Come arrivare a Cala Coticcio Caprera
Cala Coticcio è un posto indescrivibile, unico nel nostro Mediterraneo.
Visto che non tutti conoscono questo paradiso e nemmeno sanno come raggiungerlo, ho pensato di scrivere questo articolo per spiegare come arrivare a Cala Coticcio, sull’isola di Caprera.
Conosciuta anche come Tahiti, questa spiaggia non è facilmente raggiungibile.
Innanzitutto come si arriva a Caprera?
Per prima cosa bisogna raggiungere l’isola della Maddalena, nel nord della Sardegna, con i traghetti in partenza da Palau.
A proposito, della Maddalena ne parlo qui:
La Maddalena – le sue spiagge più belle
Un istmo di terra collega l’isola alla più piccola ma, a mio avviso più bella, Caprera.
Quindi se avete l’auto, siete già avvantaggiati. Io per esempio ho visitato Cala Coticcio, soggiornando 10 giorni alla Maddalena, che è l’ideale per visitare non solo questa spiaggia, ma anche tutta l’isola.
NOI SIAMO STATI QUI
Come arrivare a Cala Coticcio via terra
CALA COTICCIO DOVE SI TROVA
Come vedete, Cala Coticcio si trova sulla costa est di Caprera, rivolta a sud, in posizione protetta quando spira il maestrale.
La maggior parte delle persone la raggiunge via mare, ma con gran fatica è possibile raggiungerla anche via terra tramite un percorso scavato tra rocce e siepi sui monti dell’isola.
Il percorso in auto che dovrete fare sarà quello per arrivare al Museo di Garibaldi, detto Museo Garibaldino, per poi prendere per Batterie Arbuticci.
Al successivo incrocio dovete andare a sx e poi nuovamente dritto, superando la biforcazione per Cala Brigantina (molto bella, ma non vista purtroppo).
Passate un parcheggio, sulla vostra destra, che è quello da cui parte un altro sentiero sempre per Cala Brigantina. Continuate ad andare dritto, fino a quando non arriverete ad uno sterrato leggermente sopra elevato. Ecco, l’auto dovrete lasciarla qui.
Vi lascio la mappa per arrivare a Cala Coticcio in auto dalla Puntarella al parcheggio e poi il percorso a piedi (c’è scritto 22 minuti, ma sono di più).
Vi conviene impostare il navigatore quando siete in un punto di buona ricezione.
Il sentiero è segnalato un po’ alla bene meglio e non vi nego che a volte sono andata più ad intuito che altro.
Alcune persone addirittura tornavano indietro scoraggiate. Ho letto su altri siti però che ora il percorso è segnalato meglio, quindi farete sicuramente meno fatica di quanta ne abbia fatta io.
Comunque, io sono voluta andare da sola (mio marito è rimasto con mio figlio che allora aveva 5 anni), forse ho un po’ osato, ma alla fine posso dire che lo rifarei tranquillamente altre volte.
D’obbligo scarpe da ginnastica e, possibilmente pantaloni lunghi. Sconsigliatissimo farlo con bimbi piccoli. Portatevi da bere.
Durante il percorso (di ca. 40 min) il cellulare non prende ed un tratto del sentiero è veramente brutto, ma con prudenza ci si riesce senza grossi problemi.
Nella zona troverete due cale.
La prima, quella in cui finisce il sentiero, è la più grande e prende il nome di Cala Bianca. Semplicemente meravigliosa.
La sabbia è rosa ed il mare verde smeraldo, ma tenue…purtroppo la grandezza della spiaggia dipende dalle mareggiate avvenute nei mesi invernali, quindi è impossibile stabilire a priori quanta gente possa ospitare.
Nel mio caso, il mare mi dissero essersi ‘mangiato’ una bella fetta di spiaggia.
Il contesto è comunque di una bellezza incredibile, con questi grandi massi rosa che contornano la piccola baia.
Ricordate però che per arrivare alla spiaggia di Cala Coticcio, mancano ancora 5 minuti di cammino quindi, quando vi sarete giustamente rilassati su Cala Bianca, salite sugli scogli alla sx della spiaggia.
E direte: il paradiso esiste!!
Siete arrivati a Tahiti. La foto che allego spero che renda almeno la metà della bellezza del posto. Una delle spiagge più belle che io abbia mai visto.
Lo scenario è stupefacente.
La spiaggia nel mio caso era davvero un fazzoletto, già 10 persone erano tante, ma a Cala Coticcio si viene principalmente per godere di un posto dalla bellezza straordinaria, con un acqua turchese come poche se ne vedono, con enormi massi granitici che punteggiano il mare, creando delle romantiche piscine naturali.
