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Costa di Navarino, Peloponneso. Voidokilia e molto altro

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La Costa di Navarino si trova in Peloponneso, nel ‘primo dito’, quello che si affaccia sul Mar Ionio. La regione si chiama Messinia.

Le spiagge più ampie e sabbiose della penisola, si trovano qui. La più famosa è ricercata è quella di Voidokilia, ma oltre a questa ci sono anche graziosi paesi in riva al mare, dove vivere una Grecia molto diversa da quella più turistica conosciuta da noi italiani.

come raggiungere la Costa di Navarino dall’Italia

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Essendo stato soppresso il volo Ryanair che avevamo preso noi nel 2013, attualmente arrivare in questo punto del Peloponneso in aereo è abbastanza scomodo. I voli diretti sono solo su Atene. E’ comunque fattibile, mettendo in conto che dovrete guidare per circa 3 ore e mezzo.

Ryanair ad oggi è sempre la compagnia migliore, sia per prezzi che per orari e voli diretti. In alternativa si può arrivare in traghetto su Patrasso e poi spostarsi in auto fino al punto di vostro interesse.

Le principali tratte partono da Ancona, Bari e Venezia con la Anek Lines

costa di Navarino, Gialova e Voidokilia. Come arrivare

La prima base della nostra vacanza è stato il paese di Gialova (Yalova).

Si raggiunge in circa 1 ora di macchina dall’aeroporto, andando verso sud-ovest. Ci troviamo lungo il primo dito, in Messinia, sullo Ionio.
Ho scelto Yalova perchè era a 2 km dalla famosa spiaggia Voidokilia (ventre di vacca), la più bella di questo tratto di costa (detta Costa di Navarino).
Abbiamo soggiornato presso un complesso di studios, il Thanos Village (lo consiglio anche se caro per ciò che offre) a soli 500 mt dal paese, in posizione panoramica. I tramonti che ci siamo gustati…non vi dico…

Appena arrivati, stanchi dal viaggio, siamo rimasti nella spiaggia del paese, a fianco del piccolo porto turistico.
La cosa bella è che si può usufruire gratuitamente degli ombrelloni (fate riferimento all’Hotel Zoe). Si paga solo la consumazione. Mi sembra un’ottima idea!

Il mare era caldo, pulito e molto calmo. E’ stato davvero un piacere immergervisi.

La stessa sera, come altre, siamo rimasti in paese, a passeggiare sul lungomare. Il posto è davvero carino, molti locali caratteristici (consiglio il ristorante To Spitiko) ed alcuni un po’ più di tendenza. Non nascondo che la località è un po’ più cara di altre, ma è tranquilla e molto rilassante.
Nei dintorni abbiamo potuto visitare la bella spiaggia di Voidokilia, a 5 minuti d’auto. Il parcheggio è gratuito, così come la sosta per i camper. Consiglio di arrivarci presto alla mattina perchè è comunque molto conosciuta. Il suo nome deriva dalla sua particolare forma ad omega, quasi perfetta, che ricorda anche il ventre di una mucca (voidokilia in greco significa proprio ventre di vacca).

E’ molto grande e la sabbia è fine e dorata. L’acqua è tiepida e calma e noi ci siamo divertiti a fare snorkeling perchè il pesce non manca.
Questa spiaggia era già famosa nell’antichità. Si sostiene infatti che sia quella su cui Omero fece approdare Telemaco, il figlio di Ulisse, durante le ricerche del padre. E’ comunque una zona davvero ricca di storia in quanto proprio sopra la spiaggia si trova la Grotta di Nestore, antico re greco ed anche le rovine dell’antico castello della vecchia Pylos (Palaiokastro). E’ presente anche la tomba di suo figlio, risalente ad un migliaio d’anni e forse più prima di Cristo.
Ma nessuno ci fa caso. Io mi sono arrampicata ed ho cercato di capire quelle pietre vecchie a cosa appartenessero, ma non ho trovato alcuna indicazione…ed il caldo era troppo per soffermarsi a lungo.

La spiaggia fa parte di Natura 2000, un’area protetta. Infatti dovrete attrezzarvi di tutto. Non vi sono bar, ristoranti ed altri servizi di sorta. Per me, un vero paradiso.

la spiaggia di Vromoneri

Si trova a nord rispetto Voidokilia e 7 km a sud di Gargaliani.

E’ una mezza luna di sabbia e ciottoli, non molto grande, alla quale si accede tramite una comoda scalinata. Dall’alto si puo’ avere una visione d’insieme della baia, che e’ davvero bella.

Essendoci diverse rocce e’ possibile fare un buon snorkeling, anche perche’ la zona e’ abbastanza riparata da venti e correnti.
La spiaggia e’ poco conosciuta e frequentata principalmente dai locali. Non e’ attrezzata e vi consiglio di sostare nella zona dopo il piccolo pontile, in quanto piu’ soleggiata e pulita. Parcheggio comodo.

