Treviso e dintorni: 2 giorni tra arte e buon vino
Treviso è una città veneta di medie dimensioni.
E’ attraversata da canali, una piccola Venezia insomma, ma più verde. Tanti sono gli scorci pittoreschi che incontrerete e che vi faranno amare immediatamente questo luogo affascinante.
In questo articolo troverete un itinerario a piedi a Treviso, da fare in giornata in quanto la città è piccolina, una via di mezzo con un grande paese.
Cosa vedere a Treviso in un giorno
Abbiamo parcheggiato vicino alla Riviera Garibaldi e siamo entrati in centro tramite il Ponte Dante. Questa zona è molto bella, con il fiume Sile che lambisce le antiche mura cittadine, un ottimo punto per passeggiate romantiche.
Abbiamo attraversato il piazzale a fianco l’Università e ci siamo diretti subito alla Pescheria. Si tratta di un isolotto al centro del Cagnan, un ramo del fiume di risorgiva Botteniga, sede del mercato del pesce cittadino. E’ anche un importante luogo di ritrovo, dove potrete a vostra volta sedervi per un caffè o uno spritz. In zona sono presenti alcuni mulini in funzione.
Successivamente abbiamo preso Via Palestro e poi Via Campana, che attraversa il Cagnan. Qui, sotto i portici di un antico palazzo, si trova il ristorante più scenografico della città, ossia l’Odeon alla Colonna. E’ un locale adatto ad una cena romantica, possibilmente in una notte d’estate. Anche qui, proprio di fronte è ancora presente la ruota (funzionante) di un vecchio mulino. Sembra davvero una cartolina!
Visto la bella giornata e le temperature miti, i tavoli erano ancora apparecchiati all’esterno, con tanto di candele, fiori e un arredamento rustico-chic che mi piace da morire. Non siamo stati qui a cena, quindi informatevi su prezzi e quant’altro se volete andarci.
Abbiamo proseguito per Piazza Rinaldi, proprio dietro al ristorante e successivamente per il canale Buranelli. Questo luogo è particolarmente suggestivo, uno dei punti più belli e famosi della città, da includere senza pensarci fra le cose da vedere a Treviso.
Vi consiglio di percorrere tutto il sottoportico fino ad incrociare di nuovo via Campana e poco più avanti via Palestro. Troverete diversi scorci da fotografare.
Ormai siamo nel cuore pulsante della città. Piazza dei Signori, con il famoso Palazzo dei Trecento e la Torre Civica che svetta, è uno degli emblemi della città. Molto bella è anche la Loggia dei Cavalieri, che la trovate in Piazza Francesco Crispi.
Mentre andate alla ricerca dei punti turistici per eccellenza di Treviso, non dimenticate di godervi il percorso, alzando gli occhi su palazzi ancora parzialmente affrescati e finestre in stile veneziano. Questa città è una scoperta in ogni angolo ed in ogni vicolo, davvero.
Calmaggiore è la via dello shopping trevigiano e termina all’altezza del Duomo. La sua facciata con le grandi colonne lo fa assomigliare più ad un tempio neo-classico e, a parte le belle cupole che svettano già su Via Calmaggiore, non mi ha detto un gran chè.
Vi consiglio una sosta golosa e raffinata. Se girate attorno al Duomo e prendete Via Canoniche, oltre a trovarvi di fronte ad un a bellissima pavimentazione in mosaico, scoperta e ristrutturata di recente, potrete gustare un ottimo thè alla Tea Room Tanapertè. E’ un piccolo locale con travi a vista ed arredamento di gusto romantico. Fatevi consigliare dalla proprietaria, che gestisce il locale con grande passione e perizia. Io e mio figlio ci siamo gustati un ottimo thè bianco. E’ possibile comprare in loco thè pregiati e tisane.
Mentre tornavamo verso il Cagnan, per fotografare alcuni scorci al crepuscolo, ci siamo imbattuti in un’altra attrazione molto particolare, anzi insolita: la fontana delle tette. Quella che si vede nella galleria tra Piazza Torre e Calmaggiore è una copia. L’originale, risalente al 1559 è danneggiato ed esposto al Museo Civico di Treviso.
