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Val d’Itria cosa vedere in 3 giorni

dormire nei trulli

E cosa comprende la Valle d’Itria?

Questo luogo si disloca fra le province di Bari, Brindisi e Taranto e comprende posti di grande fascino, come i trulli di Alberobello, paesini candidi come Locorotondo e Ostuni, e ti prende per la gola con la sua cucina.

CARTINA VALLE D’ITRIA

Dipende sempre dal tempo che si ha a disposizione. Sicuramente consiglio l’auto al seguito. Noi abbiamo volato su Bari e poi l’abbiamo noleggiata all’aeroporto.

Si può volare anche su Brindisi. Le città sono praticamente equidistanti dalla Val d’Itria.

Noi abbiamo scelto di soggiornare nei dintorni di Locorotondo presso la struttura Trulli Caroli. E’ un appartamento proprio all’interno di alcuni antichi trulli, molto caratteristica.

Direi che non si possa visitare la Valle d’Itria senza soggiornare in un trullo!

Ed a tal proposito ho scritto un articolo che fornisce alcune idee e strutture ricavate nei trulli: Dormire nei trulli La nostra esperienza in Valle d’Itria

Val d’Itria cosa vedere in 3 giorni

Essendo atterrati a Bari, abbiamo deciso di vedere velocemente la città, che non è inclusa fra cosa vedere in Valle d’Itria, ma non avendo mai visto il capoluogo pugliese, mi sembrava doveroso passarci qualche ora.

Come seconda tappa abbiamo incluso Matera, che di per sè meriterebbe un articolo, ma al momento ne parlo velocemente qui. Trovate i riferimenti a fine articolo.

Bari  – visita del centro storico

Pur essendo una città di grandi dimensioni, il capoluogo pugliese conserva un centro storico ridotto e molto grazioso, che potreste visitare anche con un tour privato in lingua italiana, una valida alternativa per chi ha poco tempo e non vuole perdersi i suoi luoghi iconici.

Per raggiungerlo, noi abbiamo lasciato l’auto in un parcheggio a pagamento convenzionato con la struttura dove alloggiavamo (arrivando di sera tardi, la prima notte l’abbiamo passata a Casa Fulco), al costo di € 10 per 24h.

In alternativa, visto che i parcheggi sono tutti a pagamento (quelli vicino al centro, si intende) si può lasciare l’auto in alcune aree specifiche della città ed usufruire del servizio Park&Ride al costo di € 1,00 per tutta la giornata, più 0.30 cent a persona per l’utilizzo della navetta che porta direttamente in centro.

Nel nostro caso abbiamo percorso a piedi tutta Via Sparàno da Bari, una delle zone dello shopping barese. E’ una zona pedonale molto gradevole.

Alla fine della via comincia il centro vecchio ed una delle entrate più belle è quella su Piazza del Ferrarese. La giornata era splendida e calda e ci siamo goduti una bella passeggiata sul lungo mare che , dalla piazza ci ha portato nel cuore della città vecchia.

Il mio consiglio è di perdervi tra le sue viuzze caratteristiche, con portici, piazze romantiche e tanto folclore. E’ stato bellissimo imbattersi nella casalinga che tirava le orecchiette davanti alla porta d’ingresso e le metteva a seccare al sole….una scena splendida!

Non c’è un luogo in particolare che mi abbia colpito…sarà stato il sole, il caldo ed i profumi dei piatti tipici locali che uscivano dalle finestre, ma Bari vecchia è davvero bella!

Dopo aver comprato un cestino di fragole spettacolari ci dirigiamo verso la meta della nostra vacanza, cominciando a depennare mano a mano i vari borghi inclusi nella mia lista su cosa vedere in Valle d’Itria.

Considerata la più bella tra quelle pugliesi, questa valle è carica di romanticismo e bellezza. Trulli sparsi un po’ ovunque all’ombra di uliveti antichi e prati di fiori giallo intenso.

Valle d’Itria cosa vedere. Tutti i borghi più belli

Alberobello

Valle dell’Itria cosa vedere se non…Alberobello?

Patrimonio Unesco dal 1996, nella parte vecchia è composto quasi praticamente da soli trulli che si dividono in due rioni: Monti ed Aia Piccola.

Il primo è quello più visitato, con la splendida salita che porta fino alla chiesa di Sant’Antonio.

Il trullo, una costruzione molto particolare

Il trullo è una struttura presente solo in queste zone pugliesi ed alcune sono vecchie di secoli.

Non sono tutti uguali (la maggioranza sì), alcuni si diversificano o per grandezza, come il trullo sovrano, unico ad avere due piani (visitabile al costo di € 1,50 a persona) ed il trullo siamese, con due cupole.

Molti all’interno conservano la struttura originaria, che addirittura nella costruzione, non prevedeva l’uso di malta, un’espediente del tardo Medioevo per evitar di pagar le tasse sulle costruzioni.

