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Cosa vedere a Jerez de la Frontera

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Il perchè questa bella città andalusa sia famosa più per il circuito di Moto GP che per altro è un vero dilemma.

Almeno lo è per me, perchè prima di programmare i miei 7 giorni in Andalusia, onestamente non sapevo diverse cose su Jerez de la Frontera come:

  • che è la capitale del famoso Triangolo dello Sherry
  • che ospita monumenti molto belli sia di epoca moresca che cristiana
  • che è famosa per i suoi allevamenti equestri (la scuola di equitazione spagnola è visitabile anche a Vienna)
  • che ospita spettacoli di flamenco tra i più belli di Spagna, essendo la culla di questo ballo assieme a Cadice

Insomma ci sono già parecchi motivi per approfondire cosa vedere a Jerez de la Frontera, tappa imprescindibile durante la vostra permanenza nella parte più occidentale della regione.

L’aeroporto più vicino è quello di Siviglia, da cui dista 100 km, percorribili in circa 1h d’auto. E’ possibile utilizzare anche i mezzi pubblici, o privati, come Flixbus, oppure soggiornare a Cadice o Siviglia e raggiungerla con escursioni in giornata.

Noi avevamo noleggiato un’auto direttamente all’aeroporto di Malaga, quindi abbiamo raggiunto la città di Jerez per nostro conto.

Abbiamo parcheggiato in centro, nel parcheggio interrato a pagamento della centralissima Plaza Arenal.

Un giorno basta e avanza. La cittadina è piccola e si visita anche in mezza giornata. Può comunque essere il punto di appoggio per la visita di El Puerto de Santa Maria e Sanlucar de Barrameda, che assieme a Jerez formano il Triangolo dello Sherry.

Cosa vedere a Jerez de la Frontera

Come già detto in precedenza, la città di Jerez non è grande, ma offre tante piccole gemme da visitare.

Tra antichi palazzi, bodegas, spettacoli equestri e di flamenco avrete di che sbizzarrirvi, fino appunto a chiedervi come mai Jerez della Frontera non sia inclusa di base nei principali tour in Andalusia.

Come solito, in caso preferiate un tour guidato, è possibile acquistarlo anticipatamente, ma spesso li troverete solo in inglese e spagnolo. Trovo comunque che sia la soluzione ideale per chi ha poco tempo a disposizione.

Cattedrale di Jerez

Partiamo con uno dei più importanti e particolari edifici della città. Detta in spagnolo Catedral del Salvador, ovvero del Cristo Salvatore, è stata commissionata alla fine del XVII secolo, ma fu ultimata solo nel 1778.

Nata su un sito moresco, precedentemente cristiano, diventa Cattedrale solo nel 1980. Visto il lungo periodo di costruzione, è il risultato di diversi stili architettonici, che partono dal gotico, passando per il barocco ed il neo-classico.

L’ingresso è a pagamento ed include anche la salita alla torre campanaria. Da non perdere, a parte gli interni della chiesa a ben 5 navate, sono la ‘scala segreta’ a chiocciola, che in realtà non conduce in nessun posto, ed il patio interno, ancora in stile moresco, con tanti alberi d’arancio.

L’edificio è maestoso, uno dei più importanti di Spagna. Molto bella la facciata principale, con le sue 3 grandi porte d’ingresso.

Alcazar di Jerez

Forse da inserire al primo posto fra cosa vedere a Jerez de la Frontera, l’Alcazar è un edificio moresco risalente al XI-XII secolo, che dal 1931 è inserito nella lista dei Bien de Interés Cultural, ovvero beni mobili ed immobili storici di pregio protetti e promossi dal governo spagnolo.

L’Alcazar si trova a breve distanza dalla Cattedrale, ed è possibile anche vederlo attraverso una visita guidata che comprende entrambi gli edifici.

Non è un luogo enorme, tuttavia merita di essere visto con calma. Al suo interno, tramite un percorso guidato (nel caso vogliate visitarlo in autonomia), visiterete la Mezquita, passando prima per il Patio de Armas. I bagni arabi con i loro soffitti a stella mi hanno ricordato quelli di Ronda. Sono davvero scenografici.

