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Barcellona. Cosa vedere in 5 giorni, curiosità comprese

parc guell barcellona

Barcellona, la città di Gaudì, delle lunghe spiagge alla Barceloneta, delle Rambla e delle tapas.

Trovare qualcuno che non l’abbia visitata e davvero difficile, ma non tutti hanno visto alcune sue particolarità, che come solito, cerco di scoprire anche nelle città più conosciute.

Cosa vedere in 5 giorni a Barcellona

Non è una città particolarmente grande e le cose da vedere bene o male sono sempre quelle.
Il mio racconto si limiterà quindi a citare posti noti e meno noti, senza scendere troppo nei particolari, con le indicazioni su come raggiungerli e qualche suggerimento particolare per mangiare in locali tradizionali che, non tutti sanno, ancora esistono in questa turistica città.

Cominciamo quindi la visita di Barcellona, menzionando tutte le opere più famose di colui che la resa conosciuta ai più, ossia Antoni Gaudi. Chi meglio di lui può rappresentare il modernismo catalano?

In primis, la Sagrada Familia, opera incompiuta, che tutt’oggi si presenta ancora come un grande cantiere. E’ stata consacrata nel 2010 da Papa Benedetto XVI come Basilica Minore.

L’inizio dei lavori risalgono al lontano 1882 e come tutte le grandi chiese, necessitano di secoli per essere costruite. Si presume che il completamento possa avvenire nel 2026.

Il nome completo di quest’opera, in lingua catalana, è Temple Expiatori de la Sagrada Familia.

Vi si arriva con la metro, linea L5 o L2, fermata Sagrada Familia.

Altra opera a mio avviso superba, e’ Casa Batllo’ (pronuncia batglio’). Si trova sull’elegantissimo Passeig de Gracia, il viale più bello della città.
Ho voluto visitarla, come avevo fatto per Casa Milà 15 anni fa. L’ingresso è oneroso, 20,35 eur a testa (i bambini non pagano fino ai 7 anni non compiuti, oltre pagano 16,30 eur).

Per quello che si vede, parlo da profana e mi scuso con chi se ne intende davvero, penso che siano spesi proprio male, anche se la vista dal tetto è notevole e l’interno della casa (non arredata) sia particolare.

Ma la facciata che da sul viale è davvero spettacolare! Il più bel palazzo della città!

casa batllò gaudi barcellona

La particolarità di Casa Batllo’ sta nel fatto che, sia internamente che esternamente, sono state eliminate quasi completamente le linee rette e balconi e tetto diventano occhi, bocche e schiena di draghi fantastici.
La casa fu di proprietà di un ricco imprenditore che ne commissionò a Gaudi la rimessa a nuovo ad inizio secolo. Il primo piano o piano nobile era quello abitato da loro. Gli altri piani, 4, con 2 appartamenti l’uno, erano affittati. Tutt’ora vi è ancora chi ci abita, anche se la maggior parte dell’edificio è occupato dagli uffici amministrativi della casa che, ricordo, è di proprietà privata.
Dal 2005 Casa Batllò è Patrimonio Unesco. Per arrivarci metro linea L2 – L4 – L3.A pochi metri di distanza sorge anche La Pedrera (Casa Milà), altro capolavoro di Gaudi.
casa milà gaudi barcellona

Anche qui non esistono linee rette…il nome deriva dal fatto che la facciata esterna sia in pietra grezza. Bellissimo il panorama dalla terrazza, arricchita da statue (sembrano antichi guerrieri) che nascondono camini decorati con azulejos.

Anche questo edificio è privato e dal 1984 è annoverato tra il patrimonio Unesco.
Continuando a parlare delle opere del grande Gaudi, proprio vicino alla Rambla, in una laterale e ben segnalato, si trova Palau Guell.
Si tratta di un edificio abbastanza serioso e molto elegante, commissionato all’architetto dal ricco industriale Eusebi Guell. Lo spazio ristretto in cui Gaudi ha dovuto lavorare l’ha obbligato a costruire alcune stanze del palazzo su piu’ livelli.

