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Cappadocia cosa vedere in 4 giorni pieni CON MAPPA

cappadocia cosa vedere

Niente di più sbagliato.

Sebbene la regione non sia vasta ed alcuni paesaggi si somiglino fra loro, per visitare la Cappadocia io consiglio almeno 4 giorni, chi può anche 5.

Ricordo che dal 1985 la Cappadocia è un sito UNESCO, inclusa complessivamente per una superficie di 9576 ettari. A maggior ragione merita tempo per essere vista e conosciuta con calma.

Ho agognato a lungo questo viaggio, sognando i camini delle fate, le mongolfiere ed i tramonti fra le sue colorate formazioni rocciose.

Alla soglia dei miei 50 anni ho finalmente concretizzato il mio desiderio, organizzando il viaggio come solito autonomamente, anche se, pur non amando questo genere di cose, mi sono appoggiata ad un tour operator italiano, che opera a livello locale.

Ma tempo al tempo, vi spiegherò tutto con calma.

Di quanti giorni dedicare alla Cappadocia, ho già parlato e ribadisco il mio consiglio: 4 o 5 giorni pieni.

Le stagioni intermedie sono le migliori, specie se al di fuori dei classici ‘ponti all’italiana’ o delle gite scolastiche e feste turche.

Le temperature sono gradevoli, anche se l’escursione fra minime e massime è importante. Sconsiglio l’estate, mentre l’inverno potrebbe regalare sorprese: vedere i camini delle fate innevati è veramente uno spettacolo!

Il modo migliore e più veloce è in aereo. Le opportunità sono diverse, ma tutte similari:

  • volo Turkish Airlines con scalo ad Istanbul e volo successivo su Kayseri o Nevşehir
  • volo Pegasus Airlines con scalo ad Istanbul e volo successivo su Kayseri o Nevşehir
  • volo su Istanbul e bus per la Cappadocia (durata viaggio 11 ore)
  • volo su Istanbul e noleggio auto all’aeroporto per poi raggiungere in autonomia la Cappadocia

Anche chi atterra a Kayseri (voli più frequenti, ma aeroporto distante 70 km da Göreme) o a Nevşehir (30 km da Göreme), può decidere per il noleggio di un’auto. Le strade sono belle e le distanze fra i vari siti d’interesse molto ridotte.

In alternativa si può prenotare un transfer da/per l’aeroporto per la località di villeggiatura o tramite il vostro hotel, o in modo autonomo tramite i vari portali di prenotazione, come Get your Guide o Civitatis.

In entrambi i casi ricordo che la disdetta può avvenire gratuitamente fino a 24h prima dell’utilizzo del servizio.

Per rispondere a questa domanda, ho scritto un articolo dettagliato. Noi abbiamo deciso di pernottare a Göreme, per via dei paesaggi nei dintorni che sono magnifici e per il fatto di essere comodi per vedere le mongolfiere, ma scorrendo l’articolo, vedrete che ci sono altri luoghi belli e più autentici per soggiornare.

Cappadocia cosa vedere in 4 giorni pieni

Normalmente io viaggio in totale autonomia, noleggiando un’auto all’aeroporto. Questa volta, un po’ per non doversi ‘sbattere’ più di tanto, un po’ perchè mio marito ha preferito così, ci siamo affidati a delle escursioni guidate tramite il t.o. Scoprire Istanbul.

Da qualche anno organizza tour in Cappadocia con guida in italiano e, anche se alcuni luoghi li abbiamo visti un po’ di corsa, ammetto che avere la guida (e che guida dico io!) per visitare luoghi come questi, è un valore aggiunto.

Inoltre l’ultimo giorno ce lo siamo tenuti per noi, visitando i siti che mi ero segnata, con qualche dritta anche della nostra guida delle giornate precedenti.

I nostri tour cominciavano alle 9 e finivano nelle 16.30. Quindi sono tutti fattibili anche da voi o in autonomia o con visite guidate diverse, prenotabili online anche altri t.o. locali.

In genere si suddividono in tour rosso e tour verde, ma ho visto che alcuni propongono anche il tour blu.

Andiamo quindi con ordine e scopriamo cosa vedere in Cappadocia in 4 giorni pieni.

Giorno 1 Cappadocia del Sud con mappa

Göreme Open Air Museum (A)

Direi che partiamo con il sito più importante nella lista di chiunque, relativa a cosa vedere in Cappadocia.

Per l’ingresso attualmente bisogna pagare € 20,00 a persona (io essendo giornalista sono entrata gratuitamente mostrando il tesserino), oppure si può decidere di acquistare la Museum Pass per la Cappadocia, che diventa oggettivamente conveniente nel caso vogliate visitare tutti i siti inclusi.

Nel caso così non fosse, fate due calcoli, perchè il costo attuale è di € 65,00 per persona.

Questo luogo incantato è tra i più famosi siti di interesse di tutta la Turchia ed racchiude alcune fra le più belle chiese rupestri di tutta la regione.