Anche il giardino è molto grazioso, anche se non è paragonabile in bellezza a quelli di altri Alcazar andalusi maggiormente conosciuti.

Si può salire sulle mura di cinta, entrare nella torre presente ed ammirare i dintorni tramite una camera oscura (con sovrapprezzo).

Gli interni del palazzo, chiamato Palacio de Villavicencio, dal nome dell’ultima famiglia che lo abitò, ora sono adibiti a conferenze ed eventi. In pratica non sono da visitare.

Iglesia de San Miguel

Prima di arrivare all’Alcazar, abbiamo gironzolato un po’ per il centro di Jerez de la Frontera e ci siamo imbattuti in questa bella chiesa.

Ciò che mi ha colpito esteriormente sono la sua imponenza, che proprio stride con la piccola piazza su cui ha l’ingresso, ed il suo campanile in azulejos.

L’ingresso è gratuito mostrando il biglietto per la visita alla Cattedrale.

In realtà però noi siamo entrati senza alcun controllo…forse perchè era la Semana Santa.

Onestamente non approvo che gli edifici religiosi vengano fatti visitare a pagamento.

Un conto è se si prenota una visita guidata, ma pagare nella casa di Nostro Signore dovrebbe essere SEMPRE gratuito.

In ogni caso, la Chiesa di San Miguel risale al XV secolo ed è un mix di stili, più o meno come la Cattedrale, anche se pare che nella sua costruzione ci si sia ispirati più a quella di Siviglia.

Non si è sicuri, ma probabilmente chi disegnò la pianta della chiesa fu Juan Normán, anziano maestro della Cattedrale di Siviglia ed unico a quei tempi in grado di progettare edifici di questo calibro.

Al suo interno troverete una bellissima pala in legno, scolpita da colui che veniva chiamato “Dio del legno”, ovvero Juan Martínez Montañés. Risale al XVII secolo.

Casco Antiguo di Jerez de la Frontera

Le città andaluse sono sempre belle da visitare. Il bianco ed il giallo dei loro muri, i vasi appesi e le grate alle finestre sono caratteristiche della maggior parte di esse.

Tra le zone più interessanti da vedere a Jerez de la Frontera, all’interno della sua zona più antica inserita tra i Monumento Histórico Artístico di Spagna, c’è Plaza de l’Arenal, di cui ho parlato in precedenza (vedi dove parcheggiare a Jerez), sulla quale si affacciano numerosi bar e ristoranti.

E’ un’area molto vivace, probabilmente fulcro della vita notturna ed importante luogo di ritrovo.

Deliziosa ed un po’ defilata è Plaza de la Asunción, su cui si affaccia la Parroquia de San Dionisio.

Palacio Domecq

Risalente alla fine del XVIII secolo, si tratta di un edificio storico incluso dal 2002 nella lista dei Beni di Interesse Culturale.

Abitato dalla famiglia omonima dal 1885, che tuttora ne è ancora proprietaria, oltre a conservare pregiati arazzi delle Fiandre, dipinti ed arredi francesi ed italiani, presenta un cortile centrale interno di grande impatto, con archi e colonne in marmo rosso toscano.

E’ il miglior esempio di barocco della città e sicuramente da includere fra le cose da vedere a Jerez de la Frontera.

La famiglia Domecq era una delle più importanti nella produzione di vini fra il XVIII ed il XIX secolo.

Poi, a causa di matrimoni con eredi dell’alta aristocrazia inglese e francese, gli interessi di famiglia si spostarono da Jerez.

Nonostante questo, gli attuali discendenti hanno ripreso in mano questo bellissimo palazzo, rendendolo abitabile e visitabile al pubblico.

I Tabancos di Jerez

Cosa sono i tabancos?

Sono delle osterie dove, oltre a degustare vino (e che vino aggiungo io), viene anche venduto sfuso, direttamente dalla botte. Nascono proprio come attività di ‘consegna vino’ ed è ciò che le contraddistingue e le differenzia da un normale bar.

