Villa e Giardino Bardini a Firenze. La terrazza sulla città

La Villa e Giardino Bardini è un piccolo gioiello in posizione panoramica sul centro di Firenze.

Erano già alcuni anni che volevo visitarli, attratta principalmente da una delle rare gallerie di glicini presenti in Italia, almeno qui al nord.

Si trova vicino al più noto Giardino di Boboli, tant’è che l’entrata a quest’ultimo comprende anche la visita al Bardini.
Quest’anno, visto anche la primavera anticipata, abbiamo colto l’occasione di una domenica di sole e siamo partiti nuovamente alla volta di Firenze, una città che non mi stancherò mai di vedere, anche se stavolta ho preferito passeggiare per vie defilate, contigue al centro storico più turistico.
L’ingresso al Giardino e Villa Bardini costa € 8,00 per persona (10 se volete visitare il Giardino Bardini ed il Giardino di Boboli).

Ci sono sconti alla villa per tutti coloro che hanno la tessera Coop di Firenze, ACI, Toring Club, e riduzioni per bambini e ragazzi dai 7 ai 14 anni e gratuità per i portatori di handicap e accompagnatori, bambini sotto i 6 anni.
Alla biglietteria vi verrà fornito un piccolo opuscolo contenente la piantina dei giardini e vi verrà spiegato il percorso da seguire.
Il Giardino Bardini si compone di 3 giardini diversi.
Il primo che incontrerete è attraversato da un’antica scalinata seicentesca. E’ la parte più elegante, con le sue belle statue che riportano agli antichi splendori di qualche secolo fa. Già da qui comincerete a godere del panorama superbo su Firenze.

Seguendo il percorso costeggerete il frutteto ed il parco agricolo fino ad arrivare alla meravigliosa galleria dei glicini.

Il glicine fiorisce completamente intorno alla metà di aprile, ma la fioritura può anticipare o ritardare, a seconda della stagione. Meglio informarsi preventivamente se volete vederla al meglio. In questa zona si trovano anche la collezione di ortensie (fioritura a giugno), l’oliveta ed il roseto.
Oltre la galleria si apre il Belvedere, una spianata di fronte alla Kaffeehaus, che domina l’intera città.

Il panorama è davvero strepitoso e potrete ammirarlo gustando qualcosa alla caffetteria. I prezzi sono un po’ elevati, ma con una vista del genere si può chiudere un occhio sul portafoglio.

Dietro la caffetteria si trova il giardino delle camelie, la cui fioritura però è a marzo.

Proseguendo oltre il Belvedere, ci si inoltra nel giardino anglo-cinese, di cui fa parte il prato delle azalee e seguendo il piccolo ruscello si arriverà quasi di fronte a Villa Bardini.

La villa ospita la sede della Fondazione Parchi Monumentali Bardini Peyron, la Società Toscana di Orticultura, la Fondazione Capucci ed il Museo Annigoni.

 Anche per chi non è amante di queste cose, ne consiglio comunque la visita, quantomeno per godere della vista più bella su Firenze di tutto il giardino. Dalla piccola terrazza panoramica vi sembrerà di toccare la cupola del Duomo con un dito…davvero strepitosa!
La durata della visita ai giardini è di ca. 45 minuti, poi dipende da quanto volete rimanere.
Se nel biglietto avete incluso anche il giardino di Boboli, potete raggiungerlo prendendo l’uscita dalla villa (e non dal giardino in Via dei Bardi), cioè in Costa San Giorgio e seguire le indicazioni.
Altrimenti potete passeggiare un po’ sul lungo Arno, che si trova a pochi passi e perdervi per le vie del centro storico vicino a Ponte Vecchio, senza però attraversarlo e sgomitare fra le migliaia di turisti che quotidianamente visitano la città.

Visto che avevamo ancora un po’ di tempo a disposizione, ci siamo spostati verso il Forte Belvedere, dove avevamo parcheggiato (è gratuito per il visitatore del complesso Bardini fino ad esaurimento posti) e siamo saliti fino al famoso Piazzale Michelangelo dove la vista si perde non solo su Firenze, ma anche sul corso del fiume e sulle colline circostanti.

L’atmosfera che si respira in questo luogo è fantastica. Tanta gente, di tutte le età, turisti e non, chi suona, chi si gode la vista, chi si ritrova per due chiacchere con gli amici. Posto ce n’è per tutti. Mi è piaciuto moltissimo.
A fianco del piazzale, si trovano due giardini, quello degli Iris e quello delle Rose. Il primo è aperto su prenotazione e gratuito tutto l’anno. Solo dal 25 aprile al 20 maggio lo potete trovare sempre aperto, probabilmente in corrispondenza della fioritura degli iris.
Quello delle Rose invece è sempre aperto e si disloca su dei terrazzamenti. E’ amatissimo dai fiorentini che qui vengono a rilassarsi ed a godersi la vista sulla città.
Sicuramente il momento migliore per la visita è maggio, mese di fioritura delle rose, ma visto l’anticipo di primavera, alcune erano già fiorite.


Consigli per la visita del Giardino e Villa Bardini

Dove parcheggiare

Se arrivate abbastanza presto potete parcheggiare gratuitamente presso il Forte Belvedere, altrimenti potete direttamente scegliere di lasciare l’auto su al Piazzale Michelangelo e scendere con calma verso il centro ed il giardino.

Quando verso sera tornerete potrete godere di una splendida luce per fotografare da lassù il panorama al meglio.
L’ingresso ai giardini può avvenire da Via dei Bardi al civico 1r oppure in Costa San Giorgio civico 2.
La Fondazione Parchi Monumentali Bardini Peyron è stata costituita nel 1998 dall’Ente Cassa di Risparmio di Firenze ed ha come obiettivo, tra gli altri, il recupero dell’eredità Bardini.
Diversi sono gli eventi promossi dalla Fondazione. I più imminenti sono previsti per il 15 aprile, con una visita alla scoperta della storia del giardino e l’attraversamento della pergola di glicine fiorita, ed il 1° maggio, quando sarà organizzata una caccia al tesoro per tutta la famiglia.
Apertura straordinaria quest’anno il 2 maggio (primo lunedì del mese) con regolare biglietto d’ingresso.
L’entrata al giardino è gratuita tutte le prime domeniche del mese (quest’anno quindi anche il 1° maggio).

Link utili:
www.bardinipeyron.it

Mappa del percorso effettuato:

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2 Comments

  1. Berenice ha detto:

    bellissimo

  2. Anna ha detto:

    Ci siamo stati, ma non in primavera, credo fosse autunno! Il giardino è comunque molto bello, ma la fioritura dei glicini è quel tocco in più secondo me!

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