I suoi famosi pinnacoli, molti dei quali probabilmente sono ancora da scoprire, erano le antiche abitazioni dei monaci, quindi fra i primi insediamenti cristiani della Turchia.

All’interno delle loro case, scavate nel tufo che, nella parte più esterna a contatto con l’aria si indurisce, mentre rimane morbido dentro permettendo di essere scavato con facilità, si possono trovare pregevoli affreschi, alcuni dei quali ancora ottimamente conservati.

E’ il caso della Chiesa di Santa Barbara, quella di Sant’Onofrio e la famosa Dark Church (chiesa oscura – ingresso a pagamento € 6,00 per persona).

Quest’ultima è un vero capolavoro, da poco restaurata. Gli interni di tutte le chiese sono piccoli e presidiati da un operatore del museo, che controlla che non vengano scattate fotografie.

Purtroppo si è giunti a questo perchè pur dicendo alle persone di non usare flash, molti lo facevano ugualmente, o per svista o fingendosi finti tonti. Ora, a causa della negligenza di alcuni, ci rimettiamo tutti.

I percorsi sono tutti ben segnalati ed il sito si visita bene in circa 2h. Come consiglio, andate la mattina presto, specie se andrete in autonomia, così eviterete le lunghe code che spesso si formano all’arrivo delle comitive.

Se volete una visita guidata solo per il Museo a cielo aperto di Göreme, potete acquistarla qui:

Tokalı Kilise o Chiesa di Tokalı o The Buckle Church (B)

Questa chiesa è un vero gioiello ed è incluso nel biglietto per la visita dell’Open Air Museum di Göreme.

Il blu chiaro dei suoi dipinti è dato dai lapislazzuli, una pietra molto pregiata e costosa di color turchese, un tempo molto apprezzata ed utilizzata da sovrani e persone di alto lignaggio per amuleti o gioielli in genere.

La chiesa di Tokalı risale al IX secolo d.C. ed è la più grande del complesso museale. I suoi affreschi sono dedicati ai 12 apostoli ed alla vita di Gesù, oltre che riportare scene tratte dal Nuovo Testamento.

Ürgüp (C)

Questa deliziosa cittadina, la più grande della regione, che conta una popolazione di circa 35 mila persone, è un luogo ancora autentico.

Ne parlo anche nel mio articolo su dove dormire in Cappadocia, proprio per il fatto che qui si possa ancora soggiornare in case scavate nella roccia, con un mix di comfort e tradizione.

Famosa per la produzione di vino, offre al visitatore la possibilità di conoscere le sue cantine e cenare nei suoi pregiati locali, assaggiando le prelibatezze turche a prezzi assolutamente onesti.

Noi abbiamo visitato solo la parte più antica della città, affiancando nuove strutture rimesse a nuovo e divenute hotel di charme, ad antiche abitazioni paesane.

Valle di Soğanlı (D)

Lontana dai riflettori che illuminano i siti di interesse della regione, la valle di Soğanlı è un luogo da includere fra le cose da vedere in Cappadocia.

Ad ingresso gratuito, qui troverete pace, bellezza ed autenticità. Non mancheranno percorsi ben segnalati fra antiche e nuove piccionaie (la regione ne è piena ed il guano prodotto dai piccioni selvatici è un prezioso fertilizzante divenuto un importante prodotto di commercio), chiese rupestri e coltivazioni di frutta, principalmente mele ed albicocche.

Non manca la vegetazione locale, come i pioppi. Questa valle è più verde e ricca d’acqua che quelle intorno a Göreme.

E’ possibile entrare in stretto contatto con la popolazione locale, che ancora vive principalmente di agricoltura ed artigianato. Inoltre proprio in questa zona vengono prodotte le bambole di pezza che poi troverete in vendita nei vari mercatini turistici posti all’ingresso di parecchi siti d’interesse che visiterete.

Per pochi euro, potrete acquistare un prodotto autentico, pagando direttamente alle donne che lo creano.

Troverete anche altri articoli, come foulard, babbucce e guanti. Visto gli oltre 30° di quei giorni, ho acquistato solo una bambola ed un foulard. Impensabile toccare la lana con quel caldo!

Per il pranzo, vi consiglio il ristorante dove ci siamo recati noi e dove potrete assaggiare piatti tipici sotto gli albicocchi, con una vista spettacolare sulle formazioni rocciose della zona: Ikinci Bahar Bahce, Soğanlı.

Lo troverete senza problemi su Google Maps. Posto super a prezzi altrettanto super.

Mustafapaşa (E)

Questo luogo è fermo nel tempo. Qualche hotel o struttura ricettiva si affaccia timidamente sul mercato, ma se cercate un posto autentico dove soggiornare, Mustafapaşa fa al caso vostro.

Tra l’altro qui vive ancora una comunità greca ortodossa, che ha mantenuto le sue caratteristiche fisiche (pelle più chiara) e tradizioni.

Degni di nota sono alcuni dei bellissimi portoni in legno che scorgerete passeggiando per le vie storiche del borgo. Fate sempre caso all’occhio di Allah posto in alto, ed anche al nido di spine. Sono due amuleti per scacciare il malocchio.