Per arrivare, metro L3, fermata Liceu.
Il Palau Guell è annoverato tra il Patrimonio Unesco, così come anche lo splendido Park Guell.
Si trova sulla collina alle spalle di Barcellona.
Ci si puo’ arrivare molto facilmente prendendo il bus n. 24 da Pl. Catalunya o Passeig de Gracia.
Il percorso è lungo e dura circa 30 minuti, ma la fermata è proprio davanti ad una delle entrate secondarie del parco.
Se preferite la metro, dovete prendere la linea L3 e scendere a Lesseps.
Mettete in conto circa una ventina di minuti a piedi (ed in parte in salita) per raggiungere il parco.
La giornata di sole unita alla bellezza unica del parco ha reso la nostra esperienza meravigliosa. L’idea iniziale di Esuebi Guell era quella di costruire una città – giardino, con una sessantina di edifici su vari lotti di terra.
Alla fine, il lotto acquistato fu solo uno e le abitazioni costruite due, in una delle quali visse Gaudi per diversi anni.
Dalla particolare terrazza di gode una bellissima vista su Barcellona e tutto il parco è molto curato. Immancabile la foto con il drago che dà il benvenuto all’ingresso principale del parco.
L’unico neo è stato la moltitudine di persone che c’erano a visitarlo, unite alle tante scolaresche venute da tutt’Europa !!In ogni caso è uno dei must della città.
Non si può vedere Barcellona senza visitare Park Guell!
Il parco è pubblico e gratuito…(ndr al 2017 solo una parte. Il resto costa € 8,00 a persona)
Un’altra opera di Gaudi, magari un pizzico meno conosciuta delle altre sono i Padiglioni Finca Guell.
Si tratta del primo incarico conferito all’architetto dal suo mecenate e si trova nella zona universitaria della città. La fermata metro più vicina è Palau Reial, linea L3.
I ‘padiglioni’ non sono altro che il cancello di entrata di Villa Guell, dove l’elemento principale è il ferro. A mio avviso è un’opera davvero originale.
Il drago raffigurato rappresenta una delle fatiche di Ercole, il fondatore di Barcellona.
E’ un’opera d’arte, creata tramite la lavorazione artigianale di ferro industriale come molle e pannelli..davvero sorprendente!!
E’ possibile visitare il palazzo solo previa prenotazione e con visite guidate.
A Barcellona è possibile trovare altre opere di Gaudi, come Casa Vicens, il Collegio Teresiano e Casa Calvet, ma non abbiamo avuto modo di vederle.
Mi è rimasto invece impresso quest’edificio.
Si tratta di ‘Casa Comalat’, dell’architetto Salvador Valeri (Diagonal, 442, metro L3 oppure L5 fermata Diagonal). Come la ‘Casa de les Punxes’ o ‘Casa Terrades’ progettate da Puig i Cadafalch, fa parte dell’Itinerario del Modernismo di Barcellona.                                                                               Maggiori informazioni sugli edifici modernisti della città e la loro ubicazione, potete consultare il sito dell’ente del turismo spagnolo: http://www.spain.info/it/conoce/grandes-rutas/rutas_culturales/ruta_del_modernismo_barcelona.html
Molto bello è anche l’Hospital di Sant Pau, ma attualmente è in rifacimento (metro L5, fermata Sant Pau / Dos de Maig).

Voglio riportare anche la nostra esperienza relativamente a

cosa fare con i bambini a Barcellona

Matteo, nostro figlio di 8 anni, non si è voluto perdere l’acquario, situato nella zona del porto (quindi è anche una buona occasione per farsi una passeggiata sul litorale).

Il costo d’ingresso è di € 19,00 per adulto e € 14,00 per bimbi dai 5 ai 10 anni. Dai 3 ai 4 pagano € 5,00, free per gli under 3.

A noi è piaciuta molto la galleria degli squali, dove poter ammirare anche un grosso esemplare di pesce Luna, la vasca delle seppie (mai vista in altri acquari) e dei polipi.

Per raggiungere l’acquario prende la metro L3 e scendete a Drassanes.
Vi lascio anche il sito dell’acquario per tutte le informazioni del caso: Acquarium Maremagnum – Barcelona

Altro consiglio è quello di visitare lo splendido Laberint d’Horta, a nord della città. Si tratta del giardino più antico della città, creato dal marchese Desvalls nel lontano 1791.
L’ingresso è gratuito il mercoledi e la domenica, mentre gli altri giorni si paga un ingresso di poco più di 2,00 €, quindi assolutamente sostenibile.

Mio figlio si è divertito da morire! Il labirinto è fatto molto bene ed in ottimo stato e non è scontato riuscire a raggiungere il laghetto che si trova dalla parte opposta rispetto all’ingresso…
A parte questo, il giardino è molto bello e curato e poco frequentato dal turismo di massa. Un angolo di pace e tranquillità insomma.
Per raggiungerlo metro L3, fermata Mundet. Non è ben segnalato. Si trova vicino alla zona universitaria e l’ingresso è di fronte al Velodromo.
Sempre con bimbi al seguito, immancabile è una sosta al Parc de la Ciutadella, dove poter arrampicarsi su un gigantesco mammut, noleggiare la barche nel laghetto (solo con la bella stagione) e farsi un giro al Parc Zoologic (metro L4, fermata Ciutadella – Vila Olimpica).

Noi ci siamo limitati ad una passeggiata ed una breve sosta per fare merenda all’aria aperta, visto che il sole stava facendo capolino.
Sempre su richiesta di mio figlio, siamo andati a vedere da vicino la Torre Agbar. E’ tutta colorata!

