Cosa vedere ad Étretat? Il paese in sè non ha nulla di particolare, ma non si può tralasciare questo luogo durante un itinerario in Normandia. Vi perdereste troppo incanto. Perchè? Continuate a leggere e capirete.
Questi giardini sono una vera favola, anche solo leggendo la storia della loro nascita.
Collocati sulla bellissima falesia d’Amont, offrono una vista incantevole sulla falesia d’Aval, con il suo famoso ‘Aiguille‘ che la affianca.
Voluti da Madame Thébald, importante attrice dei primi del ‘900, nascono ufficialmente nel 1905, quando fu piantato il primo albero.
Forse non tutti sanno però che la donna fu ispirata da Claude Monet, padre dell’impressionismo e bravissimo giardiniere. Il pittore visse ad Étretat diversi anni ed i suoi quadri lo dimostrano ampiamente.
E fu proprio durante questo periodo, che Madame Thébald, consultando appunto anche Monet, cominciò a dare forma a ‘Les Jardins d’Étretat’.
Lo spirito originario con cui fu concepito il giardino è rimasto intatto, arrivando fino a noi. Una combinazione poetica fra paesaggi, architetture, sculture, terra e natura.
Le aree che compongono il giardino sono diverse e tutte molto particolari. La visita comincia dal Jardin Avatar, che si ispira al film omonimo e continua nel Jardin des Etreintes et des Arbres, dove incontrerete funghi e fiori giganti.
Il luogo più toccante però è Le Jardin Émotion, dove enormi volti grigi sono collocati fra siepi tagliate con grande maestria. Sono tutte diverse e rappresentano i vari stati d’animo espressi dal viso umano. Molto bravo l’artista, lo scultore spagnolo Samuel Sacedo.
La visita procede passando al Jardin Eléments, dove le siepi rappresentano il mare, con le sue onde e le sue maree, che tanto caratterizzano la costa.
Si continua verso la terrazza panoramica. Qui il panorama è pazzesco e proprio qui è collocata la scultura dell’artista polacco Wiktor Szostalo dedicata a Claude Monet. Creata con rami di vite intrecciati tra loro, contribuisce a dare ancora maggiore poesia al luogo. Fermatevi a lungo a contemplare il mare, c’è anche una panchina su cui sedervi.
Un altra parte del giardino che mi è piaciuta particolarmente è Le Jardin Parnasse, dedicato l’impressionismo. Si sviluppa in onde verticali, riproducendo il paesaggio costiero di Étretat.
Ormai la visita volge al termine. Rimane uno sguardo al giardino delle orchidee ed a quello dedicato ai suoni della natura.
Se vi ho incuriosito a sufficienza, recatevi sul sito ufficiale del giardino per ulteriori informazioni: etretatgarden.fr
Il giardino è aperto tutto l’anno ed è permesso anche l’ingresso ad animali di piccola taglia purchè tenuti nel loro marsupio.
Ci sono due modi per arrivare al giardino: tramite la scalinata che parte dalla spiaggia, ai piedi della falesia d’Amont (circa 8/10 minuti), oppure puntate il navigatore per Avenue Damilaville. In estate il trenino turistico passa proprio per quella strada e dovrete cercare un percorso alternativo ma, durante il resto dell’anno non avrete problemi. Il parcheggio è proprio di fronte all’ingresso.
Cosa vedere ad Étretat se non le sue sorprendenti falesie??
Che ci sia il sole o meno, è un paesaggio che non delude mai. Il percorso è semplice e fattibile anche con bambini di 4/5 anni. Ho visto gente anche con il passeggino, però vi anticipo che sarà una sfacchinata.
Il percorso parte dalla bella spiaggia di ciottoli, che rende il mare di un intenso verde smeraldo (col sole ovviamente).
Potete salire alla vostra destra e raggiungere la falesia d’Amont (dove si trova il giardino), arrivare alla chiesetta e scattare meravigliose foto alla falesia d’Aval. Il percorso poi prosegue, arrivando fino all ‘Aiguille de Belval.
Questa parte di percorso però io non l’ho fatta.
Mi sono recata invece a sinistra della spiaggia, seguendo prima il lungo mare e poi salendo le scale verso la falesia d’Aval ed al suo Aiguille. Durante la bassa marea (potete controllare qui gli orari giornalieri MAREE ETRETAT),
si riesce a raggiungere la grotta sotto la falesia direttamente dalla spiaggia, detta ‘le trou à l’homme’. Da qui si raggiunge la spiaggia di Jambourg.