Grecia e Turchia sono simili in tante cose, tra tutte spiccano la cucina e l’occhio, detto Mati in Grecia, Nazar o appunto occhio di Allah in Turchia. Leggendo in rete pare che il diffondersi di persone con occhi chiari, inusuali da quelle parti, fosse sintomo di affezione da malocchio.

Pertanto dipingere l’occhio di blu lo terrebbe lontano, in quanto la rappresentazione è di un occhio aperto e vigile, che riflette le energie negative tenendole lontane da chi lo indossa.

Cosa fare di sera in Cappadocia – aperitivo in terrazza

Per quanto turistico e non troppo turco, se non negli arredi, almeno una sera permettetevi un aperitivo al Kaira Rooftop Bar o al Seten Rooftop Bar.

Entrambi hanno una vista meravigliosa, ma fra i due, avendo avuto l’hotel a fianco del Kaira, ho preferito la vista dal Seten, più ampia sia su tutta Göreme, che sulla Red Valley.

Giorno 2 Cappadocia Ovest con mappa

Continuiamo a spuntare la nostra lista su cosa fare in Cappadocia, approcciandoci all’itinerario del secondo giorno.

Vedere le mongolfiere dal Sunset View Point di Göreme

Se cercate il posto migliore dove vedere le mongolfiere in Cappadocia, dovreste scegliere la cittadina di Göreme.

Per quanto sia molto turistica, si trova al centro della regione e circondata da tantissimi camini delle fate.

Sia che scegliate di fare un volo in mongolfiera, sia che decidiate di vederle da terra o dal sunset view point, è un’attività da fare all’alba, il cui orario ovviamente cambia in seguito alle stagioni. A giugno bisogna alzarsi nelle 4 del mattino per il volo, mentre nelle 4.30 – 4,45 per vederle alzarsi in volo.

Io, pigra come sono, mi sono svegliata alle 5,20 e per fortuna che alloggiavo vicino al punto panoramico! In tutti i casi lo spettacolo è bellissimo, anche se le mongolfiere sono già alte.

Non perdetevelo, mi raccomando!!!

E per chi si sta chiedendo quanto costa un volo in mongolfiera in Cappadocia, è necessario sapere che i prezzi variano moltissimo anche da una settimana all’altra. In alta stagione o durante le festività, i prezzi possono arrivare anche a 350€ a persona.

Noi andando la prima di giugno, pur avendo visto prima di partire che le quotazioni erano intorno ai 230/240€ per persona, alla fine avremmo potuto volare a 100€ a testa.

Questo perchè il flusso turistico era basso e le compagnie si litigavano i clienti che erano pochi (legge della domanda e dell’offerta).

Perchè quindi non siamo andati? Mio marito soffre di vertigini ed io, avendo già volato con mio figlio in un’altra occasione, ho preferito condividere con lui il momento delle mongolfiere in volo al sunset point.

Mi è spiaciuto andare? Nì, nel senso che alzarmi alle 4 del mattino non fa per me, tra l’altro con l’incognita che il volo possa essere annullato fino all’ultimo momento.

E poi amo condividere i momenti con mio marito. Sono all’antica? Forse, ma sono fatta così.

Monastero di Selime (A)

Dopo una buona colazione, partiamo per il nostro secondo giorno di tour in Cappadocia con Scoprire Istanbul.

Prima tappa: Monastero di Selime.

La struttura monastica è databile X secolo d.C. ed è fra le cose da vedere in Cappadocia in 4 giorni. Il tempo sarà sufficiente.

A rigor del vero, non è detto che il monastero fosse proprio…un monastero. Vero è che sia presente una chiesa bizantina, ma vista anche la posizione, potrebbe essere stata anche una fortezza, con camere, una grande cucina, alcuni cortili interni ed una veduta incredibile su tutta la valle circostante.

La Cappadocia è una continua scoperta e ciò che si conosce oggi, potrebbe cambiar forma o prospettiva domani.

L’ingresso al Monastero di Selime è incluso nella visita all’Ilhara Valley ed attualmente costa € 15,00 a persona (2024).

Ihlara Valley (B)

Assieme al sito precedente, queste due attrazioni sono incluse anche nel cosiddetto tour verde, proposto da moltissime agenzie del posto e prenotabile anche online, con disdetta fino a 24h prima dell’inizio dell’escursione.

Questa valle si differenzia moltissimo dalle più famose e per alcuni non vale nemmeno la pena visitarla.

Io penso invece che vada inclusa fra cosa vedere in Cappadocia, anche se non la metterei fra le mie priorità.

Si tratta di una zona molto verde, una specie di canyon lungo circa 14 km, che può essere percorso solo in parte o per intero. Le rocce che la sovrastano in alcuni punti raggiungo i 100 metri!

Non troppo tempo fa sono state scoperte alcune chiese rupestri, scavate nella roccia. La più importante attualmente è quella di San Giorgio, che si raggiunge tramite una ripida scalinata, partendo dal sentiero principale.

