Ciò che al giorno d’oggi ammiriamo, è un mix tra l’arabo e lo spagnolo, così coinvolgente ed affascinante da rendere quasi sopportabili anche gli oltre 40° di Siviglia in piena estate…forse… 😉
Era davvero tanto tempo che desideravo visitare questa regione spagnola. Finalmente, a novembre dell’anno prima, con larghissimo anticipo, entro sul sito di Ryanair e trovo un volo per Granada a 0,01 eur…all’epoca era ancora possibile. Beh, chiaramente il richiamo di questa tariffa è stato determinante e così ho iniziato a programmare questo entusiasmante viaggio, che ci porterà alla scoperta di una parte di Andalusia. Con noi, anche Matteo, che allora aveva 3 anni.
Di seguito la mappa del nostro viaggio in Andalusia
Quindi, Atterriamo a Granada con circa 20 minuti di anticipo, prendiamo un taxi, che, per 25 eur tariffa fissa, ci porta la nostro hotel…avremo risparmiato sul volo (€ 140,00 in 3 a/r), ma…come dire….vabbè.
Sistemato il tutto all’hotel, abbiamo subito fatto un primo giro in città, passando per Plaza Nueva,
per poi prendere l’autobus per il Mirador de St. Nicolas, da dove avere una splendida vista sull’Alhambra
In zona anche la bella chiesa di San Nicola con a fianco la Moschea. Grande esempio di rispetto e tolleranza religiosa.
Tornando verso la città, facciamo tappa in Plaza Bob-Rambla, graziosa ed elegante
Il giorno successivo, finalmente, visitiamo la meravigliosa Alhambra. Il termine arriva dall’arabo e significa fortezza rossa, per via della colorazione dei suoi mattoni, che soprattutto al tramonto, mostrano questa tonalità in modo prorompente.
Nato come palazzo moresco, intorno al XVI secolo cade nelle mani dei re cattolici e questa è stata la sua fortuna, in quanto è arrivata fino a noi quasi intatta. Anche se, il Palazzo Carlo V non dice proprio nulla, essendo chiaramente uno stile completamente diverso e molto più brutto…parere mooolto personale, si intende.
Dal 1984 l’Alhambra ed il Palacio del Generalife (che con i suoi giardini fu residenza dei Sultani Nasridi durante l’estate) fanno parte della lista del Patrimonio dell’Umanità, stilata dall’Unesco.
Sull’Alhambra ci sarebbe davvero tanto da dire, ma non ho la preparazione necessaria per approfondire questo tipo di argomento. In loco potrete trovare guide ed audio-guide in tutte le lingue e sarà molto interessante scoprire la storia di questo storico palazzo.
Di seguito il sito internet dove trovare ulteriori informazioni e acquistare biglietti d’ingresso per risparmiare tempo: www.alhambradegranada.org/it/
Ma proseguiamo la nostra visita alla città, perchè Granada non è solo Alhambra.
Molto interessante è la passeggiata tra le antiche vie della città, dove potete fermarvi in una delle tante teterie arabe. Sono stupende, tutte colorate. Noi con Matteo non abbiamo potuto sbizzarrirci più di tanto, ma sarebbe stato bello poter fumare il narghilè e provare qualche essenza profumata…
Avrei fotografato tutti i locali, ma avrei rischiato di essere davvero maleducata…ma sono bellissime!!
A Granada siamo rimasti due giorni. E’ una città universitaria, giovane e vitale, che può meritare anche un giorno di visita in più.
Il paesaggio è armonioso e si respira davvero un’atmosfera particolare, architetture arabeggianti riportano a fiabe mistiche…non so se è aperto anche alla sera…sarebbe ancora più spettacolare!
Prima di andare a visitare la famosissima moschea, ci siamo fermati a pranzare in uno dei tanti ristoranti tipici, chiusi nei particolari ‘carmen’, ossia cortili interni. Sono magnifici, finiti con ceramiche ai muri e vasi di fiori ovunque.
Se non ricordo male, proprio a Cordova, durante il mese di maggio, c’è la gara al carmen più bello.