In questo modo difatti erano considerate costruzioni precarie e di facile demolizione e quindi non tassabili.

Per saperne di più su Alberobello ed i suoi trulli, vengono proposte visite guidate in gruppo (fino a 40 persone), o individuali.

Per chi vuole arricchire l’esperienza, vengono proposti anche itinerari con aperitivo serale.

In realtà la struttura del trullo è solida, ma bisogna sapere come costruirlo.

Nel link seguente (Nascita di un trullo) viene spiegato come i ‘maestri trullari’ li creavano.

I simboli posti sulle cupole avevano origini sia pagane che cristiane, ma in tutti i casi servivano per allontanare la cattiva sorte o per protezione della famiglia.

Vi consiglio di passeggiare per tutte le vie del piccolo centro di Alberobello, perchè ogni stradina nasconde un piccolo tesoro.

Gli altri paesi circostanti che abbiamo visitato sono stati Locorotondo, con un piccolo centro storico a forma di cerchio ed una bella piazza alberata con balconata sulla valle (splendida la vista del paese dalla strada che porta a Martina Franca), e Cisternino, un po’ più grande del precedente, con piccole vie e scalinate tutte bianche.

Locorotondo

Un paese assolutamente da visitare in Valle d’Itria è Locorotondo, forse il più bello di tutti (non perdetevelo a Natale, io ci sono stata, guarda qui —> VIDEO LOCOROTONDO A NATALE)

In questo delizioso paesino pugliese ci sono diverse attrazioni da scoprire, tra storia, architettura e bellezze naturali. Ecco alcune delle principali cose da vedere:

  • Stradine e Vicoli: Il centro storico di Locorotondo è un labirinto di viuzze bianche e strette, che si snodano in una disposizione circolare, come suggerisce il nome latino del paese (“locus rotundus”). Passeggiare per queste stradine è un’esperienza affascinante, con scorci pittoreschi e angoli nascosti.
  • Le “Cummerse”: Le case tradizionali con tetti a “cummerse” sono una caratteristica distintiva del centro storico. Questi tetti spioventi agevolavano la raccolta dell’acqua piovana, nelle grondaie laterali. Alcune fonti citano queste abitazioni come più antiche dei trulli.
  • Piazza Vittorio Emanuele II: La piazza principale del paese è circondata da edifici storici e locali tipici. Da qui, è possibile ammirare la vista panoramica sulle campagne circostanti.
  • La Chiesa Madre di San Giorgio è uno dei principali luoghi di culto di Locorotondo. Costruita nel XVIII secolo in stile barocco, la chiesa è famosa per la sua facciata elegante e per gli affreschi e le opere d’arte che si trovano al suo interno. È una tappa fondamentale per gli amanti dell’architettura religiosa.
  • Situata in una zona panoramica, la Chiesa di San Rocco è un altro edificio religioso di interesse. È piccola ma suggestiva, con un’atmosfera tranquilla e una vista panoramica sulla valle.
  • Palazzo Morelli. Un elegante palazzo signorile situato nel centro storico, che presenta una facciata barocca e un cortile interno affascinante. Sebbene non sia sempre aperto al pubblico, vale la pena ammirarlo dall’esterno per la sua bellezza architettonica, specie i balconi in ferro battuto. Sono spettacolari.

Locorotondo inoltre offre diverse terrazze panoramiche da cui è possibile godere di viste mozzafiato sulla campagna circostante, con uliveti e vigneti che caratterizzano il paesaggio della Valle d’Itria.

Alcune delle migliori vedute si trovano lungo il perimetro del centro storico.

Infine Locorotondo è famoso per il suo vino bianco DOC. È possibile visitare alcune delle cantine locali per scoprire il processo di produzione del vino, fare degustazioni e acquistare prodotti tipici. Le cantine offrono spesso tour guidati che ti permettono di approfondire la cultura vinicola della zona.

Cisternino

Cisternino è un altro incantevole paese situato nella Valle d’Itria, in Puglia, famoso per il suo centro storico ben conservato, le tradizioni locali e i panorami mozzafiato. In modo schematico ecco cosa non perdersi durante la sua visita.

