Montalcino e dintorni, cosa visitare
Visitare Montalcino ed i suoi dintorni significa vedere quanto di più bello offre la Toscana.
Infatti ci troviamo in Val d’Orcia, quel territorio collinare, compreso nella provincia di Siena, che si estende dal Monte Amiata fino al confine con la regione Umbria. Le sue dolci colline, i filari di vigneti e i suoi borghi medievali le hanno fatto ottenere il prestigioso riconoscimento di Patrimonio UNESCO dell’Umanità nel 2004.
Per chi desidera passare una vacanza immersa nella natura e nei suoi ritmi, lontano dal caos della città, la Val d’Orcia fa sfoggio di comuni dalla lunga storia e tradizione: Castiglione d’Orcia, Montalcino, Pienza, Radicofani e San Quirico d’Orcia.
Montalcino e dintorni, cosa visitare
Sia Montalcino che Pienza, sono i due paesi la cui visita è assolutamente imprescindibile.
Spiccano per le loro produzioni di particolare pregio, apprezzatissime sia dagli avventori locali che dai viaggiatori stranieri: Montalcino per il suo Brunello e Pienza per il suo pecorino.
Il borgo di Montalcino si distingue per la sua lunga storia, le sue architetture medievali e le origini antichissime, risalenti probabilmente già agli Etruschi. Qui a far da padrone è il Brunello di Montalcino, vino rosso a Denominazione di Origine Controllata e Garantita (DOCG).
La zona di Montalcino ha sempre avuto come produzione di riferimento quella vitivinicola, ma la storia del Brunello risale alla metà del XIX secolo, quando Clemente Santi, farmacista e uomo di scienza, sperimentò la produzione di vino rosso nella zona, dedicata fino ad allora al solo bianco Moscatello. L’intuizione e la passione del Santi hanno dato origine a quello che oggi è uno dei vini più amati e riconosciuti a livello nazionale e internazionale.
A Montalcino il visitatore avrà l’imbarazzo della scelta fra cantine ed enoteche dove poter degustare un buon calice di Brunello. Una valida opzione è l’enoteca della Famiglia Padelletti sul corso principale (ma in alternativa possiedono anche lo shop online ricco di vini di Montalcino), dove la passione enologica è tramandata da ben ventisette generazioni e dove, oltre alle degustazioni, è possibile acquistare le bottiglie di Brunello sotto la guida e il consiglio di chi ha trasformato un lavoro in una vera passione.
Pienza è uno dei borghi più caratteristici non solo della Val d’Orcia, ma di tutta la Toscana. Il suo centro storico, Patrimonio UNESCO dell’Umanità già dal 1996, fu fatto realizzare da Papa Pio II a metà del XV secolo, secondo i dettami rinascimentali della città ideale.
Oltre che per la rilevanza in ambito artistico e architettonico, Pienza si distingue per la sua lunga tradizione casearia, di cui il pecorino stagionato ne è il re.
Furono i pastori sardi che, trasferitisi in Toscana secoli or sono, diedero il via alla lavorazione dei formaggi, trasmettendo le loro tecniche e conoscenze agli abitanti autoctoni. Grazie a questa “contaminazione”, Pienza si è trasformata nella patria del pecorino, la cui variante più pregiata è sicuramente quella del pecorino stagionato in barriques. Il visitatore resterà meravigliato sia dalle molteplici botteghe e aziende storiche casearie che scandiscono metro per metro le vie del paese, sia dall’aroma di pecorino che si sprigiona nell’aria.
Montalcino e dintorni
Rigenerarsi a Bagno Vignoni e Via Francigena
Oltre al settore enogastronomico, la Val d’Orcia offre anche luoghi naturali dove potersi rigenerare: le Terme di Bagno Vignoni e la Via Francigena.
Bagno Vignoni è una frazione del comune di San Quirico d’Orcia, la cui fama di centro termale era conosciuta sin dall’Antica Roma. Nel XVI secolo, nella piazza principale, denominata Piazza delle Sorgenti, fu costruita una vasca rettangolare da cui sgorgava una sorgente naturale, calda e sulfurea, le cui acque giungevano, e giungono tutt’ora, fino al Parco dei Mulini, un’area archeologica in cui si possono visitare gli antichi mulini in pietra che venivano azionati proprio da questo flusso.
Attualmente Bagno Vignoni offre diversi stabilimenti termali e centri benessere dove potersi rilassare e prendersi cura di sé.
Per chi volesse invece trasformarsi in “camminante” per un giorno, è possibile percorre un tratto della Via Francigena, quello che collega San Quirico d’Orcia a Radicofani. La Via Francigena è quel cammino che dal Nord Europa, più precisamente dalla Francia settentrionale, conduceva fino al Vaticano.
Questa tappa, la numero 36 del Cammino, che si insinua in un paesaggio mozzafiato, immerso nel verde incontaminato e nel silenzio, non è però tra le più semplici, annoverando tra le sue criticità la decisa salita verso Radicofani e alcune zone a guado durante la stagione autunnale.
Se avete voglia di recarvi ancora più a sud, vi lascio questo articolo su Pitigliano e Sorano, che si raggiungono proprio passando per Radicofani:
Questi sono solo alcuni dei paesi della Val d’Orcia, i cui paesaggi sono fra i più caratteristici della Toscana e continuano ad alimentare l’immaginario collettivo: vigneti che si estendono a perdita d’occhio, campi di grano dorati, cipressi che punteggiano le strade di campagna tra un podere e l’altro, torrette e mura merlate dei borghi medievali.
Qui troverete un itinerario più completo:
Visitare Montalcino e dintorni, vuol dire scegliere un territorio ove l’offerta turistica è varia e molteplice, perfetta per rigenerare il corpo e lo spirito (vedi Bagno Vignoni).
Vuol dire recarsi in un luogo ove il settore enogastronomico, si pregia di sapori inconfondibili e di piatti rustici, semplici ma dal gusto deciso e autentico: pici, zuppe, carni pregiate come la Chianina e cantucci la fanno da padrone e in ogni borgo si possono gustare i piatti della tradizione, preparati dalle sapienti mani delle massaie.
Insomma, la Val d’Orcia ed i suoi meravigliosi paesi rimangono tra i luoghi più belli d’Italia…ed anche i più buoni!!
Immagine di copertina: Pixabay