Finito il pranzo siamo pronti per la visita alla Moschea. A fianco della stessa troverete diverse carrozze trainate dai cavalli, per fare un bel giro della città in tutta tranquillità. Ai bimbi piacerà sicuramente.
La Grande Moschea di Cordova oggi riconvertita in Cattedrale, è una delle più grandi espressioni di arte arabo-islamica spagnola. La Moschea nacque dove un tempo sorgeva la chiesa di San Vincenzo.
Quando i cristiani ripresero possesso della città, demolirono parzialmente il suo interno per far posto alla cappella Reale. Un vero peccato perchè questi archi sono davvero stupendi.
Ora siamo pronti per ripartire alla volta di Siviglia, la quale dista 150 km.
Ho pensato di spezzare il viaggio, anche se non troppo lungo, e recarmi nella bella cittadina di Ecija, a circa metà strada fra le due città.
E’caratteristica per i tanti campanili in azulejos. Il centro città, in tipico stile andaluso, è molto grazioso, anche se abbastanza piccolo, ma merita una sosta.
Nella serata del 3° giorno siamo arrivati a Siviglia.
Innanzitutto i parcheggi sono carissimi. Noi abbiamo faticato a trovarne uno libero e ci siamo addentrati nel centro città…un’avventura da non ripetere.
Che dire…Siviglia è una città meravigliosa.
E’ semplice da visitare e, usare le proprie gambe è il metodo migliore per scoprirne anche i punti più reconditi.
E’ carino portarci anche i bimbi, che si possono divertire correndo su Plaza de Espana, facendo un giro in calesse, o in barca sul Guadalquivir. Ma partiamo con ordine: simbolo indiscusso della città è la Giralda, campanile della cattedrale gotica.
Un tempo era il minareto della moschea di Siviglia, non ha scale ma rampe, che consentivano al muezzin di salire a cavallo per intonare i canti serali e mattutini. La cattedrale invece, la più grande al mondo in stile gotico, ospita le spoglie (forse..) di Cristoforo Colombo.
Dico così perchè ci sono diverse legende che vogliono che il corpo del famoso navigatore sia invece conservato a Santo Domingo.
Sempre sulla piazza dove sorge la Cattedrale, troverete il bel Palazzo Arcivescovile e l’entrata dell’Alcazar.
Non perdetevi la visita di quest’ultimo. I suoi giardini sono molto belli, con fontane e azulejos in ogni dove. Mi è sembrato un po’ meno curato di quello di Cordoba, ma è comunque uno splendido esempio di architettura moresca.
Abbiamo avuto la fortuna di trovare una giornata con 20°C ed il cielo limpido. Siviglia è da sconsigliare durante la stagione estiva per la grande calura, ma escludendo luglio ed agosto, la si può visitare in qualsiasi periodo dell’anno. Non troverete mai troppo freddo.
Continuando il nostro peregrinare per la città, ci siamo addentrati nel famosissimo Barrio de Santa Cruz. Chiamato anche Juderia, era l’antico quartiere ebraico. E’ un dedalo di viuzze eleganti e raffinate, in delicati toni del bianco e giallo, che sapranno trasmettervi emozioni forti, tipiche di Siviglia e dell’Andalucia.
Di sera poi, tutto prende vita e sarete davvero indecisi su dove gustare una buona cena andalusa o un aperitivo. Il locali sono davvero tanti e tutti molto intriganti. Il Barrio è uno dei posti che più mi è piaciuto.
Ma proseguiamo pure con la nostra visita della città arrivando nella stupenda Plaza de Espana. Situata all’interno del Parco di Maria Luisa è uno degli esempio di neo architettura moresca.
La sua costruzione è abbastanza recente, infatti risale al secolo scorso. E’ di forma semicircolare, con un piccolo canale artificiale che la attraversa, sormontato da 4 bellissimi ponticelli. Alle pareti, splendidi decori in ceramica e 48 panchine che simboleggiano le 48 province spagnole, poste in ordine alfabetico. Un contesto armonioso e quasi fiabesco.
