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Sbarco in Normandia| Itinerario di 2 giorni

Il nostro itinerario nei luoghi dello sbarco in Normandia,

è stato creato su volere di mio figlio il quale, per la prima volta, ha chiesto espressamente di visitarli.
Così mi sono messa a testa china, cercando di individuare i luoghi che meglio avrebbero ci avrebbero permesso di fare un tuffo nel passato, in quel passato che, spazzando via tante vite, avrebbe permesso a tante altre di vivere.

Non è stato un compito facile, perchè i siti sono tantissimi, così come i musei ed  i cimiteri, però alla fine sono rimasta soddisfatta del mio lavoro ed ho creato un itinerario nei luoghi dello sbarco, che spero possa essere utile anche a voi.

Sbarco in Normandia, itinerario di 2 giorni

sbarco in normandia mappa
immagine tratta dal sito www.blitzquotidiano.it

Il nostro itinerario nei luoghi dello sbarco comincia con un must see:

il Memoriale di Caen

Dalle origini della II guerra mondiale fino alla fine della Guerra Fredda, il museo ripercorre i terribili eventi che caratterizzarono il XX secolo.

Caen, assieme alle città di Lisieux, Saint-Lô, Vire e Coutances, fu letteralmente spazzata via dalle mappe, a causa dei massivi bombardamenti degli alleati volti a rallentare i rifornimenti tedeschi e ad interrompere le loro comunicazioni.

Per questo motivo, si decise di costruire qui il Memoriale, perchè la città meritava un omaggio almeno pari alle sofferenze subite.

Si segue un percorso storico che, tramite fotografie, armi, uniformi, lettere struggenti e discorsi di sottofondo, catapulta il visitatore in quegli anni devastanti.

Da non perdere il film: ‘The Battle of Normandy, 100 days which changed the world’. Dura 19 minuti, che saranno intensi ed emozionanti.

Inoltre vi consiglio di visitare il bunker tedesco, aperto da poco. Si trova proprio sotto il memoriale.

sbarco in normandia itinerario Si tratta di un sito storico strategico, dove il generale tedesco Wilhelm Richter ha svolto un ruolo di primo piano nelle prime settimane della Battaglia di Normandia.

Questo luogo, completamente ridisegnato, offre al visitatore nuove chiavi di lettura per la comprensione dell’occupazione e resistenza tedesca. Una visita sicuramente da non perdere.

Ingresso: € 19,80 per adulto – € 17,50 per ragazzi dai 10 ai 18 anni

Free sotto i 10 anni.

Ingresso familia (2 adulti + bambini/ragazzi dai 10 ai 25 anni): € 51,00 indipendentemente dal numero dei figli.

www.memorial-caen.fr

Lasciandoci Caen alle spalle, il nostro itinerario nei luoghi dello sbarco in Normandia, prosegue verso Sword Beach, sulla quale arrivarono le truppe britanniche.

Attraversiamo il paese di Ranville, famosa per il Pagasus Bridge, un tempo Bénouville bridge. Questo ponte ribaltabile, sul fiume Orne, fu assaltato dagli alleati nella notte tra il 5 ed il 6 giugno 1944, ossia qualche ora prima dello sbarco.

Era un obiettivo importante, strappato ai tedeschi per prevenire un contrattacco dal fronte orientale.

Siamo arrivati mentre il ponte si stava alzando, ma non ci è dispiaciuto. E’ sempre emozionante vedere questi enormi pezzi meccanici muoversi e permettere alle barche di passare.

In zona potete visitare il Pegasus Memorial: memorial-pegasus.fr

Costo d’ingresso: € 8,00 per adulto, € 5,00 per bambini e ragazzi (+8)

cimitero britannico di Hermanville

Poco distante da Sword Beach, si trova uno dei cimiteri dei soldati inglesi caduti.

Qui ci sono poco più di 1000 lapidi, 1000 giovani vite spezzate per garantire un futuro ad altre, a noi. Guardavo mio figlio: ha appena 4/5 anni in meno di alcuni di quei ragazzi…mi veniva da piangere.

Torniamo sulla costa e proseguiamo verso Juno Beach, la spiaggia su cui sbarcarono i canadesi. Ci fermiamo un po’, ammirando la gente che prendeva il sole ed i bambini che facevano il bagno. Impensabile concentrarsi su quello che fu, grazie al cielo la nostra mente a volte ci preserva. Chiaramente su tutte queste spiagge non ci sono stabilimenti balneari, sono libere ed accessibili a tutti in qualunque punto.