E’ segnalata, pertanto la troverete senza difficoltà. Vale la pena visitarla, visto gli affreschi bizantini al suo interno.

Il fiume Melindiz le scorre in mezzo, donando frescura e permettendo a diverse specie animali di vivere in tranquillità (le rane fanno un vero e proprio concerto da quelle parti!).

Probabilmente proprio la presenza di acqua e terreni coltivabili, a fatto sì che queste zone fossero abitate già in tempi antichissimi.

La località di Belisirma, con i suoi particolari ristoranti sul fiume, è il luogo ideale per il vostro pranzo. Noi abbiamo pranzato al Belisirma Restaurant.

Un posto fresco ed inusuale, che mi piacerebbe trovare anche qui in Italia. Non so se ne esistano, io non li ho mai visti.

Valle dei Piccioni o Güvercinlik Vadisi (C)

Abbiamo visto questo luogo solo dall’alto, non c’è stato tempo di camminarvi in mezzo.

Il nome deriva dalla presenza di tantissime piccionaie, dove i piccioni selvatici vivono e si riproducono. La vera ricchezza per chi gestisce questi ‘allevamenti’ sta nel guano prodotto dai volatili, che è un ottimo fertilizzante.

Questo concime è molto richiesto dagli agricoltori locali ed ha un mercato molto attivo.

La Valle dei Piccioni si estende fra Göreme ed Uçhisar per circa 4 km. Il modo migliore per percorrerla è da quest’ultimo paese andando verso Göreme, in modo che la passeggiata avvenga in discesa, ma nulla toglie che si possa percorrerla anche in senso opposto.

Avendo diverse deviazioni lungo il percorso, le cui indicazioni non sono propriamente chiare, potreste incappare in una senza sbocco e per forza di cose dover tornare indietro. Però i paesaggi favolosi che vedrete probabilmente vi ripagheranno dell’eventuale sforzo aggiunto.

Per chi preferisce un trekking con accompagnatore, non avrete che l’imbarazzo della scelta, sia prenotandolo in anticipo online, ovviamente con cancellazione free fino a 24h del suo inizio, che in loco (attenzione all’alta stagione perchè potreste non trovare posto).

Da qui, a parte le baracchine onnipresenti in ogni luogo turistico, avrete una bellissima vista su Uçhisar ed il suo castello.

Uçhisar (D)

Ultima tappa del nostro secondo giorno. Ci troviamo nel punto più alto della Cappadocia, a 1270 m slm.

Il castello di questo piccolo borgo arroccato, già di per sè vale il viaggio in quanto è indubbiamente uno degli emblemi della regione e tra le cose da vedere in Cappadocia senza alcun dubbio.

Oggettivamente la costruzione in sè non si può certo definire bella, ma è in linea con quello che un tempo erano le abitazioni turche della Cappadocia, ovvero ambienti scavati nella roccia, il cui stato esterno si era indurito, ma all’interno rimaneva morbido.

Ed era molto più semplice e meno costoso creare ‘edifici’ del genere, che farli nei modi più convenzionali.

Tra l’altro la posizione di quell’enorme roccia, domina completamente la valle, quindi era un luogo perfetto e difficilmente espugnabile.

Attualmente Uçhisar è il secondo luogo scelto per soggiornare in Cappadocia. Le motivazioni sono diverse e tutte importanti:

  • la bellezza del paese, con da una parte il villaggio troglodita, dove ancora si vedono le antiche abitazioni all’interno dei camini delle fate e dall’altro la parte più nuova ed elegante, con boutique hotel, caffè e ristoranti sia tradizionali che più sofisticati;
  • le mongolfiere si vedono anche da qui;
  • è ad una manciata di km da Göreme, ma meno caotica e più abbordabile nei prezzi;
  • ben collegata ed equidistante da diversi siti d’interesse.

Insomma, il borgo di Uçhisar è assolutamente da vedere e magari anche cenarci una sera, con l’incantevole vista sul castello ed i suoi dintorni.

Dove andare la sera in Cappadocia? Al Sunset Point presso il Camping Panorama

Se cercate un luogo esclusivo e tutto per voi per vedere il tramonto su Göreme, i camini delle fate, con lo sguardo che spazia fino alla Red Valley dovete recarvi qui (questo è ciò che dovete incollare nella ricerca su Google Maps: Aydınlı – Orta, JRWC+3C, 50180 Göreme/Nevşehir Merkez/Nevşehir, Turchia).

Ci sarebbe un bar, ma noi l’abbiamo trovato chiuso. C’è un cancello basso che sbarra l’accesso, ma in realta a fianco ci sono campi e potete tranquillamente passare. Lungo la strada ci sono comunque altri percorsi leggermente battuti che possono portarvi a questo punto di osservazione.

C’erano alcuni tavolini ed alberi d’albicocco con appese delle mongolfiere. Silenzio assoluto ed uno splendido tramonto che arrossava i pinnacoli e le più distanti GÜLLÜDERE VADISI E KIZILÇUKUR VADISI, ovvero Valle Rosa e Valle Rossa.