  • Stradine e Vicoli: Il centro storico di Cisternino è un autentico gioiello, con vicoli stretti e tortuosi che si snodano tra case bianche e piazzette.
  • Piazza Giuseppe Garibaldi: La piazza principale di Cisternino è circondata da edifici storici e offre una vista panoramica sulla campagna circostante. È il punto di ritrovo centrale del paese, dove si possono trovare caffè e ristoranti tipici.
  • Situata nel cuore del centro storico, la Chiesa Madre di San Nicola è uno degli edifici religiosi più significativi di Cisternino. La chiesa presenta una facciata neoclassica, in sostituzione alla precedente romanica e un interno di impronta medievale. Diverse sono le opere di pregio da poter ammirare.
  • La Torre dell’Orologio, situata in una delle piazze principali di Cisternino, è una delle strutture più iconiche del paese. La torre, che risale al al 1850, è stata costruita dai Maestri Curri di Alberobello.
  • La Villa Comunale di Cisternino è un grande parco pubblico che offre una vista spettacolare sulla valle sottostante. È un luogo ideale per una passeggiata rilassante, immersi nel verde, con spazi per il gioco dei bambini e panchine dove godersi la tranquillità del paesaggio.

Anche a Cisternino sono presenti le ‘cummerse’, così come a Locorotondo ed in tutta la Valle d’Itria. Una testimonianza dell’architettura contadina di questa porzione di Puglia.

Il panorama dalla scalinata è un luogo in cui soffermarsi con calma, per assaporare tutta la magia che offre questo meraviglioso territorio.

Cisternino è famosa per la produzione di olio d’oliva di alta qualità. Puoi visitare alcuni frantoi storici per vedere come viene prodotto l’olio e, se lo desideri, partecipare a degustazioni. Diverse aziende agricole locali offrono anche la possibilità di acquistare prodotti tipici come olio, formaggi e salumi.

Ostuni

Ostuni, conosciuta come la “Città Bianca” per via delle sue caratteristiche case imbiancate a calce, è uno dei borghi più belli e affascinanti della Puglia. E’ un po’ più grande dei paesi precedenti e merita un po’ più di tempo.

Vengono anche organizzati tour guidati alla scoperta dei luoghi iconici della città, per chi preferisce essere organizzato e non perdersi il meglio di tutti i luoghi.

Ostuni si trova sulla cima di una collina, ai margini della Valle d’Itria ed offre panorami mozzafiato e una storia ricca da esplorare. Ecco cosa vedere:

  • Vicoli e Stradine: Il cuore di Ostuni è il suo centro storico, un intrico di vicoli stretti, scalinate e piazzette che si arrampicano sulla collina. Le case bianche, con balconi fioriti e archi decorati, creano un’atmosfera unica e pittoresca.
  • Piazza della Libertà: Questa è la piazza principale di Ostuni, un luogo centrale dove si trovano molti ristoranti, caffè e negozi. È circondata da edifici storici, tra cui il Palazzo di Città, un bellissimo edificio in stile rinascimentale.
  • Situata nella parte più alta del centro storico, la Cattedrale di Santa Maria Assunta è uno dei monumenti principali della città. La chiesa, costruita alla fine del XV secolo, è in stile romanico-gotico e presenta una splendida facciata con un rosone centrale. L’interno è altrettanto impressionante, con opere d’arte e una struttura imponente.
  • Obelisco di Sant’Oronzo, in Piazza Libertà. E’ dedicato al Santo Patrono che liberò Ostuni dalla peste nel 1740.
  • La Chiesa di San Vito Martire è sede del Museo di Civiltà Preclassiche della Murgia Meridionale. Risale alòa seconda metà del XVIII secolo.

Ostuni può essere anche una meta estiva, grazie ai suoi arenili, situati lungo la costa adriatica.

Le spiagge di Ostuni sono caratterizzate da sabbia dorata e acque cristalline. Le principali spiagge si trovano a breve distanza dal centro città e sono facilmente raggiungibili con l’auto. Tra le più popolari ci sono Lido Morelli e Costa Merlata, famose per la loro bellezza naturale.

Un’esperienza interessante per chi è curioso di conoscere la tradizione olivicola della regione è una visita al frantoio ipogeo.

Questo antico frantoio sotterraneo è stato scavati nella roccia ed è un esempio perfetto di come si lavorava l’olio d’oliva nei secoli passati. Alcuni frantoi sono ancora in attività e possono essere visitati per scoprire i processi di produzione dell’olio.

Agg. 2022. Ad Ostuni siamo tornati sotto Natale per visitare la Vall d’Itria durante le feste più importanti dell’anno. Abbiamo alloggiato in un piccolo monolocale in centro storico, con una piscina privata, il tutto ricavato all’interno di una roccia.

E’ stata un’esperienza davvero particolare e ci è piaciuta tanto. Ne parlo in questo articolo dedicato: Ostuni dove dormire in centro storico

Ceglie Messàpica

E’ il fulcro della gastronomia e tra le cose da visitare in Valle d’Itria, ma è anche ricca di arte e storia.