Vi elenco brevemente i più amati dai locals:

  • Tabanco El Pasaje, anche con flamenco dal vivo gratis. Risale al 1925 ed è il più antico
  • Tabanco Las Banderillas, famoso per la sua  rabo de toro en salsa muy reconocido (coda di toro)
  • San Pablo, una vera e propria cantina, dove non sarà facile trovar posto. Molto frequentata, è aperta dal 1935 e dispone anche di un patio esterno, dove sorseggiare uno sherry sotto alberi di arancio

Per visitare i luoghi della tradizione culinaria andalusa, vengono organizzati anche tour tematici come questi:

Visita alla cantina Tio Pepe

Sono stata indecisa sul prenotare o meno una visita guidata a questa cantina, perchè mi sembrava una cosa molto turistica. Informandomi però presso il mio hotel ad El Puerto de Santa Maria, mi hanno detto che invece ne valeva la pena.

Così, giusto un paio di giorni prima ho prenotato una visita guidata in inglese, della durata di 90 minuti, tenuta da una bravissima olandese, che sono riuscita a seguire, nonostante le mie basi linguistiche siano un po’ da rispolverare.

La visita è fatta veramente bene e vi porta in giro per i vari edifici che compongono la Bodega Gonzales Byass (Tio Pepe è il nome marchio/etichetta del vino fino).

Viene spiegato come vengono prodotti i vari vini, i processi che subiscono, si vedranno i locali storici dei primi magazzini e con un trenino si girerà con calma all’interno della tenuta.

PS: digitando su internet Jerez de la Frontera cosa vedere, spesso apparirà la foto di una via molto scenografica, coperta da filari di vite: si chiama Calle Ciegos. Ecco, è una strada privata e si trova all’interno del percorso di visita delle cantine.

Se volete vederla, dovrete entrare alle cantine, ma credetemi ne vale la pena.

Dimenticavo di dirvi che sono incluse anche due o tre degustazioni. Il costo cambia a seconda di ciò che sceglierete.

Per prenotare la tua visita alle cantine:

A Jerez de la Frontera, si possono visitare anche altre cantine, sempre con degustazione:

Lo spettacolo della Scuola Equestre Andalusa

Detta anche ‘Danza dei cavalli Andalusi’ questo spettacolo è un’importante esperienza legata alle tradizioni più radicate di Jerez e di tutta l’Andalusia.

Si tratta di un vero e proprio balletto basato sul dressage, ovvero l’addestramento dell’animale inteso nel suo termine più elegante (la parola è francese), con musiche tradizionali spagnole e costumi che ricalcano quelli utilizzati nel XVIII secolo dai cavallerizzi.

Tale esibizione è considerata la più bella del settore a livello mondiale ed ha guadagnato consensi e plausi in tantissimi Paesi in tutto il mondo.

Vi consiglio caldamente di inserire questo spettacolo sul podio di cosa vedere a Jerez de la Frontera in un giorno.

Flamenco a Jerez de la Frontera

Un’altra importante esperienza a Jerez è questa: assistere ad uno spettacolo di flamenco.

Io ho potuto farlo a Cadice, che da quanto ho letto in rete, si contende con Jerez la culla della nascita di questa importante danza gitana.

Io ne sono rimasta davvero entusiasta ed anche se è rivolto principalmente ai turisti, riporta e trasmette tutto l’amore e la passione per questo importantissimo e rappresentativo ballo tradizionale. Inoltre è un’idea molto valida per chi si sta chiedendo cosa fare a Jerez la sera.

Infatti anche qui, come a Cadice o Siviglia, si può assistere ad uno spettacolo serale, decidendo se abbinarvi solo il bere o una cena a base di tapas. Chiaramente il costo sarà differente.

Qui le varie opportunità:

Cosa vedere vicino Jerez de la Frontera?

Per rispondere a questa domanda ci vorrebbe un altro articolo!

Se farete base a Jerez, ci sono escursioni giornaliere che vi porteranno a visitare i suoi dintorni.

Qualche esempio:

Giunti alla fine di questo articolo su Jerez della Frontera o de la Frontera, spero di avervi detto tutte le cose principali da vedere, sottolineando che il binomio Jerez – circuito moto GP non è l’unico possibile.

Buona visita!

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