Eravamo noi ed un’altra coppia poco distante. Alle nostre spalle, il bar chiuso e più indietro una ragazza che cercava di immortalare il tramonto con il suo treppiede ed una macchina fotografica degna di chiamarsi tale.

E’ stato bellissimo. Noi siamo arrivati fino a lì a piedi. La strada è quella principale, ma c’è un bel marciapiedi largo e nuovo che permette di passeggiare in sicurezza.

Al ritorno, dietro suggerimento della nostra guida, siamo andati a cena al ristorante Orient a Göreme. Location tradizionale, cibo buono e prezzi onesti. Ve lo consiglio.

Giorno 3 Cappadocia del Nord con mappa

Ora vediamo cosa fare in Cappadocia del Nord, o meglio cosa vedere!

Questo è l’itinerario che mi è piaciuto di più, più che altro per la varietà dei paesaggi visitati, oggettivamente parecchio differenti fra loro.

Paşabağı o Valle dei Monaci (A)

Questo luogo per me è pazzesco. In questa zona più di altre si vedono perfettamente come sono strutturati i camini delle fate. Mettendo un attimo da parte questo nome magico, che ritengo altamente appropriato, sottolineiamo in due parole come si è creato un tale paesaggio.

La Cappadocia era una zona vulcanica e la cenere ed i lapilli delle varie eruzioni si sono depositate sul terreno, chiaramente nel corso di migliaia di anni.

Si è creato così il tufo, un materiale poroso e friabile, soggetto a forte erosione a causa degli agenti atmosferici.

Con l’ultima eruzione, il tutto fu coperto da uno strato di basalto, un materiale molto più duro e resistente alle intemperie. Ecco il perchè della classica forma a fungo dei camini: i materiali sono diversi.

Inoltre, proprio in questa valle più di altre (anche nella Love Valley è molto evidente), vedrete delle linee orizzontali che tagliano l’intera formazione rocciosa. Questo è il frutto di due diverse eruzioni vulcaniche.

Affascinante vero?

Come mai si chiama valle dei monaci? Come nel Museo a cielo aperto di Göreme, anche in questo luogo i monaci bizantini scavarono i pinnacoli in tufo per creare le loro abitazioni.

Visto la fragilità dei camini, in linea di massima non si possono visitare al loro interno, se non in rari casi.

L’ingresso alla Paşabağı Vadisi è a pagamento e comprende anche l’ingresso al sito di Zelve. Il costo attuale è di

€ 10,00 (2024).

Questa valle è inclusa nel famoso tour rosso, acquistabile online con rimborso entro le 24h precedenti, oppure anche in loco.

Museo a cielo aperto di Zelve (B)

Questo luogo è molto suggestivo e sicuramente immancabile nel vostro taccuino su cosa vedere in Cappadocia in 4 giorni.

Pensate che qui hanno abitato famiglie fino ai primi anni ’50, quando il governo turco, vista la sicurezza precaria a cui erano soggette le persone, fornì abitazioni diverse, anche se penso che a loro sia dispiaciuto tantissimo lasciare questo posto.

Anch’esso un tempo abitato da monaci, era anche un rifugio sicuro e molto valido anche per la conservazione dei cibi, comodo per abitarci d’estate e d’inverno, visto il buon isolamento dal freddo e dal caldo che mantiene la pietra.

Si possono vedere alcune abitazioni, dove al piano terra c’era la stalla e sopra le camere, alcune chiese rupestri, che ancora una volta riportano l’arte monacale per i dipinti. Per fortuna qualcosa è arrivato a noi.

Questo sito è molto delicato, in alcuni punti è meglio non fare schiamazzi o parlare semplicemente ad alta voce, in quanto già sono presenti crepe che potrebbero portare, in un futuro non troppo lontano, alla chiusura del museo, per mantenerlo in sicurezza, oltre che per tutelare anche quella di chi lo visita.

Venendo dalla Valle dei Monaci, vedrete subito la differenza fra i colori delle rocce. A Zelve tendono al giallo ocra ed a tratti sono leggermente rossicce.

Sicuramente visitare questo luogo nel pomeriggio è la cosa migliore, per vedere al meglio i suoi colori.

Verificate sempre gli orari di apertura ed anche la stagione in cui visiterete la Cappadocia. Le estati sono molto calde, pertanto consiglio sempre di avere con sè acqua, creme solari ed un cappellino.

Città sotterranea di Özkonak (C)

Cosa fare in Cappadocia se non visitare una città sotterranea?

Sono davvero tantissime e visto il grande afflusso turistico che si riversa nelle più famose, noi abbiamo visitato la città sotterranea di Özkonak, più piccola, in quanto ha solo 2 livelli, ma più vivibile.

Il costo è di € 6,00 a persona.

E’ davvero incredibile come le antiche popolazioni di quest’area abbiano creato dal nulla queste ‘abitazioni comuni’.

