Chiemsee, cosa vedere durante l’Avvento
Il Chiemsee è un lago della Germania, e si trova in Baviera. E’ famoso per il Castello di Ludwig II, presente sulla Herreninsel e costruito sulla falsa riga di quello di Versailles.
Ciò che però ha attirato la mia attenzione è uno dei mercatini di Natale più belli e particolari della Baviera: quello sulla Fraueninsel.
Il nostro breve itinerario di viaggio in Baviera a Natale, parte da Vipiteno, per poi arrivare al piccolo paese di Prien am Chiemsee.
Ho prenotato una notte alla Pension Frick, un due stelle di cui avevo letto buone recensioni.
Comodo all’autostrada ed al paese (al quale si arriva anche a piedi in 10 minuti), offre camere tutte con balcone ed una ristorazione casalinga, gestita direttamente dai proprietari. Per la mezza pensione, in 3 abbiamo speso € 125,00 bevande incluse. Consigliato.
Il mercatino di Natale di Vipiteno aveva inaugurato la stagione il pomeriggio stesso, ma ahimè, siamo arrivati tardi e l’hotel ci aspettava per la cena. Così abbiamo optato per una passeggiata dopo cena. Il freddo si è fatto sentire, ma il centro tutto addobbato a festa ed una bella tazza di vin brulè acquistato dalle bancarelle rimaste aperte, hanno alleviato il disagio.
La mattina successiva, vista la bella giornata di sole, abbiamo fatto un giro per il mercatino, quando ancora la gente era poca e si riusciva a passeggiare in tutta tranquillità.
Verso le 10.30 siamo partiti alla volta di Prien am Chiemsee. Dovendo viaggiare anche su autostrade austriache, abbiamo acquistato la Vignette per € 8,30, durata 10 giorni. Inoltre ricordo che sono da pagare anche € 8,50 a viaggio per l’attraversamento del Ponte Europeo …a mio modesto parere, soldi rubati legalmente.
In circa due ora di viaggio giungiamo a destinazione. L’appartamento che ho prenotato, l’ho trovato tramite l’ente del turismo del paese, il quale svolge anche un servizio di agenzia viaggi. Non nascondo di aver guardato anche sul booking.com, ma i prezzi a notte erano intorno a € 90/100. Io volevo spendere meno, anche perchè, per la zona è comunque bassa stagione. Così, ci hanno trovato una soluzione a 3 km dal centro del paese, presso una fattoria, il cui nome è Salmerhof.
L’appartamento era molto grande, caldo e arredato con gusto. Ci sentivamo davvero immersi nel cuore della Germania!
Sistemate le nostre cose ci siamo subito recati al molo di Gstadt per prendere il traghetto diretto per la Fraueninsel.
Fraueninsel, l’isola delle donne. Mercatino di Natale
Alcuni ci hanno chiesto perchè non ci siamo imbarcati da Prien…forse, se tornassi indietro lo farei, ma l’ente del turismo mi aveva consigliato di andare in quest’altro luogo (10 km di distanza) perchè spesso, visto la ricorrenza del mercatino di Natale, c’è molta gente e si perde tempo.
A Gstadt c’è meno ressa ed inoltre il traghetto ferma direttamente sull’isola di nostro interesse, mentre da Prien c’era da aggiungere la sosta anche alla Herreninsel (isola degli uomini).
Il biglietto di a/r per 2 adlts + 1 chld è stata di € 13,00 e la traversata dura circa 10/15 minuti.
Il Christkindlmarkt sulla Fraueninsel è abbastanza grande e si disloca su tutta l’isola (che comunque è piccolina). Ciò che mi ha stupito è che non si tratta del solito mercatino di Natale.
Qui la maggior parte dei chioschi vende prodotti tipici enogastronomici tedeschi, quindi würstel, vin brulè, birra,e poi frittelle di mele, patate fritte, pesce fritto, strüdel di mele con crema etc…e sono ben pochi quelli che espongono gingilli e addobbi.
C’erano comunque tantissimi addobbi e verso il crepuscolo l’isola si illumina di mille colori…molto suggestivo…mancava solo una spruzzata di neve e poi avremmo vissuto una fiaba!
La visita porta via al massimo due orette ed è d’obbligo sedersi in una qualche caffetteria per riscaldarsi ed assaggiare qualche tipicità.