Proseguendo all’interno del Parco Maria Luisa si arriva in un’altra bella piazza: Plaza America
Cambiando decisamente location, ci spostiamo lunghe le rive del fiume della città, il Gualadalquivir, per vedere la Torre dell’Oro. Un tempo torre militare, oggi, ancora in buone condizioni grazie ai numerosi restauri, ospita il Museo Navale della città.
In zona troviamo anche la Plaza de Toros, che però non abbiamo visitato, ma visto solo dall’alto della Giralda (a proposito, splendido il panorama da lassù…)
Vi consiglio anche il giro in battello ed una bella passeggiata lungo il fiume. E’ tutto molto curato ed è proprio piacevole godersi il paesaggio da una delle tante panchine.
Infine, non perdetevi la Chiesa della Macarena nel quartiere omonimo, di recente costruzione, particolare, nei suoi colori tipici andalusi, giallo e bianco
e una passeggiata in Via della Sierpes, la via dello shopping e del commercio della città. Bei palazzi, decorati da ceramiche vi si affacciano, oltre a negozi di artigianato locale e prodotti turistici.
Se avete tempo, visitate anche la Casa de Pilatos, il più elegante e sontuoso palazzo di Siviglia. Noi purtroppo non ce l’abbiamo fatta, ma comunque due giorni in questa città sono sufficienti per visitarla bene. Se riuscite però, rimanete almeno un giorno in più, in modo da assaporare ancora meglio l’atmosfera andalusa.
E, se non volete perdervi proprio nulla di questa splendida città, perchè non rivolgersi ad una guida di Siviglia in italiano? Sono stra-convinta che sia il modo migliore per inserirsi nel contesto del luogo, perchè Siviglia è sì in Spagna, ma credetemi, a volte vi sembrerà di essere lontani anni luce dalle nostre architetture europee!
La regione andalusa si raggiunge comodamente dall’Italia tramite il vettore aereo Ryanair.
Essendo una meta richiesta i voli difficilmente hanno tariffe come quelle trovate da me tanti anni fa, ma viaggiando fuori periodo, come ad ottobre e novembre, o febbraio e marzo, si possono trovare delle occasioni. Ricordo che il clima in Andalusia è particolarmente mite, ed anche durante l’inverno si possono trovare splendide giornate con temperature intorno ai 15/20 gradi.
Ryanair vola da Bologna, Milano MPX, Bergamo Orio al Serio, Pisa e Roma Fiumicino.
Vueling vola direttamente da Roma Fiumicino, oppure con scalo da diverse città italiane.
Gli hotel, su Granada e Siviglia, gli ho prenotati tramite il TO Boscolo. Avendo un bimbo piccolo ho voluto essere sicura delle strutture che sceglievo e quindi, ho speso un po’ di più, ma mi sono trovata davvero bene. A Granada ero al Best Western Dauro II, molto buono e praticamente in centro, mentre non ricordo a Siviglia, ahimè.
Lascio come sempre i riferimenti dei siti più conosciuti per la prenotazione on-line in autonomia:
Booking.com
Hotels.it
HRS IT
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6 Comments
Che bello, mi hai fatto tornare indietro nel tempo. Ho delle foto praticamente identiche !
Immagino…ogni volta che rispolvero una vecchia esperienza, vorrei tornarci subito…anche in ginocchio!
Ma che bel giro e fatto in cinque giorni. Pensavo servissero più giorni, invece voi avete visto molte cose. Speriamo di riuscire presto a fare qualcosa di simile. 🙂
Ciao Camilla, grazie per il commento. Sì 5 giorni sono sufficienti, ma l’ideale sarebbe una settimana. Cordoba merita più tempo secondo me.
ho intenzione di muovermi col treno percorrendo lo stesso intinerario e’ fattibile? cosa mi consigli ….premetto che sara’ settembre
Ciao Anna,
io sono stata in Andalusia parecchio tempo fa e mi sono mossa in auto. Ho trovato questo sito, dove danno indicazioni aggiornate su come visitarla con il treno. Spero possa esserti utile. https://andalusiaviaggioitaliano.com/consigli-e-curiosita/come-spostarsi-con-treni-autobus-in-andalusia/
A presto!