Di mulini a vento ce ne sono ancora parecchi, nonostante molti siano andati distrutti, e li troverete un po’ ovunque.
Io, grazie ad un viaggio per l’ente del turismo olandese, ho potuto vedere quelli di Schermer, e visitarne uno divenuto museo.
Era solo l’alba del XV secolo quando gli olandesi del nord cominciarono a prosciugare i primi laghi. Lo Schermer era uno dei più grandi e l’impresa fu imponente per l’epoca, anche se avvenne due secoli più tardi.
Le bonifiche avvenivano scavando un primo canale circolare attorno al lago. Con la terra ricavata si costruiva una prima diga sulla quale venivano posti i primi mulini.
Il lago era profondo 4 m ed ogni mulino poteva sollevare acqua al massimo per 1 m.
Per questo motivo si costruirono 4 serie di mulini, con lo stesso criterio. Alla fine furono 52.
Rimasero in funzione anche successivamente, per prevenire eventuali riempimenti dovuti a mareggiate e tempeste.
A noi ne sono arrivati 11, che grazie alla fondazione Stichting Schermer Molens, sono stati restaurati e resi funzionanti.
Uno di questi è stato aperto al pubblico, diventando museo.
Al piano terra si trova l’abitazione del custode. La cosa che vi incuriosirà maggiormente saranno i letti molto corti.
Ho imparato di recente che, nel Medioevo, era usanza dormire seduti o semi-seduti. Il motivo principale era di tipo scaramantico…sdraiati si stava da morti non da vivi quindi…si dorme seduti, ovvio!
Un’altra cosa che ha destato il mio interesse sono le coperture delle pale. Fateci caso, in Olanda, i mulini a vento spesso hanno le pale coperte da teli.
Anche in questo caso la motivazione è semplice e pratica: in caso di poco vento le pale diventano come vele e sono in grado di far funzionare efficientemente il mulino.
Ora due parole (ma due) su come funziona un mulino da polder.
Quello di Schermer è un mulino di tipo fiammingo, ottagonale, costituito da 8 montanti in legno collegati da travi orizzontali, travi incrociate e supporti.
Tutte confluiscono in un punto più alto, creando una superficie detta piattaforma superiore. Qui è posizionata la calotta, che gira su una corona formata da 52 rotelle e permette la rotazione delle pale esterne del mulino.
Non vado oltre perchè non sono pratica e non vorrei scrivere castronerie.
Se non altro questo sito ha brochure anche in italiano ed avrete modo di leggere e capire il suo funzionamento, trovandovi direttamente all’interno del mulino.
Il polder di Schermer è Patrimonio Unesco ed il luogo su cui si trovano questi meravigliosi mulini a vento olandesi è una vera cartolina. Pascoli verdi e pecore, canali affiancati da fiori e, in stagione, tanti campi di tulipani nelle vicinanze.
Non mi sono mai sentita più in Olanda di così…si può dire??
PS: non dimenticate di comprare un paio di zoccoli in legno…nel piccolo shop/cafè ne troverete di carini.
Questa zona si trova a circa 30 km a nord di Amsterdam, sulla statale N243.
Si parcheggia gratuitamente e l’area è accessibile sempre, mentre il mulino-museo è aperto da fine marzo a fine ottobre.
Per gli orari, consultate sempre il loro sito www.museummolen.nl
In Olanda, mulini a vento antichi ne troverete in diverse zone. I più conosciuti sono:
Approfondisci la tua visita recandoti nella graziosa cittadina di Enkhuizen!
Link utili:
Viaggio stampa effettuato in collaborazione con VisitHolland.
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