Noi abbiamo lasciato l’auto nel parcheggio dell’ovovia per il Piz Boè, perchè ancora non si pagava, ma volendo il sentiero si può cominciare, accorciandolo un po’, anche da Colfosco.

Il panorama che avrete intorno sarà davvero superlativo, specie se come noi non siete avvezzi ai paesaggi montani in estate.

Con mio marito ci sono andata parecchie volte in inverno, ed abbiamo visto diversi luoghi meravigliosi, come quella volta che abbiamo dormito direttamente sull’Alpe di Siusi, oppure quando abbiamo slittato a Vipiteno!

Ma d’estate erano almeno 30 anni che mancavo. Quindi sembravo una bambina davanti ad un parco giochi sfavillante di luci!

Il percorso è lungo 3,7 km ed è quasi tutto in piano. Ben presente per parte del tratto, il Sassongher, il monte protagonista dell’Alta Badia che, con i suoi 2665 metri osserva tutta la zona.

Poi ammirerete, alla vostra sinistra, il gruppo del Sella, con cime imponenti, che raggiungono a loro volta oltre i 3000 m, come il Piz Boè. Sulla vostra destra, oltre il Sassongher, notevoli le cime del Sas Ciampac e del Piz de Cier.

Il tutto mentre camminerete fra prati fioriti, ruscelli e tanta tranquillità. Quando arriverete alle cascate, troverete un WC (nel nostro caso chiuso), ed alcuni tavolini per mangiare all’aperto. La zona è idilliaca e le cascate sono piccole, ma molto belle.

Questa escursione è semplice ed adatta anche a famiglie. Ho visto gente percorrerla anche con mountain bike.

Tra le cose da vedere in Alta Badia, il sentiero Borest è da includere.

Escursione al Lago di Boè da Corvara

Noi ci siamo mossi sempre con ovovie o seggiovie (a parte la passeggiata alle cascate), ma in tanti i percorsi li fanno a piedi. Noi non essendo allenati e, ripeto, nemmeno amanti delle grandi scarpinate, abbiamo preferito muoverci più agevolmente (visto anche il poco tempo a disposizione).

Quindi, per raggiungere il Lago di Boè si prende l’ovovia Boè da Corvara, parcheggiando a fianco, ed in 10 minuti sarete in quota. Il grazioso laghetto si raggiungerà in 15/20 minuti a piedi dall’uscita dell’ovovia. Il sentiero è proprio di fronte.

Ogni tanto troverete qualche panchina per fermarvi a godere del paesaggio fantastico che avrete di fronte.

La salita al lago è leggermente in pendenza, ma è un nulla per chi è avvezzo al trekking montano. La nostra fortuna è stata aver trovato un giorno di sole e pochissima gente. Ci siamo goduti il panorama in tutta tranquillità.

Poi sono rimasta sbalordita dalla quantità di fiori, in tantissime specie differenti. Fine giugno è il periodo migliore per godere delle fioriture montane…quest’anno con il covid ci siamo persi i tulipani, le peonie ed i glicini, ma direi di essermi rifatta alla grande con questa vacanza!

Chiaramente, in zona partono diversi percorsi di difficoltà media e ferrate, per raggiungere la cima del Piz Boè, a 3152 m. E’ sottinteso che a noi l’idea non è nemmeno apparsa fugacemente nella nostra mente.

Escursione sul Pralongià

Su questo monte, che non supera i 2157 m, ci si arriva comodamente con la seggiovia da Planac.

E’ una zona molto verde, ricoperta da prati fioriti e con diversi sentieri di facile percorrenza, che permettono di raggiungere le varie malghe presenti fra le valli. Indubbiamente la vista è superlativa e spazia a 360°.

E’ una di quelle escursioni imperdibili per chi ha bimbi anche piccoli, perchè i prati sono sconfinati e possono correre senza pericolo e per i più pigri la prima malga è giusto di fronte alla seggiovia (i dolci sono super!)

Il Pralongià si può raggiungere anche da Colfosco, La Villa e San Cassiano, anche se si arriverà in punti differenti.