Controllate gli orari di alta e bassa marea su questo sito: maree.shom.fr

mettendo la località di vostro interesse in alto a destra, dove c’è la lente d’ingrandimento e date invio. Sarebbe bello arrivare quando la marea si alza…non avete idea di quanto sia veloce il mare!

Arromanches les Bains

arromanches les bains porto artificiale E’ importante sapere che lo sbarco in Normandia non avrebbe avuto seguito se non fosse stato costruito il porto artificiale in questa, un tempo anonima, località sul mare.

Mentre le spiagge intorno erano presidiate da centinaia di truppe tedesche, qui ad Arromanches non c’era nessuno. Tanto che il giorno prima della battaglia, alcuni dei soldati alleati vennero a prendere delle misure per i lavori che sarebbero cominciati entro poche ore.

Assolutamente da non perdere durante un itinerario in Normandia nei luoghi dello sbarco, è il Landing Museum o Musée du Débarquement, che mostra, anche con filmati in lingua italiana, come decisero di costruire il porto, come affrontarono le difficoltà del traino dei cassoni di cemento lungo la Manica, come rischiarono di fallire per una tempesta violenta.

E’ stato davvero molto interessante. Uno pensa allo sbarco riuscito (con migliaia di vittime, ricordiamolo), ma se non ci fosse stato questo porto, gli alleati non avrebbero potuto rifornire le truppe di armi e viveri ed era impensabile espugnare gli altri porti francesi in mano ai tedeschi.

Sulla spiaggia, la Gold Beach, su cui sbarcarono i soldati britannici, potrete vedere ancora alcuni cassoni in cemento rimasti. Con la bassa marea noi ci siamo arrivati davvero vicini…peccato che nel frattempo abbia cominciato ad aumentare, rischiando di farci fare un bagno bello fresco!

Ecco perchè vi consiglio di controllare le maree, anche se, onestamente, è stata un esperienza che è piaciuta molto sia a noi che ai ragazzi.

www.musee-arromanches.fr

Costo d’ingresso € 8,00 per adulto e € 5,90 per bambini/studenti (+6)

Free per i minori di 6 anni.

Ad una manciata di km da Arromanches, nell’entroterra, si trova la graziosa cittadina di Bayeux, incredibilmente scampata ai bombardamenti e primo centro abitato dell’entroterra ad essere liberato dagli alleati.

Questa è stata la nostra base per la visita dei luoghi dello sbarco in Normandia ed il nostro itinerario.

Inoltre, in prima periferia, si trova il Bayeux Memorial, dedicato ad oltre 1800 soldati dei quali non è stata trovata alcuna tomba. Di fronte è situato il cimitero militare, dove giacciono oltre 4000 corpi, principalmente inglesi, provenienti dai territori di combattimento adiacenti e dai vicini ospedali. E’ il più grande tra quelli che ospitano soldati di diverse nazionalità.

Chiaramente anche qui è presente un museo dedicato alla battaglia di Normandia. Viene illustrato ciò che avvenne dopo il D-Day, dal 7 giugno al 29 agosto del 1944.

Si trova vicino al cimitero britannico.

www.bayeuxmuseum.com

Costo d’ingresso: € 7,50 per adulto, € 5,00 ridotto (+10), free sotto i 10 anni.

cimitero americano di Colleville sur Mer

Il nostro itinerario sullo sbarco in Normandia, ci porta ulteriormente verso ovest, alle spalle di Omaha Beach, luogo di sbarco degli americani. Questa è la spiaggia più famosa, quella soggetto del film di ‘Salvate il soldato Ryan’, quella dove vennero falciate più vite.

E la visita al cimitero di Colleville vi dà un’idea reale e tangibile di quanti giovani uomini morirono, non solo il 6 giugno, ma anche nei mesi a venire. Le croci, perfettamente allineate, sono ben 9387.

Fate caso alle tombe ebree, dove spicca la stella di David. Però là, su quella maledetta spiaggia, non c’era nulla che rendesse diverso un uomo dall’altro. Erano tutti uguali, tutti speranzosi di potersi salvare. Solo pochi videro esaudito il loro desiderio. Continuo a non capacitarmi di ciò che fu, di come l’uomo possa arrivare a tali devastazioni.

Sempre a Colleville potete visitare l’Overlord Museum. Viene ripercorso il periodo di tempo tra lo sbarco e la liberazione di Parigi e sono esposte armi, oggetti personali dei soldati e veicoli da combattimento. Il tutto raccolto in oltre 40 anni, grazie anche ai contributi di veterani di guerra e collezioni private.

pointe du Hoc

luoghi sbarco in normandia pointe du hoc

Questo luogo mi ha rapito il cuore. Non era in programma nel nostro itinerario, ma sono davvero contenta di averlo incluso.