Veniva utilizzata la struttura ad albero, ovvero prima si scavava il tunnel principale, diciamo il tronco, poi, partendo dalla base, i vari rami che poi portavano ad abitazioni con tanto di camere, granai, zona di produzione vino, cisterna per l’acqua, etc…

L’altopiano della Cappadocia non offriva alcun riparo dalle invasioni esterne, pertanto le popolazioni locali si ingegnarono con la costruzione di decine di città come Özkonak.

Inoltre sotto terra la temperatura è costante, intorno ai 12°, consentendo di non patire il caldo, ma anche di difendersi dal freddo intenso degli inverni.

Le città sotterranee più famose sono Kaymaklı e Derinkuyu, quest’ultima aperta al pubblico alla fine degli anni ’60, presenta ben 12 piani, anche se solo 5 sono visitabili.

Tra l’altro pare che le due città fossero collegate fra loro, ma non ho fonti certe.

Altri siti meno noti sono Mazi e Tatlarin.

Avanos, la città della ceramica (D)

La cittadina di Avanos è famosa in tutta la Turchia per i suoi manufatti in ceramica, creati grazie alla presenza di argilla rossa sulle sponde del fiume che la attraversa. E’ un sapere antico che dal periodo ittita è giunto fino a noi ed ora, grazie al turismo, è conosciuto in tutto il mondo.

Una delle esperienze da fare durante un viaggio in Cappadocia è proprio quella di visitare un laboratorio e provare a fabbricare un manufatto tutto per voi.

Un’altra cosa che rende interessante questo piccolo borgo, è il fatto che il fiume Kızılırmak, a cui tanto deve, sia il più lungo di tutta la Turchia. Sulle sue rive sorgono locali ed è possibile fare delle lunghe passeggiate.

La zona è molto apprezzata dalle famiglie con bambini, che amano venir qui nelle serate estive, per godersi un gelato e rinfrescarsi. Il fiume con la sua vegetazione è una vera oasi in mezzo all’arido altopiano della Cappadocia.

Çavuşin

Ultima tappa del nostro 3° giorno di tour è stato il villaggio di Çavuşin. Purtroppo anche qui ci siamo fermati poco e questa meta merita molto di più.

Tra le sue rocce, hanno abitato monaci già dal I secolo d.C. e sono presenti ancora diverse chiese con affreschi.

Successivamente, con l’avvento dell’Islam, furono costruite anche moschee e le due religioni si sono sempre tollerate a vicenda.

Da qui tra l’altro si può raggiungere anche la Red Valley ed inoltre Çavuşin è molto vicino a Göreme e ad Avanos.

L’esperienza all’interno di un laboratorio ceramico è possibile anche qui.

Assieme ad Uçhisar, ritengo che questo villaggio su un ottima location per la vostra vacanza in Cappadocia di 4 giorni.

Giorno 4 – Cosa vedere in Cappadocia in autonomia

Mi ero tenuta l’ultimo giorno per visitare ciò che con le gite di gruppo non ero riuscita a vedere.

E sottolineo ancora una volta che per visitare la Cappadocia servono almeno 3 giorni, ma l’ideale sarebbero 5.

Love Valley o Aşıklar Vadisi – Aşk Vadisi (A)

Dopo aver ritirato il nostro veicolo, prenotato online tramite il portale DiscoverCars, abbiamo impostato subito per il primo sito di nostro interesse, segnato fra cosa non perdere in Cappadocia: la Valle degli Innamorati o dell’Amore.

Impostando Google Maps arriverete ad un grande spiazzo dove parrebbe si debba pagare qualche lira turca, ma in realtà non ci hanno chiesto nulla.

Qui dovete venire, ma solo per il panorama che vedrete dall’alto, passando davanti a tutte la baracchine ed i bar turistici spilla soldi che vendono sono cineserie e bevande a caro prezzo.

Andate oltre tutto questo ed avrete una delle più belle vedute della Cappadocia, credetemi.

Poi, fatta qualche foto di rito e dopo alcuni minuti di contemplazione, scappate a gambe levate ed entrate nella valle, ritornando per la strada percorsa e fermandovi in questo punto: İsali – Gaferli – Avcılar, 50180 Göreme/Nevşehir Merkez/Nevşehir, Turchia (copiatelo su Google Maps).

Da qui entrerete nella valle, che è una delle meraviglie di questa regione.

Il nome lo deve a queste enormi formazioni rocciose, che ricordano vagamente, ma molto vagamenti dei grandi falli.. già…però potrete vedere anche la casa di Puffetta, la trovate nelle foto precedenti.

Il percorso è molto agevole, in parte sabbioso ed in parte su terra ed in circa 10 minuti di cammino vi troverete al cospetto di questi giganti. Che spettacolo….

Ah c’è anche un bar, in cui non ci siamo fermati per via del gran caldo e per il fatto che volevamo vedere altri luoghi.

La Love Valley è sicuramente fra i posti da includere in cosa vedere in Cappadocia in 4 giorni o anche in 3. Piuttosto rinunciate all’Ihlara Valley, ma qui ci dovete venire.