Da vedere:

  • Il Castello Ducale è una delle principali attrazioni di Ceglie Messapica. Costruito nel XV secolo (ma la prima torre pare risalga al XI secolo) ha una struttura imponente e una posizione che domina il centro storico. Il castello è stato ampliato e ristrutturato nel corso dei secoli, ma conserva ancora il fascino medievale. La visita del castello ti permette di ammirare l’architettura storica e godere di una vista panoramica sulla città.
  • Ovviamente il centro storico, caratterizzato come per i borghi precedenti, da stradine strette, viuzze e piazzette, che fanno immergere in un’atmosfera d’altri tempi.
  • La Chiesa Madre di San Giovanni Battista, risalente al XIII secolo, è uno dei luoghi di culto più importanti della città. Situata nella piazza principale, la chiesa presenta una facciata in stile romanico e un interno ricco di opere d’arte, tra cui pregevoli altari e dipinti.
  • Anche Ceglie ha la sua torre dell’orologio. E’ stata costruita nel XIX secolo e rappresenta uno degli edifici più suggestivi della città.
  • Piazza Plebiscito, principale luogo d’incontro della città. Durante la stagione estiva l’area diventa pedonale per ospitare eventi culturali e manifestazioni.

In sintesi, Ceglie Messapica è una meta che offre una combinazione di storia, arte, natura e tradizioni, ideale per chi cerca un’esperienza autentica in Puglia, specie relativa al buon cibo!

A tal proposito segnalo che, su indicazioni di ragazzi del posto noi ci siamo recati all’Osteria Pugliese (vicino alla centrale Piazza Plebiscito). Ottime le orecchiette alle cime di rapa (un must) e la frittura di pesce. Prezzo molto onesto!

Martina Franca

Martina Franca è diversa dagli altri borghi che abbiamo visitato. In centro storico prevale l’architettura barocca e mi ha colpito il colore di alcuni palazzi. Ma vediamo in sintesi quali attrazioni offre questo paese:

  • come solito, passeggiare per i centri storici è d’obbligo per tutte le cittadine della Valle d’Itria. Viuzze acciottolate e strette, dove camminare con il naso all’insù per scoprire l’architettura elegante dei palazzi storici.
  • La Basilica di San Martino, assieme alla Chiesa di San Domenico, è uno dei principali luoghi di culto di Martina Franca, nonché uno degli esempi più significativi di architettura barocca della Puglia. La chiesa, che risale al XVIII secolo, è famosa per la sua facciata in stile rococò e l’interno sontuoso, con opere d’arte di grande valore.
  • Il Palazzo Ducale è un altro gioiello architettonico della città, costruito nel XVII secolo. Questo maestoso edificio, che un tempo era residenza dei duchi di Martina, è un esempio di architettura barocca. Al suo interno si trovano sale affrescate, cortili eleganti e bellissimi giardini. Attualmente, il palazzo è visitabile, ma solo in parte in quanto ospita gli uffici del comune.
  • Piazza Roma è la piazza principale di Martina Franca e rappresenta uno dei luoghi più vivaci della città. Circondata da eleganti edifici storici, tra cui il Palazzo Ducale, è il cuore pulsante della città, ideale per passeggiare, fare shopping o gustare un caffè all’aperto. La piazza è anche sede di eventi culturali, concerti e manifestazioni durante l’anno.
  • La Porta di Santo Stefano è una delle 4 antiche porte d’ingresso alla città. Nata per fortificare la città, ha assunto un aspetto diverso ed in stile barocco con il XVIII secolo. Nel suo punto più alto è stata posta la statua di San Martino, patrono di Martina Franca.

Infine segnalo il parco pubblico di Martina Franca ovvero quello della Villa Comunale, dove rilassarsi e rinfrescarsi durante le calde giornate estive, ed il mercato del giovedì, apprezzatissimo anche dai turisti, in quanto importante punto di riferimento per la migliore gastronomia locale e prodotti artigianali.

Concludo qui il mio articolo su cosa visitare in Valle d’Itria. Pur essendoci stata 2 volte, non ho visitato ancora

  • Putignano, famoso per il suo carnevale
  • le grotte di Castellana, un complesso di cavità sotterranee tra i più belli d’Italia

La Puglia però è tanto altro, con i borghi e le spiagge del Gargano e le Tremiti, un vero paradiso, raggiungibili con escursioni giornaliere da Vieste e Peschici, ma è anche Salento, con spiagge di sabbia candida e mare turchese.

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3 Commenti

  1. Sulla Valle d’Itria potrei dare suggerimenti a chi ha intenzione di visitarla. Io, Pisano, ho sposato proprio lì, a Putignano, e tra pochi mesi mi trasferirò definitivamente. Ma dal 2009 vado avanti e indietro con Ryanair quasi ogni fine settimana. Quindi capisci bene come conosca questa terra…

    1. Sei proprio fortunato a poter abitare in luoghi così belli. Perché non apri un blog o una pagina Facebook per dare consigli e suggerimenti su quello che c’è da fare e vedere in Val d’Itria? Da insider chissà quanti posti noascosti e meraviglie sconosciute conosci!

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