A parte la hall a piano terra, dove è presente un negozio di souvenir, la torre non è aperta al pubblico. I suoi pannelli possiedono migliaia di LED luminosi in grado di comporre figure di varia natura. L’edificio, alto 144 mt. è privato ed è il terzo grattacielo per altezza di Barcelona.
Per arrivarci metro L1, fermata Glories.
Tornando verso il centro cittadino, se cercate un locale alternativo, che possa essere apprezzato anche dai vostri figli, potete recarvi al ‘El Bosc de les Fades’. Si trova a fianco del Museo delle Cere (che noi non abbiamo visitato), in una laterale della Rambla. E’ aperto dalle 10 del mattino ed è possibile farvi colazione come anche un pranzo a base di tapas. I prezzi sono nella norma e gli interni sono davvero particolari…

Visto che siete in zona Rambla, fate un salto al mercato più famoso di Barcelona, ‘La Boqueria’.

boqueria-barcellonaE’ un tripudio di colori, di odori, di tradizione (anche se ormai il turismo ha preso il sopravvento).
Tantissimi banchi di pesce, vi assicuro freschissimo, frutta, e addirittura un banco che vende solo uova!! Mai vista una roba simile!!                     Ho trovato ottimi prezzi sulla frutta ed è possibile tapear in diversi punti ristoro, il tutto a prezzi assolutamente sostenibili.

Non perdetevi ottimi frappè ed insalate di frutta.
Se avete il passeggino al seguito, magari evitate di andarci nelle ore di punta o di sabato.
Metro L3, fermata Liceu.
Sempre con i nostri pargoli, non mancate all’appuntamento serale con la Fontana Magica.

Si trova sulla collina del Montjuic, nella parte ovest della città (Metro L1-L3, fermata Placa Espanya), ai piedi del Palau Nacional (qui si trova il Museo Naciona d’Art de Catalunya).
Ogni venerdì e sabato sera (da giovedì a domenica nella stagione estiva), dalle 19 alle 21, le fontane danzeranno a suono di musica e si coloreranno. E’ uno spettacolo suggestivo che richiama ogni volta centinaia di persone.

Rimanendo in zona, potete recarvi al Poble Espanyol, un paese-museo costruito nel 1929, in occasione dell’Esposizione Universale di quell’anno, il quale rappresenta le caratteristiche delle varie regioni spagnole. L’ingresso è a pagamento, a meno che non ceniate in un ristorante del posto…allora avrete l’ingresso omaggio (ma non pensate di avere un gran risparmio comunque).
L’ingresso costa € 11,00 per adulto e 6,25 per bimbi dai 4 agli 12 anni.
Io avrei voluto andare, poi ho letto diverse recensioni che mi hanno fatto cambiare idea…
Per gli sportivi ricordo che subito dietro al Palau Nacional si trova il complesso olimpico costruito in occasione delle Olimpiadi del 1992.
Altro bella visita che avrei voluto fare, ma che mi sono persa a causa del maltempo è quella al Castell de Montjuic. Vi si arriva con la funicolare (inclusa nel prezzo del T10 o transport pass) e la teleferica, da pagare a parte. Anche il bus 193 arriva fin lassù.
Il Castello, risalente al XVII sec. oggi ospita un Museo Militare. Non riportando esperienza diretta, dico che il solo giro in teleferica vale la visita. Si deve godere di una vista spettacolare sulla città!
Ormai ho detto quasi tutto su Barcellona.

Manca solo il Barrio Gotico. Forse la zona più suggestiva, sicuramente la parte più antica.

La cattedrale gotica è splendida e potete accedere gratuitamente al suo cortile interno, dove si trova una piccola fontana ed alcuni volatili, quali oche ed anatre in un recinto.
Ho trovato molto rilassante passeggiare senza meta per gli stretti vicoli del quartiere, il quale ospita anche il Museo Picasso. Sempre lunga la fila per accedervi.

Fate una sosta anche al Palau de la Musica Catalana, è un palazzo molto particolare!

Esempio anch’esso del modernismo catalano è stato costruito tra il 1905 e 1908, ospita una scuola di canto e viene tutt’ora utilizzato per eventi e concerti. E’ aperto ai visitatori tutto l’anno.
Dichiarato Monumento Nazionale nel 1971, è anche Patrimonio Unesco dal ’97.

come muoversi a Barcellona

Le principali possibilità sono 3:
il biglietto T10 – la transport Pass – la Barcelona Card.
Il T10 è un carnet contenente 10 viaggi ed al momento costa € 9,80 (per la zona 1). Può essere usato da chiunque ed ogni viaggio può durare fino a 75 minuti. E’ valido per metro, buses, tram, funicolare per Montjuic e treno Renfe dall’aeroporto.
La maggior parte delle attrazioni della città si trovano in zona 1, per questo motivo noi abbiamo trovato conveniente utilizzare il T10.
La Transport Pass invece ha validità da 1 a 5 giorni ed è personale. Il costo varia in funzione della durata e comprende illimitati viaggi su metro, tram, treni (zona 1), compreso anche quello dall’aeroporto.
La durata è per giorno, non per le 24 ore.