Sword Valley o Valle delle Spade o Kılıçlar Vadisi (B)

Non distante dalla valle precedente, immersa nella tranquillità e circondata da filari di viti (che troverete un po’ ovunque assieme agli alberi di albicocco), si trova la Sword Valley.

Purtroppo a causa del gran caldo e dei tempi ristretti non ci siamo addentrati più di tanto in questo luogo, attraverso il quale si può raggiungere anche la Red e la Rose Valley.

Ho letto che è presente un tunnel di 250 m, due chiese bizantine, una dedicata alla Vergine Maria e l’altra detta Kılıçlar Kilise o Chiesa delle Spade. Quest’ultima in particolar modo ospita degli affreschi rappresentati oltre 30 scene tratte dalla Bibbia.

Onestamente, anche se siamo entrati all’interno di un grande spiazzo, non sono sicura di essermi recata all’ingresso della valle.

Probabilmente c’ero in mezzo, perchè molte delle foto che ho scattato coincidono, ma non ho visto il cartello che ho trovato invece nella Love Valley, e nemmeno i chioschi che vendono spremute, di cui parlano altri siti.

Quindi, anche se maps vi indirizza alla Sword Valley, l’ingresso da quanto ho capito lo troverete puntando qui: Esentepe, 50650 Ortahisar/Ürgüp/Nevşehir, Turchia.

Sarete di fronte all’ingresso dell’Open Air Museum di Göreme. Noi siamo entrati da un’altra parte, che comunque è Sword Valley, ma è più verso la Red Valley.

Visto la mia esperienza, nel caso usiate maps di Google, mettete le diciture in turco, perchè sono più attendibili.

Ritengo che la Valle delle Spade o Kılıçlar Vadisi, siano da includere fra cosa vedere in Cappadocia in 4 giorni.

Le 3 bellezze o Üç Güzeller Peri Bacaları (C)

Su questo sito c’è una leggenda che parla di un grande amore fra una principessa ed un pastore.

Scappati per sfuggire al Re ovviamente contrario alla loro unione, hanno un figlio.

Ma il cuore del Re non si impietosisce nemmeno davanti alla nascita del bambino e la principessa, ormai braccata assieme alla sua nuova famiglia dai soldati del padre, chiede a Dio il miracolo di scampare alla persecuzione.

Il desiderio viene accolto e il tre fuggitivi vengono trasformati in tre bellissimi camini delle fate, che ancora oggi stanno a simboleggiare la famiglia.

Una delle icone della Cappadocia sono appunto le forme di questi tre pinnacoli, fra i pochi ad avere il cappello quasi in bilico sulla sommità.

Le 3 bellezze le vedrete distintamente anche dalla strada, dove è stata allestita una passerella in legno.

Ortahisar (D)

Per pranzo ci siamo recati in questo piccolo villaggio, ancora autentico. Un castello visitabile, sulla falsa riga di quello di Uçhisar, il cui ingresso per 1 persona è compreso nel costo del parcheggio.

Una moschea in zona centrale, al termine della via pedonale e porticata, dove pranzare con pochi euro.

Ci sono anche un paio di ristoranti/caffè moderni, ma io vi consiglio di prendervi un buon chai o anche un caffè turco in locali tradizionali.

Magari fatevi un giro anche nel market di Ortahisar, per acquistare un po’ di frutta disidratata, come le albicocche.

I prezzi per alcuni articoli sono davvero convenienti.

Noi abbiamo pranzato da Yeni Gizem Döner. Due zuppe di lenticchie, piatto tipico della regione, un kebab di pollo, una mezza d’acqua ed un Ayran (yogurt salato allungato con acqua, tipica bevanda turca) per 245 TL, circa 7€, in tutto, non a testa.

La Turchia può essere ancora molto economica, come vedete.

Valle Rossa o Red Valley o Kızılçukur Vadisi (D)

Uno dei luoghi più belli in assoluto da includere fra cosa vedere in Cappadocia in 4 giorni.

Noi siamo entrati dal punto principale, che è poi quello che indica Google Maps. L’ingresso è costato 50 TL. Qui sono presenti alcuni bar con vista, da frequentare principalmente al tramonto, quando i colori diventano intensi.

A mio parere, la cosa migliore sarebbe acquistare una passeggiata a cavallo al tramonto, oppure in cammello o anche un trekking a piedi. Molti prediligono il quad. Ci sono piste apposite.

Si può anche visitare in autonomia e senza pagare l’ingresso, raggiungendola da Çavuşin o dalla Sword Valley, entrando dal piazzale dove abbiamo parcheggiato noi (che è poi anche quello da dove partono le mongolfiere).

Su Google Maps digitate: İsali – Gaferli – Avcılar, JRXR+QQ, 50180 Göreme/Nevşehir Merkez/Nevşehir, Turchia

Fate attenzione nel caso avesse piovuto da poco perchè potreste scivolare. In certi punti mi sarebbe piaciuto avere le mie racchette da hiking, ma non sarebbero state in valigia.