Herreninsel, l’isola degli uomini. Visita al castello di Ludwig
Il giorno successivo abbiamo dedicato la mattinata alla visita del castello di Ludwig II sulla Herreninsel, partendo da Prien. I battelli ci sono molto frequentemente e portano oltre 1000 persone.
Il costo per 3 persone (2 adlt + 1 chld) è stato di € 18,00…pensavo meno…
L’Herrenchiemsee (ingresso € 8,00 ad adulto) dista 20 minuti di cammino dal molo di attracco. Durante la stagione estiva è possibile raggiungerlo anche in calesse (molto carino, specie con bambini).
Il Castello è un inno all’assolutismo ed è stato costruito in memoria di Luigi XIV di Francia, il famoso Re Sole. L’edificio in se è una riproduzione abbastanza fedele dell’ala centrale della Reggia di Versailles e non ha nessuna funzione pratica se non quella di essere un ‘Tempio alla fama’ per Luigi XIV, proprio come cita l’opuscolo.
Le prime stanze sono dedicate al Re francese con quadri e riproduzioni degli arredamenti dell’epoca. La camera da letto del Grande Appartamento è la più sfarzosa e costosa. Meraviglioso anche il Salone degli Specchi, ancora più grande di quello di Versailles.
Per erigerlo Ludwig diede fondo alle finanze, tanto che una parte del castello è incompiuta, senza nemmeno l’intonaco, vi è solo pietra grezza. Ironia della sorte, il Re visse nel palazzo solo 10 giorni, dopo i quali fu trovato affogato nel lago, a soli 40 anni, assieme al suo medico.
Tutt’ora vi è un alone di mistero sul suo decesso, che contribuisce a rendere questo personaggio ancora più affascinante.
La visita guidata è molto interessante ed è effettuata in varie lingue. Alla cassa, che è vicino al molo e non dentro al castello, vi consiglieranno l’orario della visita nella lingua che vi interessa.
L‘Herrenchiemsee presenta anche un bellissimo parco, con tanto di statue e fontane (ingresso libero). Chiaramente la stagione in cui siamo andati noi non ne esalta la bellezza, ma tutto cambierebbe con il manto bianco della neve.
Purtroppo abbiamo trovato una stagione intermedia, che non ha dato risalto all’insieme.
Nel pomeriggio ci siamo recati a Prien, per visitare il paese e gustarci qualcosa di caldo al suo mercatino di Natale.
E’ possibile anche fare un giro in calesse….ma tenete conto che il paese è molto piccolino.
Innsbrück, cosa non perdere
Partendo abbastanza presto, abbiamo raggiunto la città attraversata dal fiume Inn (e che le da il nome), verso le 10.30. Il cielo era terso ed il sole splendeva. Innsbruck ancora dormiva, perchè i mercatini aprono alle 11, quindi abbiamo potuto passeggiare tranquillamente per circa un’oretta. Dopo, le strade del centro risultavano quasi impraticabili per le tante persone.
Il più pittoresco è sicuramente quello nella piazza centrale, di fronte al famosissimo Golden Dachl, il tettuccio d’oro, ma a me è piaciuto molto anche quello sul fiume, nella Marktplatz, perchè meno caotico e più soleggiato. I restanti sono dislocati nella bella Maria Theresien Straße, nella Wiltener Platz e a Hungerburg, in zona panoramica sulla città (si raggiunge anche con il nuovo impianto di risalita Hungerburgbahn).
Ora, il periodo e le temperature non sono certo ideali per visitare la città, il cui centro è comunque abbastanza piccolo e si gira tutto comodamente a piedi, ma Innsbruck è molto bella e ci sono vari punti di interesse storico e culturale che sarebbe un peccato perdersi. Il tettuccio d’oro è il suo simbolo. Fatto costruire dall’Imperatore Massimiliano I d’Asburgo alla fine del XV secolo, è ricoperta da 2657 scaglie di rame, che danno, al sole, l’effetto dorato per cui è famoso. L’edificio che lo ospita è precedente ed è stata residenza dei Principi del Tirolo.
Il Castello di Ambras è un altra importante attrazione di Innsbruck.