Ora, io mi sono innamorata dei meravigliosi paesaggi costieri, però Pointe du Hoc fu teatro di una cruenta battaglia, a causa del fatto che fosse un punto strategico della difesa tedesca.

Alle 7,10 del mattino del D-Day, con notevoli difficoltà iniziali, 225 rangers americani cominciarono a scalare lo sperone roccioso alto 30 m di questo tratto di costa. Ad attenderli, bunker pieni di soldati tedeschi pronti a difendere le loro postazioni.

I bombardamenti del fuoco alleato però, li costrinse alla ritirata nell’entroterra, e quando i rangers  raggiunsero le postazioni nemiche, non trovarono nessuno, nemmeno l’artiglieria, ma solo travi di legno.

In loco vedrete delle profonde buche, alcune dalla forma ovale, altre tonde. Sono state lasciate dalle bombe delle navi (ovali) e degli aerei (tonde). Sono presenti ancora diversi bunker solo parzialmente distrutti.

La battaglia in loco durò comunque fino all’8 giugno. Di tutti i rangers, anch’essi facenti parte dell’operazione Overlord, solo 90 sopravvissero, ma il loro contributo fu tra i più importanti.

Entrata libera.

www.abmc.gov

Sempre in questa zona si trova il cimitero militare tedesco di La Cambe. E’ solo uno dei 6 presenti su territorio francese, dove sono sepolti oltre 21mila soldati.

Il messaggio che si vuole dare è chiaro e semplice: la guerra è morte, distruzione, sterminio ed alla fine poco importa da che parte stai, sei sempre vittima di decisioni prese da altri e che magari nemmeno condividi. E’ presente un luogo chiamato ‘Giardino della Pace’, dove sono stati piantati 1120 aceri, proprio di fronte al cimitero e lungo la strada d’accesso.

saint-Mére-Eglise

Questo luogo me lo ha suggerito mio figlio, in quanto ambientazione del gioco per PS Call of Duty II World War. Il paese non è nulla in sè, ma quel campanile con attaccato il fantoccio a memoria del paracadutista che vi si impigliò, fa il suo effetto, così come la vetrata all’interno della chiesa, sempre dedicata a lui.

Ci troviamo alle spalle dell’ultima spiaggia, su cui sbarcarono sempre gli americani, Utah Beach. Questo fu il primo luogo ad ovest, ad essere liberato, perchè l’attacco della Divisione Airborne, cominciò alle 4 del mattino del 6 giugno, quando il paese fu assaltato.

Di interesse, ma che non abbiamo visitato (preferendo pointe du Hoc) è l’Airbone Museum dove, oltre ad incredibili collezioni di oggetti storici, potrete ammirare un aliante ed un aereo C47, entrambi ‘protagonisti’ durante il D-Day.

www.airborne-museum.org

Costo d’ingresso € 9,90 per adulto, € 6,00 (dai 6 ai 16 anni).

A breve distanza, un altro luogo che potrebbe arricchire il vostro itinerario nei luoghi dello sbarco: Sainte-Marie-du-Mont.

Qui si trova lo Utah Beach D-Day Landing Museum, proprio nel luogo esatto dove arrivarono le truppe americane. Il museo racconta gli eventi di quel fatidico giorno in 10 sequenze, dalla pianificazione fino al suo successo.

Troverete un ricco assortimento di oggetti, veicoli ed equipaggiamenti. Il vero protagonista però è un aereo bimotore, un B26 Marauder. Era un bombardiere ed è esposto in un hangar costruito appositamente per lui. Penso che solo questo valga la visita.

www.utah-beach.com

Costo d’ingresso: € 8,00 per adulto, € 4,00 (dai 6 ai 15 anni).

Bene, direi di avervi dato davvero tanti spunti. Chiaramente, questi sono solo alcuni dei luoghi visitabili, perchè i siti, i musei, i cimiteri e quant’altro, sono davvero tanti.

Per esempio, noi non abbiamo percorso la costa fino a Cherbourg, così come ci siamo fermati prima di Dieppe, verso est.

Se volete ulteriori informazioni sui luoghi dello sbarco in Normandia e l’itinerario che potrete creare, potete consultare questa brochure: D-Day & Battle of Normandy, oppure visitare il sito www.normandy-dday.com

 

 

 

 

 

 

 

 

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6 Commenti

  1. Itinerario interessante, ma soprattutto un’ottima ricostruzione storica, complimenti Laura! Mi viene voglia di partire seguendo tutti i tuoi suggerimenti!

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