Abbiamo percorso solo un piccolo tratto sia seguendo in parte la pista per i quad o i cavalli, che quella per il trekking a piedi. Nei punti in cui non mi sentivo sicura, mi sono fermata. Ricordate sempre di avere scarpe da trail con una buona aderenza, che vi permetta di rimanere il più saldi possibili al terreno.

La Valle Rossa meriterebbe almeno un paio d’ore, noi le abbiamo dedicato circa di un’ora. E’ troppo poco. Nonostante tutto però, i colori che abbiamo visto (ed il cielo era parzialmente coperto), sono straordinari.

A volte vedrete una linea netta nelle formazioni rocciose, che identifica i due momenti differenti in cui si sono create, documentati dai diversi colori della roccia.

E’ davvero qualcosa di fantastico. Mi raccomando, non potete visitare la Cappadocia, senza includere la Red Valley!

Valle dell’Immaginazione o Drevent Valley (E)

Ormai esausti dalla giornata estremamente calda, in questa zona siamo rimasti molto poco, anche perchè al nostro arrivo c’erano un paio di bus turistici, che per fortuna sono andati via in fretta.

Pur non essendoci chiese rupestri o monasteri scavati nella roccia, questa valle si presenta con forme molto particolari, che ogni persona può interpretare a modo suo.

La più famosa è il cammello, che si presenta proprio all’ingresso, ma camminando un po’ all’interno si possono scorgere altre figure, che ricordano principalmente animali.

Secondo me non c’è da perderci troppo tempo, ma una mezz’oretta vale la pena fermarsi.

Assistere allo spettacolo dei Dervisci Rotanti

Tanti si chiedono cosa fare in Cappadocia alla sera. Vedere questo spettacolo può essere un’idea.

Noi ci siamo recati al Caravanserraglio Saruhan, a circa 15 minuti da Göreme.

Avendo la macchina, ci siamo recati là in autonomia, ma c’è la possibilità di raggiungerlo anche con transfer privato, incluso nel costo del biglietto.

Ci possono essere offerte interessanti come questa che ho trovato tramite GYG: Cerimonia dei dervisci a Saruhan Kervansaray con trasferimenti

Perchè scegliere questa location piuttosto che un’altra? Per il fatto che questo è una dei più antichi e ben conservati caravanserragli della regione. Per chi non lo sapesse, la loro antica funzione era quella di luogo di sosta, riposo e pasto per i commercianti che viaggiavano lungo l’antica via della seta, dalla Cina fino ad Istanbul.

Lo spettacolo si svolge tutti i giorni alle 18.30, ma alcune volte è possibile che venga organizzato un altro evento nelle 21,15.

Mi raccomando, prenotate per tempo, altrimenti non potrete assistervi.

Cena ad Uçhisar 

Questo bellissimo paese, di cui ho parlato in precedenza, è molto vicino a Göreme, ed anche se non avete l’auto, la corsa in taxi non è dispendiosa.

Una sera potete decidere di cenare qui, in uno dei ristoranti con vista sul castello. Noi abbiamo scelto il Dreamspot Cappadocia, che ha una bellissima terrazza esterna con vista, ma anche degli interni con grandi vetrate.

Purtroppo l’ultima sera ha piovuto molto e forte, di conseguenza non ci è stato possibile mangiare all’aperto, ma ci è comunque piaciuto molto.

I prezzi sono medio alti e la cucina è ricercata.

Qui, previa prenotazione, come poi dovrebbe essere ovunque, è possibile assaggiare il pottery kebab (testi kebabı), un stufato cotto a lungo in un recipiente di terracotta di Avanos, che poi verrà rotto per estrarre la carne.

Lo si può trovare di agnello, manzo o pollo.

E’ leggermente speziato, come molti dei piatti turchi, ma è comunque da provare, assieme alla zuppa di lenticchie ed ai ravioli turchi.

Altri locali con vista sono il Cappadocia Senza Restaurant, il Kapadokya Kahvaltı Zen Cafe Restaurant e, anche se non ha la vista consiglio il Centre Restaurant, un locale tradizionale con prezzi più contenuti e cibo regionale. Consigliato dalla nostra guida del posto.

Conclusioni

Ed eccoci alla fine di questo lungo articolo su ‘Cappadocia cosa vedere in 4 giorni‘.

Sebbene noi ci siamo appoggiati al t.o. Scoprire Istanbul, principalmente per comodità e per la guida in italiano, gli itinerari proposti possono essere fatti anche in autonomia, con macchina a noleggio.

Si può decidere di partire la mattina prima delle 9, anche se alcuni hotel (come il nostro) non danno la colazione prima delle 8.20 – 8.30.

Inoltre si può decidere di rientrare più tardi. I nostri tour finivano alle 16,30, ma nulla toglie che aggiungendo un paio d’ore tutti i giorni, possiate decidere di visitare certi luoghi più a lungo e tagliare in quelli che non vi soddisfano.

Nella speranza di avervi dato tanti consigli e nozioni interessanti, vi suggerisco di continuare a seguirmi, perchè su questa magica regione ho ancora tanto da raccontare!

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