Fino allo scorso anno non mi ero posta il problema di come sarebbe stato viaggiare con adolescenti.
Matteo aveva quasi 12 anni e per quanto qualche avvisaglia ci fosse, era ancora il bambino che conoscevo: sensibile, curioso, ansioso…e rompiballe.
Da quest’anno le cose sono notevolmente cambiate e mi sono ritrovata tra le mani un ragazzo, spesso scontroso, pungente, s-godevole a tal punto di volergli rigirare la faccia a suon di schiaffi.
Così, onestamente, mi è venuto da sorridere per tutti i consigli che ho sempre dispensato su come viaggiare con bambini, cosa fare e dove andare.
Quella era una bella passeggiata di salute!
Alla fine a far divertire un monello non ci vuole tanto, specie quando sono piccoli, tipo fino ai 6/7 anni. Basta una bella piazza grande chiusa al traffico e giocare a rincorrersi, poi a seguire un buon gelato.
Fino ai 10/11 anni a disposizione c’è davvero tanto, tra parchi divertimento, attrazioni con audio-guide per bambini, musei interattivi, acquari eccetera.
Non ho mai strutturato un viaggio solo ed esclusivamente sulle esigenze di mio figlio, ma ho sempre incluso qualcosa di stimolante anche per lui.
Qualche esempio anche banale: a Barcellona la visita dell’acquario (ma a lui sono piaciuti anche i colorati palazzi di Gaudì), ad Istanbul sempre l’acquario (ma a lui sono piaciute anche le moschee), a Londra tappa obbligata al negozio di giocattoli, così come in Russel Square, dove gli scoiattoli ti si arrampicano sulle gambe per prendere la nocciolina.
Avrei tanti altri esempi, ma qui si parla di adolescenti in viaggio e di come sopravvivere ad una vacanza con loro.
La mia esperienza è limitata, diciamo che, con questo articolo, scrivo una prima parte di ciò che ho imparato e che sto imparando viaggiando con un teenager.
Mio figlio è unico, non ha fratelli nè sorelle e questo è già un primo scoglio da superare.
Però lo siamo anche io e mio marito e, per quanto ricordi le vacanze con i miei genitori non troppo interessanti, non ho mai manifestato l’insofferenza che Matteo dimostra spesso nei nostri confronti.
Così, da quest’anno mi sono attrezzata, per non dover perdere la pazienza e rischiare di ‘rovinarmi’ le vacanze come lo scorso anno.
Viaggiare con adolescenti – consigli di sopravvivenza
Chiaramente, se già vostro figlio/a ha un fratello o una sorella più o meno della stessa età, di questi consiglio non avete bisogno.
- se potete viaggiate con amici che hanno figli della stessa età o giù di lì, meglio se dello stesso sesso, ma va bene anche del sesso opposto, ci accontentiamo;
- in alternativa perchè non portare l’amico/a del cuore?
- se siete di larghe vedute e l’età è quella giusta, portare la morosa o il moroso di nostro figlio può essere scacco matto alla Regina per la riuscita della vacanza…ma per noi è ancora mooolto presto…ci penserò poi;
- in mancanza di queste possibilità, scegliete una meta coinvolgendolo direttamente, in modo che riesca a trovare qualcosa di stimolante (che parolona…) nel viaggio che andrete a fare;
- non consideratelo quando risulta pungente. Fidatevi, dargli corda serve solo ad innervosire voi e a dar soddisfazione a lui/lei. Se sono nel loro momento di s-godevolezza sapranno essere irritanti all’inverosimile. Non cagarli, scusate il francesismo, è l’unico modo per dare al vostro rapporto un minimo di ‘decenza’ visto che gli spacchereste la faccia :-D;
- non sentitevi in colpa per nessun motivo legato al viaggio in sè. E’ una fortuna che si possa fare le vacanze insieme, non una tragedia ed i nostri figli sotto sotto lo capiscono….e se non lo capiscono ora lo capiranno in futuro;
- lasciategli/le portare con sè ciò che per lui/lei è importante, anche se per voi non è così. Cellulare e tablet, oltre che qualche buon libro, non uccidono nessuno;
- lasciategli il loro spazio.
Su questo punto mi voglio soffermare perchè, riguardo al nostro ultimo viaggetto, è stato determinante per la buona riuscita della vacanza e può essere un ottimo consiglio da dare per viaggiare con adolescenti.
Ci siamo recati in montagna, in Valle Isarco, per respirare un po’ di atmosfera natalizia come si deve ed anche per passare qualche giorno fuori città.
Avendo i miei genitori vicino, a mio figlio do sempre la possibilità di scegliere se venire o meno con noi. Capisco che certe attrazioni non gli interessino più, anche se mi dà fastidio che consideri scemi tutti quelli che fanno le stesse cose che faceva lui fino allo scorso anno.
Ma anche questo fa parte di questo momento, dove loro si sentono grandi, pensano di conoscere il mondo, ed invece non sanno un emerito piffero.
Comunque, Matteo ha scelto di venire con noi così, abbiamo messo in atto una nuova formula: mezza giornata stava a casa da solo (eravamo in un agriturismo e c’era sempre gente), e nel pomeriggio veniva con noi.
Vi dirò che siamo andati bene. Lui alla mattina si gestiva tra compiti e svago ed io e mio marito facevamo i nostri giri ed escursioni senza rotture di scatole.
Certo, rimanevamo nei paraggi, qualche messaggio su whatsapp non me lo ha tolto nessuno, ma sostanzialmente eravamo tutti tranquilli e sereni.
Quindi questa formula per noi vincente, sarà applicata anche al prossimo viaggio, sempre che nostro figlio decida di unirsi a noi.
E penso che si unirà perchè, nonostante ci voglia far credere che sia solo una rottura di scatole, so che sotto sotto apprezza questi momenti e che in fin dei conti la vera noia per lui è un’altra cosa.
4 Comments
Brava Laura ! Bisogna dargli spago ma non troppo perchè tra qualche anno sentiranno la nostalgia dei viaggi in famiglia !
Forse fra qualche anno è un po’ presto, ma da adulti li ricorderanno con dolcezza di sicuro!
Anch’io mamma di adolescente ormai quindicenne, e nonostante facciano il loro lavoro, quello di contrapporsi e sfidare talvolta, concordo che Soto sotto apprezzano, eccome se apprezzano, anzi mia figlia sta già programmando i viaggi x quando potrà viaggiare da sola
Ciao Patty,
il mio non è proprio a questi livelli però, concordando insieme i viaggi, si riesce a goderseli molto meglio. Inoltre, quando si può, ci si aggrega ad amici…ed è ancora meglio…però che fatica a volte! Grazie per il tuo commento…è bello confrontarsi 🙂