Però, se siete alle prime armi come noi, prendendo la seggiovia a Planac, in 15 minuti a piedi arriverete al rifugio Pralongià, sul punto più alto del monte. In tutti gli altri casi, avrete ampia scelta per il pranzo o un pezzo di torta, ma sarete molto più distanti dalla cima, chiamiamola così.

Per i più sportivi, i percorsi partono anche direttamente dai paesi a valle.

Escursione alla Chiesa di Santa Croce ed alla Grotta della Neve

Tra le cose da vedere in Alta Badia in 3 giorni pieni c’è questa deliziosa chiesetta, posta sotto l’imponente Sas dla Crusc. Chiaramente non è tanto la chiesa quanto il contesto. La zona si raggiunge in diversi modi:

  • da Badia a piedi, seguendo il percorso n.7
  • da Badia in seggiovia e poi prendendo il sentiero 7 per il suo ultimo tratto, che corrisponde anche alla Via Crucis che porta alla chiesa
  • da Badia in seggiovia + ovovia, che arriva a 5 minuti a piedi dalla chiesetta.

Secondo voi noi quale alternativa abbiamo scelto? Sì lo so, siamo dei bradipi.

La giornata era pazzesca, con il cielo ancora libero da nubi. Prima delle 10 eravamo già lassù. Visto che lungo il percorso che porta anche ai prati dell’Armentara (vedi paragrafo successivo), si passa per la Grotta della Neve, alla base di questi enormi sassoni, abbiamo optato per questo percorso che è in n. 15b.

Lo sconsiglio a bimbi sotto gli 8/9 anni e non è praticabile con passeggini o mountain bike in quanto in gran parte roccioso.

Arrivati al cartello per la grotta, della stessa non abbiamo trovato traccia. C’erano altre coppie di ragazzi, alcuni che erano già venuti, ma tutti faticavano a trovarla. Ad un certo punto abbiamo desistito, accontentandoci di una foto su quel poco di neve ancora rimasta. Il paesaggio pareva lunare. Straordinario davvero.

I veri protagonisti di questa giornata però erano altri…

I meravigliosi prati dell’Armentara

Questa escursione è imperdibile, specie durante una giornata serena. La luce è migliore al pomeriggio, perchè il Sas dla Crusc è a favore di sole, ma considerando che in montagna il dopo pranzo spesso si guasta, abbiamo preferito non rischiare…e abbiamo fatto bene.

Come raggiungere i prati?

  • parcheggiando a Furnacia e prendendo il sentiero 15a e successivamente il 15
  • da Badia in seggiovia + ovovia,  5 minuti a piedi dalla chiesetta e da lì prendere il percorso n.15

Noi, avendo fatto un percorso ad anello, girando dietro la chiesa, scendendo per i prati e risalendo verso Santa Croce, ci siamo stancati moltissimo. Inutile, non siamo abituati.

Tornassi indietro ed avessi più tempo, dividerei le due esperienze in giorni differenti.

Tra l’altro, parcheggiando a Furnacia, dopo poco si passa davanti al Ranch da Andrè, un rifugio con anche gli animali, sicuramente molto interessante per i bimbi. E’ poi si vedono i prati nella loro completezza.

La zona è davvero idilliaca, ma ricordatevi che il periodo di fioritura è limitato. Il momento migliore è tra fine giugno ed i primi di luglio.

In mezzo a fiori di ogni forma e colore, dai più tenui ai più sgargianti, troverete malghe e ruscelli, il tutto incorniciato dall’enorme e straordinario Sas dla Crusc. Un luogo incantevole che merita di essere visto con tutta la calma del mondo.

Il fenomeno dell’Enrosadira

Forse non tutti conoscono il termine in lingua ladina, ma il colore rosa che assumono le rocce dolomitiche al tramonto sono una delle tante meraviglie della natura.

Noi abbiamo avuto solo una serata serena, e comunque siamo rimasti ad ammirare questo fenomeno solo fino alle 19,15. A fine giugno meglio arrivare almeno per le 20.

Il punto che ci è sembrato migliore è dalla parte alta del paese di La Villa. C’è proprio un parcheggio che dà sul Sas dla Crusc. Un’immagine che non mi toglierò mai dagli occhi e che spero di vedere anche su altre montagne.