Quindi se acquistate un biglietto nel pomeriggio, il primo giorno si concluderà con la mezzanotte del medesimo.
La Barcelona Card è più costosa, ma permette di avere sconti per le entrate ai musei, ristoranti, negozi convenzionati e molto altro, oltre che utilizzare tutti i mezzi pubblici illimitatamente (zona 1).

Ha durata fino a 5 giorni, è personale ed anche il questo caso vale per giorni di calendario e non per ore.
Per raggiungere il centro città dall’aeroporto potete utilizzare anche l’Aerobus. La fermata è subito fuori dai terminal ed il costo solo andata è di € 5.75.

Un piccolo sconto viene applicato se si acquista l’a/r contemporaneamente.
Per tutti i casi riportati, i bambini pagano dai 4 anni in su.
Per chi vuole visitare la città avendo poco tempo a disposizione, una buona soluzione sono i bus turistici. Seguono diversi itinerari, hanno guide in tutte le lingue e ed i biglietti possono essere acquistati per 1 o 2 giorni.

Gli itinerari che si possono scegliere (pagando un unico biglietto) sono 3 e mi è sembrato un servizio efficiente e capillare.

dove dormire a Barcellona, quale quartiere

 Noi eravamo nel quartiere El Raval, una zona fino a pochi anni fa non del tutto sicura, soprattutto di sera. Ora non è più così. È un quartiere colorato e vivo a tutte le ore, dove convivono insieme tradizione, ristoranti fashion (o fusion) e tanti mini market gestiti dagli immigrati che qui hanno trovato casa.
Nonostante ci siano ancora zone poco consigliabili, El Raval mi è piaciuto tanto.
Ogni stradina ti fa scoprire qualcosa di diverso, da negozi stravaganti a piccoli pub frequentati solo da spagnoli, zone poco turistiche che però ti portano in pochi minuti a piedi sulla caotica Rambla.
Se preferite un posto più tranquillo, ma non troppo costoso dove soggiornare, vi consiglio il quartiere d’Horta, a nord della città.
È ben collegato dalla metro ed offre rioni e complessi residenziali quasi da piccola cittadina di provincia più che grande città quale è Barcellona (un tempo infatti Horta era una paesino di pescatori che si è ritrovato inglobato dalla crescita della città).

dove mangiare economico a Barcellona

Ci siamo trovati particolarmente bene in questi locali:
TerraMar – Carrer Parlament, 34 – t. 93 329 68 62
Tapas di terra e di mare, prezzi nella norma è locale frequentato dai locali. Fuori dai circuiti turistici, per me ottimo.
O’Toxo – Calle Carmen, 59 – T. 93 -442- 92 -57 (http://www.restaurante-barcelona-otoxo.com/)
Anche questo è un ottimo locale, abbastanza tradizionale.
Juicy Jones – ristorante vegetariano – c/Hospital 74 – T. 93 44 39 082
Ottimo gazpacho e prezzi onesti. Vi assicuro che non si esce con la fame. Consigliato.

Vi lascio alcuni link:
Trasporti  Barcelona (http://www.tmb.cat/en/home)
Ente del Turismo di Barcelona (http://www.barcelonaturisme.com/)

Barcellona, cosa vedere nei dintorni

Museo Salvador Dalì, Figueres (http://www.salvador-dali.org/museus/figueres/en_index.html)
Monastero di Montserrat (http://www.abadiamontserrat.cat/%28S%282fayopueglmufhiputdtgojc%29%29/Default.aspx)
Cripta Colonia Guell – Santa Coloma de Cervello’ (http://virtualcoloniaguell.com/)

Siete pronti a partire??

 

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4 Commenti

      1. anche io con la mia famiglia vorremmo andare. dove avete trovato i costi per i voli più economici? e per pernottare meglio con booking o cosa mi consigliate? grazie mille e buon viaggio 🙂 Emanuela

        1. Ciao Emanuela, innanzitutto devi sapere il periodo….voli economici in bassa stagione se ne trovano, ben diverso è se decidi di viaggiare durante i ponti, la Pasqua o la Semana Santa. Per l’alloggio io mi appoggio spesso a booking, oppure ad airbnb. Quest’ultimo è un po’ più caro, ma se cerchi un appartamento forse è meglio che il booking (anche se ormai ne trovi molti anche lì). Ciao!

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