Notizie di questo maniero si hanno già dal X secolo, molto prima che Innsbruck divenisse la città che conosciamo. Nel XVI sec. ,quando l’Arciduca Ferdinando II decise di costruire l’attuale castello, non vi era praticamente più traccia dell’altro, andato distrutto in un incendio durante il XII sec.
La sala più famosa del palazzo è la ‘Spanish Hall’, considerata tra le più belle del Rinascimento. Tutt’ora viene utilizzata per eventi e concerti come l’Innsbruck Early Music Festival.
Ferdinando II era un collezionista di armature, dipinti ed altre opere d’arte, nonchè grande amante degli animali. Già allora, alcune stanze del castello erano state costruite come un moderno museo, in cui l’Arciduca esponeva i suoi cimeli, tutt’ora visibili.
Molto belli e curati sono i giardini esterni, dove è facile incontrare, durante la stagione calda, pavoni albini e colorati. E’ sicuramente una tappa obbligata per chi visita la città in famiglia.
Al castello vengono organizzati anche giochi e visite guidate tematiche per bambini, ma non è chiaro se solo in lingua tedesca o no. Vi consiglio di consultare direttamente la struttura scrivendo al seguente indirizzo e-mail: info.ambras@khm.at
Ad appena 20 km dalla città, più precisamente a Wattens, potete visitare il Museo Swarosky, inaugurato nel 1995 in occasione del centenario della nascita dell’azienda.
All’interno, oltre a vedere opere in cristallo di enormi dimensioni, sono state create stanze con scenografie particolari, dove l’arte si fonde con il cristallo.Le luci sono soffuse, mentre i soggetti vengono illuminati in maniera sapiente. Sono presenti, nemmeno da dire, un grande negozio ed un ristorante.
Bolzano, visita al Museo di Ötzi
Lasciamo la capitale del Tirolo per andare a visitare, con grande entusiasmo da parte di mio figlio di 8 anni, il Museo Archeologico dell’Alto Adige.
La guida ha esordito così: noi abbiamo una grande fortuna! Conserviamo, qui, sul suolo italiano, Ötzi, l’uomo venuto dal ghiaccio, l’unica mummia umida (completa ancora di muscoli e pelle) scoperta al mondo!
La premessa non è male…
Abbiamo acquistato una visita guidata per famiglie per il costo complessivo di € 25,50, della durata di un’ora.
I bambini hanno potuto conoscere la storia di questo nostro lontano antenato, vissuto 5000 anni fa, ed ora sanno che aveva 40-45 anni, che era di alto ceto sociale, e che era malato. Hanno scoperto che già allora venivano fatti i tatuaggi (con scopi diversi da quelli attuali), che già esisteva la divisione dei compiti (chi era sarto, chi cacciatore…etc…) e hanno prodotto scintille con la pietra focaia. Ma soprattutto hanno visto Ötzi, conosciuto la sua vita ed anche come probabilmente ha trovato la morte.
E’ stato estremamente interessante sapere come è stato scoperto e dove, e come si è arrivati alla conclusione che si trattava di un uomo italico.
Vi è anche una fedele ricostruzione del suo corpo, che rende Ötzi un personaggio reale non solo per la nostra mente, ma anche per i nostri occhi.
Vi consiglio vivamente di portare i vostri figli (ma è interessante anche per noi adulti) alla scoperta del nostro passato e condividere con loro questa straordinaria esperienza.
Il nostro viaggio si conclude così. Il tempo è stato quasi sempre bello e questo ha contribuito a rendere tutto più gradevole. Anche se non sono amante dei mercatini di Natale (per via della gran calca presente), adoro passeggiare in città e paesi vestiti a festa durante il ‘Christmas Time’…tutto è più fiabesco e anche noi adulti riusciamo a tornare un po’ bambini.
Itinerario di viaggio:
Modena, Vipiteno, Prien am Chiemsee, Innsbruck, Bolzano, Modena
Link utili:
Ente del Turismo di Prien am Chiemsee
Museo Archeologico dell’Alto Adige – Bolzano
Mercatino di Natale di Vipiteno
Ente del Turismo di Vipiteno
Mercatino di Natale di Bolzano
Innsbrück, informazioni generali
PS. Il mercatino sulla Fraueninsel si tiene solo due week end all’anno. In genere sono quello dell’8 di dicembre e quello antecedente, da venerdì a domenica.