E’ un luogo sorprendente, non riesco a togliermelo dal cuore e dalla mente.
Spero davvero di poterci tornare con mio marito e volendo, anche mio figlio, che ormai è adolescente.
Evidentemente sempre più persone stanno scoprendo come arrivare a Cala Coticcio via terra, perchè in alta stagione potreste trovare anche il parcheggio pieno.
Quasi non ci credevo, in quanto essendoci stata diversi anni fa, tra l’altro a fine giugno, io ho trovato giusto 4/5 macchine e ben poche barche all’orizzonte…era davvero un paradiso…e spero che almeno al di fuori dei mesi estivi centrali lo sia ancora.
Cala Coticcio come arrivare in barca
Per chi volesse raggiungerla in barca, si sinceri sulle leggi da rispettare. Io sapevo che gommoni ed altri natanti non potevano avvicinarsi alla riva a motore acceso per almeno 200 mt, che si riducono a 50 a motore spento.
Purtroppo, mi dispiace constatare che alcuni se ne infischiano allegramente di queste imposizioni. Per fortuna la guardia costiera è abbastanza solerte.
Comunque le soluzioni sono due:
- affittare un’imbarcazione presso il porticciolo della Maddalena (i gommoni non necessitano di patentino, ma di buon senso sempre);
- verificare se ci sono tour organizzati in partenza da Palau che magari includono anche questa spiaggia.
Personalmente cercherei di non facilitare questo tipo di turismo, che rovina i luoghi, facendo sbarcare turisti a decine tutti in una volta. Cala Coticcio è molto molto piccola ed ogni anno può cambiare in base alle mareggiate che si sono susseguite durante l’inverno.
Visto che è fattibile anche a piedi, preferite raggiungerla così, in modo da preservare il più possibile questo paradiso.
Che belle foto. E che mare… viene voglia di farci subito un tuffo!
Veramente superlativo….per me uno dei posti più belli del Mediterraneo!
Che spiaggia stupenda, non sapevo nemmeno esistesse, ho sottovalutato Caprera! Alla prossima volta in Sardegna da vedere assolutamente!
Ciao Anna, Caprera è un vero gioiello. Cala Coticcio è la sua pietra più grossa 😉
Ciao Laura ma è veramente molto faticoso farla a piedi?
Ciao Manuel, abbastanza, ma dalla mole di gente che ci va direi che ci possiate riuscire senza problemi. Occhio solo se avete bimbi al seguito. Comunque, se scorri i commenti, mi hanno scritto di recente che all’ingresso del percorso ora c’è personale del luogo che da informazioni in merito. Si sono organizzati insomma. 🙂
Ok grazie mille gentilissima
Ciao Laura sono tornata ora da Caprera e grazie alle tue indicazioni abbiamo raggiunto Cala Coticcio… una meraviglia!! É’ già affollata…. e facilmente individuabile in quanto all’ ingresso c è un addetto che indica il percorso e controlla l’accesso. Fa entrare solo con le scarpe e se correttamente equipaggiati …no frigo palloni ecc.. Il percorso è ben tracciato anche se un po’ difficoltoso ma ciò rende il tutto bellissimo!! grazie per le indicazioni . Ti seguirò anche per altre mete !. grazie mille .
Grazie mille Grazie per queste notizie fresche!! Sono così contenta di essere utile….questi messaggi sono i più belli!
Cala Coticcio continua a rimanere tra i primi posti delle spiagge che ho visto…davvero unica! A presto 🙂
non ci sono commenti….tutto è splendido! spesso si parte per leMaldive…posso dirvi che le spiagge ed il mare di Caprera e della Sardegna tutta , sono perle!!! non ci sono confronti con le isole di oltre oceano….ilvero sogno è qui, nella SARDEGNA.
Ciao Francesca, in quanto a colori anche secondo me la Sardegna ha ben poco da invidiare ad altri ‘lidi’. Cala Coticcio rimane per me la spiaggia, l’anfratto, non so bene come chiamarla perchè di spiaggia ce n’è ben poca anche per una cala, ma rimane la più bella non solo per i colori, ma per tutto l’insieme. Le rocce di granito che la incastonano, la vegetazione alle sue spalle ed anche la difficoltà per trovarla la fa bramare ancora di più. Tuttavia dico che i colori che ho visto a Maundays Bay, ad Anguilla, non gli ho trovati ancora da nessuna parte. E là, a differenza della nostra cara Sardegna, dove sono tornata anche quest’anno per la decima volta, il primo vicino d’ombrellone è almeno a 5 metri…Ormai in Italia, per quanto mi riguarda, bisogna viaggiare in bassa stagione…troppa gente. Grazie per il tuo commento!! Torna a trovarmi 🙂