Quando sarete sulla falesia d’Aval, potrete ammirare la Manneporte, anche dipinto di Monet.
Non posso usare parole per descrivere il paesaggio, perchè non renderei comunque l’idea. Mi sono trattenuta più che ho potuto ad ammirarlo….mi sono commossa per la sua bellezza. In questa zona è possibile anche entrare all’interno della falesia, con percorsi dotati di corrimano. Mi è sembrato tutto sicuro ma, visto l’altezza raccomando sempre massima prudenza e scarpe da trekking.
Il nostro percorso è continuato fino ad arrivare sul dorso della Manneporte ed ammirare la falesia d’Aval e il suo Aiguille. Peccato che non ci fosse il sole, perchè il tramonto li avrebbe illuminati con la sua calda luce.
Le spiagge di queste zone sono meravigliose quanto inaccessibili e, nonostante l’afflusso turistico, sono riuscita ad estraniarmi e godermi questa splendida esperienza come fossi sola.
Se ne avrete l’opportunità, specie ad agosto, consiglio di visitare le falesie o alla mattina presto (le comitive arrivano verso le 10), oppure dalle 18 / 19 in poi. Se ci sarà sereno vedrete un tramonto indimenticabile. Le falesie sono illuminate anche di sera, per lo meno quella d’Aval. Se avete il cavalletto, potete posizionarvi sulla falesia d’Amont, a fianco della chiesetta, ed immortalare un panorama senza pari.
Ecco, queste sono le due principali cose da vedere ad Étretat, ma non sono le uniche.
Altra esperienza da fare è quella di mangiare in uno dei tanti rinomati ristoranti di pesce. Metterete mano al portafoglio, ma difficilmente rimarrete delusi. Le crudité, così come le moules (cozze), le troverete un po’ ovunque e dalle recensioni lette, mi pare che vengano cucinate davvero bene.
Pur amando il pesce, non sono patita di crostacei e molluschi crudi. Inoltre i prezzi erano davvero elevati ed avendo prole al seguito, che comunque nè mangia nè tanto meno apprezzerebbe cibi particolarmente raffinati, non avevo voglia di spendere 50€ a testa.
Così, leggendo su TA (che comunque è affidabile fino a mezzogiorno), ho trovato questo ristorante: Le Bistretatais.
Abbiamo preso delle orate alla griglia molto buone, accompagnate da insalata e patate. Il prezzo a piatto è stato di € 16,50. Il pesce era intero e di medie dimensioni. Insomma, con 20/22 € a testa (con ottimo dolce incluso), abbiamo mangiato cibo fresco, buono e non siamo usciti con la fame, quindi ve lo consiglio!!
Altra attrazione importante ad Étretat è la visita a Le Clos Lupin, Maison de Maurice Leblanc. Lo scrittore francese, considerato il ‘padre’ del ladro gentiluomo Arsenio Lupen, visse qui e sempre qui scrisse molti dei suoi racconti dedicati a questo personaggio, tradotti in diverse lingue in tutto il mondo.
Qui il link per maggiori informazioni —>Étretat Tourism – Clos Lupin
Questa cittadina è il luogo più caro che ho incontrato durante i miei 12 giorni in Normandia.
Se volete risparmiare qualcosa, cercate una sistemazione fuori dal paese.
Noi ci siamo trovati bene qui, Le Domaine des Platanes, a circa 5/6 minuti dal centro del paese.
Una tripla senza colazione € 138,00 (agosto 2018)
Prenotato su booking.com.
Su cosa fare ad Étretat:
www.etretat.net/office-de-tourisme-etretat
e qui sulla Normandia in generale:
Normandia Turismo – sito ufficiale
State organizzando un viaggio in Normandia? Non perdetevi i giardini e la casa di Claude Monet! Ne parlo qui:
Normandia, il giardino di Monet. Informazioni e suggerimenti per la visita
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4 Comments
I panorami sono davvero stupendi Laura. Il Giardino però mi ha incuriosito dall’inizio e capirne il suo significato leggendo l’articolo me lo ha fatto amare ancora di più!
Mi fa piacere Simo 😀 . Mi spiace solo che alcune foto siano scure…il sole si è fatto vedere alle 7 di sera…però davvero tutto bellissimo!
[…] la giornata ad Étretat seguiamo i consigli di viaggiareconlaura che consiglia il trekking su entrambe le falesie e Les Jardins […]
Grazie mille per la menzione. La Normandia vi conquisterà, onorata di esservi di ispirazione.