Sass de Putia: escursione dal Passo delle Erbe
L’escursione al Sass de Putia è perfetta anche per famiglie.
Sarò sincera: di due volte che sono andata, nemmeno una mi ha permesso di fare il giro ad anello.
La prima volta per l’indisposizione di mio marito, la seconda per via della nebbia, che non permetteva di vedere da qui a 3 metri.
Quindi, la mia esperienza è limitata al primo tratto, quello molto semplice e adatto anche a famiglie con passeggino al seguito.
In ogni caso racconto la mia esperienza, che riguarda anche il soggiorno ed i pasti.
Sass de Putia: escursione semplice dal Passo delle Erbe
Durante la bella stagione e fino alla prima importante nevicata, al Passo delle Erbe si accede sia dalla Val di Funes, con una strada non troppo larga e con molti tornanti, ed in modo più agevole dalla Val Badia. Ho fatto entrambi i percorsi, quindi dico con sicurezza che è migliore da quest’ultima.
Per l’incredibile vista e collocazione, ho scelto per il pernottamento l’Ütia de Börz, l’hotel a ***stelle presente proprio sul passo.
Lo trovate a questo link: Ütia de Börz – Passo delle Erbe
Abbiamo soggiornato a fine settembre, quando le temperature si erano notevolmente abbassate ed i riscaldamenti ancora non erano accesi. La camera è sobria, ma c’è tutto quello che serve.
D’altronde, la posizione è quello che mi ha fatto scegliere questa struttura, non certo il suo l’arredamento. La cena l’abbiamo prenotata al ristorante dell’hotel. Ci siamo trovati bene, nel senso che si è mangiato bene, ma i prezzi non sono molto competitivi.
Per chi volesse, si può raggiungere il paese di San Martino in Badia in 20 minuti d’auto, ma già lungo il percorso troverete punti di ristoro. Stessa cosa verso Funes.
Magari in bassa stagione sinceratevi che siano aperti.
Tornando alla nostra breve escursione, lasciando l’auto nel parcheggio dell’hotel (in alternativa c’è un grande parcheggio a pagamento proprio all’ingresso del percorso), ci siamo incamminati verso il Sass de Putia.
L’idea era quella di fare un tratto del giro ad anello il primo giorno ed il resto il secondo giorno, visto che le previsioni davano nuvoloso senza pioggia per tutta la mattinata successiva.
Così abbiamo deciso di prenderla con calma e fermarci a pranzo alla malga Sot Putia, sulla destra rispetto alla più frequentata Munt de Fornella.
La posizione è spettacolare ed inoltre abbiamo mangiato bene, con prezzi anche lievemente inferiori rispetto ad altri posti.
Da lì abbiamo proseguito per circa un’altra ora in senso antiorario attorno al nostro Sass de Putia, preferendo la parte soleggiata esposta ad ovest, arrivando quasi alla Forcella de Putia.
Visto le giornate più corte e la poca dimestichezza con la montagna, abbiamo pensato di tornare indietro, tanto avremmo continuato il giorno seguente con più ore di luce a disposizione.
Le mucche scozzesi della malga Munt de Fornella hanno attratto la nostra attenzione. Sono davvero fantastiche, con le loro lunghe corna ed il pelo sopra gli occhi.
Infatti questa malga attrae da sempre le famiglie con bambini, proprio per la presenza di animali, oltre al fatto di essere ben raggiungibile anche con passeggino al seguito.
Da questo punto, il giro ad anello prosegue in senso orario verso altre due malghe in splendida posizione: l’Ütia de Göma e l’Ütia Vaciara.
Questo sarebbe stato il percorso che avremmo dovuto fare il giorno seguente, se la situazione meteo NON fosse stata questa: —>
Quindi, inconsapevolmente, la nostra escursione al Sass de Putia si conclude così, con nemmeno la metà del percorso fatto, anche se la bellezza del posto ha colmato in parte la rabbia di non portare a termine per la seconda volta il mio obiettivo 🙁
Così, dopo una buona colazione, abbiamo cominciato il rientro passando per il bel paese di Chiusa,
annoverato fra i Borghi più belli d’Italia, per finire sull’altopiano del Renon, andando a vedere le famose piramidi di terra e passeggiando fra vigneti e frutteti spettacolari.
Non è quello che avrei voluto fare, ma per lo meno ho visitato, anche se velocemente, un altro luogo che merita sicuramente un po’ del vostro tempo.
Quest’estate durante una settimana a San Vigilio (te lo consiglio), il giro del Sass Putia lo avevo in programma. Poi io invece mi sono fatto convincere a cambiare percorso da vicini di tavolo in albergo, che mi hanno stra-consigliato un’altra escursione in valle, a loro dire straordinaria, anche perchè temevo che il giro potesse essere troppo lungo e difficoltoso per la mia famiglia…
Col senno del poi, sarebbe stato meglio fare il giro del Sass Putia!
Bellissima zona comunque!
Eh, bisogna sempre pensare con la propria testa. Anche io tante volte ho ascoltato i consigli altrui e non sempre ne sono stata entusiasta. Comunque non demordo. Appena possibile tornerò per ultimare la mia esperienza! Ciao Andrea!
Sono d’accordo con te!