Chi conosce l’Alta Badia meglio di noi saprà sicuramente dove godere di questo fenomeno. Noi, considerando che gli impianti chiudono alle 17,30 e che non siamo scarpinatori, abbiamo trovato questo posto comodo e ne siamo rimasti comunque entusiasti.

Il sentiero dei mulini

Adatto anche ai novellini, questo sentiero, che parte ad una manciata di km dal paese di Lungiarù, vi porta alla scoperta di mulini ad acqua un tempo funzionanti, ma ora dismessi.

Tra l’altro l’acqua arriva solo al primo, anche se non ne fa girare la ruota. La zona è decisamente bucolica e rilassante. Se il tempo regge ed avete un paio d’ore a disposizione, sicuramente questa è un’idea originale (grazie Antonella per il consiglio).

L’esperienza della cena ladina

Tra le cose da fare in Alta Badia, sicuramente c’è quella di gustarsi una cena a base delle loro specialità culinarie. Noi ci siamo fatti consigliare dal gestore del nostro appartamento e devo dire che siamo rimasti più che soddisfatti.

I menù sono fissi e variano dai 30 ai 35 € a persona escluso bere e caffè. Avevo scelto il Maso Runch, un luogo caratteristico e pittoresco, ma purtroppo era già pieno. Così ho dirottato sul Ciasa Urban, che mi sento di consigliarvelo caldamente. E’ costato € 30 a persona, ma aveva un piatto in meno rispetto al Maso Runch.

In ogni caso si mangia fin troppo! Mi raccomando, ricordate di prenotare per tempo perchè, specie in bassa stagione, le serate ladine sono limitate al weekend ed i masi non hanno molti tavoli, specie il Runch, tra i più gettonati.

Visita ai paesi dell’Alta Badia

Purtroppo quest’anno la stagione deve ancora partire. Il covid ha rallentato tutto. Di conseguenza molti bar ed hotel erano ancora chiusi o in procinto di aprire. I paesi di Corvara, Colfosco, La Villa e San Cassiano li abbiamo visti. Sono piccolini e graziosi. San Cassiano è di poco più grande. Non abbiamo invece visitato Badia.

Meritano sicuramente un po’ del vostro tempo, anche se personalmente preferisco borghi come Ortiseri o Brunico. Ma è solo questione di gusti.

Cosa fare in Alta Badia per chi ha più giorni a disposizione

E così i nostri giorni in Alta Badia sono volati via. Di cose da fare ce ne sono ancora tantissime, anche per quelli che, come noi, sono alle prime armi.

Per esempio c’è la camminata che porta alla Malga Valparola (noi abbiamo raggiunto in macchina il passo omonimo ed il lago), un sentiero semplice adatto anche alle famiglie, il percorso stupendo ma un po’ lungo nel Parco Naturale Fanes-Senes-Braies, con paesaggi favolosi, oppure la salita alla Gardenacia, con vista sul Sas dla Crusc ed il Gruppo del Sella.

Quest’ultimo percorso, di cui il primo tratto si può fare anche in seggiovia, è di difficoltà media.

Mi baso sulla cartina e non su esperienza diretta.

In conclusione, posso dire che vedere l’Alta Badia in 4 giorni (3 escluso il viaggio) serve per una prima infarinata, un cercare di capire se siete tipi da montagna estiva oppure no.

Personalmente rimango legata al mare, dal quale non potrei mai staccarmi completamente, però ho capito che la montagna d’estate mi piace, anzi mi piace parecchio. Quindi vedremo quando e come tornare.

Ringrazio l’Ufficio Stampa dell’Alta Badia per il parziale supporto a questo viaggio.

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2 Commenti

  1. Anch’io ho fatto svariate vacanze, sia estive che invernali in val Badia, prima di iniziare a “preferire” la val Gardena 🙂
    Concordo che è una valle che necessiterebbe non solo di passarci un mese, ma addirittura di viverci!!

  2. Hai ragione per entrambe le cose. Ossia vivere in quei posti sarebbe come farlo in paradiso e sì, la Val Gardena è altrettanto bella…ma anche l’Alta Pusteria per me :). Ciao Andrea!

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