La storia racconta che fino al 1797, anno della caduta della Serenissima, ogni volta che si festeggiava un nuovo Podestà, per 3 giorni tutti i cittadini potevano bere da questa fontana, che offriva vino rosso da un seno e vino bianco dall’altro. Molto singolare. Il tema del seno femminile l’ho trovato anche a Venezia, nell’ultima visita che le ho fatto, dove mi sono sporta dal Ponte delle Tette. Tutto merito o colpa delle cortigiane, che attiravano clienti mettendo in bella mostra i loro seni prosperosi dai balconi dei palazzi che sorgevano in quella zona.
Tra le varie porte d’accesso alla città, la più bella è sicuramente Porta San Tomaso, dalla quale siamo entrati la mattina del giorno successivo. Qui troverete anche un parcheggio grande gratuito. Sosta massima 120 min.
Cosa vedere nei dintorni di Treviso – curiosità
Il sole ci ha accompagnato entrambi i giorni, così siamo ritornati in centro per vedere alcuni posti con il sole alto, ma siamo rimasti giusto un’oretta perchè poi avevo programmato la visita al Molinetto della Croda, nel piccolo paese di Refrontolo. Già il nome del posto mi fa pensare ai sette nani, quindi ad una fiaba ed in effetti questo mulino la rappresenta proprio! Che scenario superlativo! Il mulino risale al XVII secolo ed è ancora in funzione.
Nel 2014 una bomba d’acqua ha devastato la zona. L’alluvione ha portato via la vita di alcune persone. Ora per fortuna è stato tutto ripristinato e restaurato, ma il passato purtroppo non si cancellerà nella mente della gente.
La visita dell’antico casolare costa 2€ a persona ed oltre a visitarne gli interni, dove viene raccontato di come sia stato costruito a più riprese e dei mugnai che da sempre ha ospitato, si può percorrere il sentiero che passa dietro al mulino fino all’inizio della cascata che in questo periodo dell’anno è abbastanza scarna. Ho visto foto dove la sua portata era ben diversa. Mi sono chiesta cosa volesse dire croda: significa montagna (come la Croda Rossa nelle Dolomiti di Sesto). Questo perchè in alcuni punti il mulino appoggia proprio sulla nuda roccia (si vede in una delle sale).
La cosa più bella di questo breve week end è stata la natura. L’autunno ha dipinto il paesaggio con i suoi colori caldi ed è stato davvero piacevole allontanarsi dalla città ed immergersi nei vigneti della marca trevigiana. A Refrontolo, così come a Volpago Montello (dove abbiamo pranzato) è tutto una vigna.
Infatti qui viene prodotto dell’ottimo prosecco, che raggiunge il suo massimo nelle produzioni di Valdobbiadene, unico paese a godere del marchio DOC. Vigneti a parte, i colori più intensi li ho trovati nei rampicanti, dal bordeaux al rosso all’arancione. E poi i melograni ed i salici piangenti sui canali, sia a Treviso che in campagna. Insomma, questo angolo di Veneto mi ha proprio conquistata e penso che riesca a conquistare anche voi.
Treviso, come arrivare
In auto tramite l’autostrada A13 Bologna-Padova e poi A57 direzione Trieste e successivamente A27 per Belluno.
E’ presente anche l’aeroporto, ben servito dalla compagnia low cost Ryanair con voli che la collegano a Puglia, Calabria, Sicilia e Sardegna.
In alternativa c’è Venezia ben collegata sempre al sud Italia da Volotea. Si può raggiungere Treviso anche in treno, con le ottime tariffe di Italo e Trenitalia, che però spesso sono infrasettimanali. Il cambio è sempre a Venezia.
Dove dormire a Treviso
Abbiamo alloggiato a Quinto di Treviso, al B&B Villa Griselda. Ci siamo trovati bene, perchè è in zona tranquilla, a soli 10 minuti d’auto dalla città. E’ una struttura semplice, con poche camere e colazione inclusa. Si trova molto vicino all’aeroporto, ma non dà fastidio in quanto i voli si interrompono nelle 22.30 massimo e ripartono nelle 8 del giorno successivo.
Treviso, dove mangiare
Ci siamo trovati benissimo al ristorante pizzeria La Finestra, in centro, dove abbiamo gustato ottima carne ed ottimo pesce (prenotazione consigliata) ed all’Osteria della Vittoria, a Volpago di Montello, dove Marco, il proprietario, ci ha fatto assaggiare le prelibatezze della ‘marca trevigiana’ tutto accompagnato da un ottimo prosecco. Consigliatissimo!!
Link utili per la pianificazione del soggiorno:
VisitTreviso.it
Molinetto della Croda – Refrontolo (TV)
Mappa dei luoghi visitati