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Quali cantine visitare in Borgogna

Non si può programmare un viaggio in Borgogna senza aver preventivamente selezionato almeno un paio di cantine da visitare.

Io, non sapendo il francese e non essendo ben ferrata in inglese ho selezionato, grazie all’aiuto dell’ufficio turistico della Borgogna, un paio di cantine ove le visite e le degustazioni potessero essere anche in lingua italiana.

Risultato: siamo stati accolti come unici ospiti, con visita approfondita di cantine, e ottima degustazione finale.

Il personale era altamente preparato su diversi aspetti delle cantine che stavano rappresentando.

Vi scrivo i riferimenti e tutto ciò che ho imparato.

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Quali cantine visitare in Borgogna

La prima cantina che ho scelto si trova a sud di Beaune, patria incontrastata dei migliori Grands Crus di tutta la regione, verso Mâcon. Si tratta dello Château de Messey.

Amelie, una giovane ragazza francese che ha studiato in Italia, è riuscita a trasmettermi perfettamente la filosofia aziendale della cantina, volta al massimo rispetto e comprensione del terreno, ancor prima della pianta. Un’analisi approfondita della terra infatti permette di capire quale tipo di vite può crescervi e che tipo di uva/vino si può ricavare.

Mi è stato spiegato di come la fermentazione in acciaio renda il vino più neutro, di come il legno cambi il gusto del vino a seconda di quanto tempo quest’ultimo vi rimanga.

Di come piano piano si stia tornando al rimboschimento delle parcelle, per fornire più acqua e più ombra, visto le ultime estati molto calde.

E’ stato davvero molto interessante e piacevole, perchè poi si assaggiano degli ottimi vini 🙂

Importante sottolineare che qui si coltiva solo Chardonnay in biologico e che in questa cantina si producono degli ottimi Mâcon Cruzille e Mâcon-Villages. Nessun Grands Crus, che invece troverete maggiormente nella zona di Beaune.

Cos’è un Grand Cru?

Lo Château de Messey è anche bed&breakfast, proponendo 4 camere di charme che ospitano fino a 4 persone. Il tutto si completa con la ristrutturazione delle antiche case dei contadini, al di fuori del castello, ma all’interno dello stesso giardino, arrivando ad ospitare complessivamente fino a 50 persone.

A disposizione anche il grande parco ombroso, sauna, piscina e tanta pace.

Sito di riferimento: chateaudemessey.com

La seconda cantina invece si trova nel nord ovest della regione, ovvero a Chablis.

Si tratta di una delle zone viti-vinicole più importanti della Borgogna, tanto che dà il nome ai vini.

L’azienda che abbiamo visitato, la Jean-Marc Brocard, è una delle più importanti, che conta ben 160 dipendenti fissi, più un altro centinaio in aggiunta durante la vendemmia.

Possiede 250 ha di terreno, sparsi un po’ in tutta la regione. Giorgia, una mantovana che per imparare la lingua vive in Francia da diversi anni, si è appassionata alla materia e, pur non venendo da quel settore ora è una guida eccezionale.

Ci ha spiegato la mentalità del padre Jean-Marc, fondatore dell’azienda, di come ha puntato sul biologico nonostante le difficoltà e l’ostruzionismo degli altri produttori e di come il figlio stia portando avanti invece la tecnica bio-dinamica, che mira a ritornare alla semplicità e ad investire sulle persone piuttosto che sui macchinari.

Si torna indietro per andare avanti in pratica.

Loro possiedono varie parcelle che, a seconda dell’esposizione e del tipo di terreno, sono predisposte per piante differenti.

Quelle che prendono più sole producono dei Grands Crus, altre degli ottimi Premiers Crus o Chablis, che a loro volta, si suddividono in Petit-Chablis, Chablis Sainte-Claire o Chablis Vieilles-Vignes (ovvero nome della parcella). La loro produzione è 100% Chardonnay.

L’azienda possiede anche una bella guest-house ove soggiornare per visitare la zona che, credetemi, merita.

Sito di riferimento: Brocard.fr

Quindi, riassumendo, quali cantine visitare in Borgogna?

Io ho scelto cantine dove si parlasse italiano per capire BENE la loro filosofia ed imparare qualcosa di nuovo relativamente alla produzione del vino in generale, perchè mi sto appassionando all’argomento (vedi anche l’itinerario fra i vitigni del Prosecco).

Al momento non sono un’intenditrice e non è mia intenzione atteggiarmi come tale.

Le cantine che ho visitato sono magari meno conosciute di altre, ma le loro produzioni sono di altissimo livello e ben poco hanno da invidiare alle grandi etichette tipo Pommard o Meo-Camuzet del Clos De Vougeot.

Nulla toglie comunque che una visita presso queste pregiate cantine possa essere fatta, specie se capite bene l’inglese o il francese anche nei tecnicismi del settore.

Sicuramente tutte quelle nella zona di Beaune e Nuits-Saint-George sono interessanti, ma anche su Chablis ce ne sono di eccelse.

Una chicca/curiosità: su suggerimento di Giorgia della Brocard, ci siamo recati a Les Caves Bailly Lapierre, nel paese di Bailly. E’ un luogo veramente particolare, in quanto le cantine sono scavate nella roccia.

Si entra con l’auto dentro la galleria e si percorrono almeno 200 m, fino ad arrivare ad un parcheggio e, a breve distanza troverete il bancone per le degustazioni dei vini. Qui troverete sia Chardonnay che Pinot Noir. Prezzi onesti, vini buoni e location super.

Effettuano anche visite guidate con degustazione.

Consiglio spassionato: se andate d’estate, copritevi bene perchè dentro fa un freddo cane!

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