Ammuthines Beach

Il pomeriggio dello stesso giorno ci siamo recati alla spiaggia degli ammutinati (troverete la scritta lungo la strada per Voidokilia).

peloponneso-grecia-spiagge-itinerario-voidokiliaLa spiaggia di sabbia dorata e’ grande e si divide in due baie. E’ attrezzata, ed anche qui e’ possibile utilizzare gli ombrelloni dietro consumazione di una bevanda. Il mare e’ sempre caldo e pulito, anche se non ha colori forti. Molto particolari le formazioni rocciose che la caratterizzano. Parcheggio adiacente alla spiaggia.

In serata, dopo cena, ci siamo recati a Pylos, uno dei paesi piu’ suggestivi di tutta la costa ionica della Messinia.

La vista della baia al tramonto e’ fantastica, cosi’ come e’ davvero particolare la roccia a forma di arco che si staglia sull’orizzonte.

Tanto suggestiva e’ stata la vista del crepuscolo, tanta delusione e’ stata la visita della cittadina.

L’ho trovata sporca e rumorosa, con tutti i ristoranti sulla strada principale. I camerieri, per servire i tavoli, devono attraversarla stando attenti alle auto (parecchie) che la percorrono. E’ vero che ceni in riva al mare, ma respiri anche un bel po’ di smog!

Purtroppo molte località sono gestite in questo modo….che io non condivido.
Pertanto il nostro giro turistico nella Navarino di un tempo si e’ concluso velocemente, felici di tornare nella tranquilla Yalova, dove il centro, alla sera, e’ chiuso al traffico.
Comunque, per chi volesse maggiori informazioni su cosa vedere Pylos, mi sembra carino questo sito: http://grecia.ilreporter.com/pylos-la-baia-di-navarino/
Il giorno successivo siamo partiti alla volta di Methoni, per visitarne il castello e per riuscire, eventualmente a raggiungere la piccola Isola di Sapienza, a poche miglia di distanza. Qui potrete godere dei bellissimi colori della Malibu Beach, l’unica spiaggia dell’isola.
Sono talmente poche le informazioni in rete relative a questo posto, che io ne sono venuta a conoscenza solo in loco. I caicchi partono solamente alcuni giorni alla settimana e sfortunatamente non abbiamo ‘beccato’ la coincidenza.

Sono pero’ riuscita a reperire il numero di chi effettua la traversata e spero possa essere utile a qualcuno di voi: 0030 6945657874. La persona parla anche un po’ d’inglese.

Rattristati dalla cosa ci siamo buttati nella visita della fortezza, aperta solo fino alle 15 (ingresso libero). Se non fosse stato per il gran caldo, avrei visto il sito con più calma.
La fortezza, risalente al XV d.C., è perfettamente conservata e si staglia sul mare orgogliosamente, a difesa della costa greca.
Per lungo tempo è stata una delle più importanti basi navali della Serenissima nel Mediterraneo, nonchè scalo per approvvigionamenti di chi si recava in Terra Santa. Il leone di Venezia è ancora visibile nelle mura esterne.

A parte il Castello, che merita per un insieme di ovvie ragioni, io vi consiglio di passeggiare lungo le due vie principali del piccolo paese. Respirerete l’atmosfera autentica di un paese greco, lontano dalla Grecia modaiola e turistica che noi maggiormente conosciamo. La spiaggia di Methoni è di sabbia fine, adattissima alle famiglie, anche se mi è sembrata un po’ sporca.

Noi infatti ci siamo spostati verso Finikounta, un’altra località famosa per la sua bella spiaggia, ma non l’abbiamo raggiunta.

Ci siamo fermati prima, in corrispondenza di uno stabilimento balneare (e ristorante con vista panoramica) chiamato Zanzibar.

Parcheggio comodo ed ombrelloni come sempre gratuiti, anche se molto fitti.

peloponneso-grecia-spiagge-itinerario-methoniAnche qui, sabbia fine e dorata, acqua calda e trasparente.

Consiglio vivamente il ristorante/bar annesso. Prezzi davvero buoni e bella vista sulla spiaggia.
A circa 15 km di distanza, seguendo la costa verso est si trova Koroni, un’altra località di spicco della Messinia. Famosa per il castello, risalente al 700 d.C., è stata più volte sotto il dominio della Serenissima e dei Turchi, i quali se ne andarono solo nel 1828.
Noi non l’abbiamo visitata, ma ho letto che sia molto affascinante e si distingua per i tetti rossi delle sue case.Il diario di viaggio nel primo dito del Peloponneso termina qui.
Di seguito lascio, come solito alcuni link che possono essere utili per l’organizzazione della vostra vacanza in autonomia.Ente del Turismo Ellenico
Greciamia.it (un ottimo tramite con il quale prenotare alloggi nelle località meno battute dal turismo)

mappa del viaggio lungo la Costa di Navarino

 

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