Il punto di partenza della nostra vacanza è stata Tropea, o meglio un villaggio a meno di 10 km dal paese.
Da lì, in pochissimo tempo, abbiamo esplorato le spiagge che vanno da Capo Vaticano fino a Marina di Zambrone.
Si poteva arrivare più a sud, fino a Nicotera, o più a nord, fino a Pizzo Calabro, ma la voglia di riposarsi ha prevalso sulle miglia stradali. Anche perchè, le spiagge più belle della Costa degli Dei le avevamo davvero ad un tiro di schioppo.
Pertanto è necessario avere sempre con sè scarpette da scoglio. Inoltre, alcuni percorsi per raggiungerle potrebbero necessitare di scarpe ginniche. Noi non le avevamo, ma sapendolo prima, le avrei portate da casa.
Infine, se avete bimbi piccoli, tenete conto che se il mare è mosso, le onde a riva sono importanti, pertanto non ritengo che questo tipo di spiagge sia adatto a bambini troppo piccoli o che non sanno nuotare.
E’ la spiaggia su cui sorge il villaggio vacanze che abbiamo scelto. Non è nostra abitudine, ma con un figlio sedicenne ci è sembrato un buon compromesso. Fortunatamente avevamo una bella casina con balcone affacciato sul tramonto e sui meravigliosi colori del mare. Vi lascio il link della struttura: Hotel Villaggio Stromboli
La spiaggia di Torre Marino un tempo era strepitosa. Attualmente il mare ha mangiato gran parte della sabbia e ci sono molti ciottoli. E’ comunque bellissima per il turchese delle sue acque e per il buon snorkeling che vi si può praticare. Alle sue estremità ci sono alcune piscine naturali che, con il mare calmo, sono un vero paradiso.
Proseguendo verso nord, oltre il costone di roccia, troverete il proseguimento della spiaggia, completamente selvaggia, ed ottimi punti per ammirare i pesci del nostro Mediterraneo, che da queste parti troverete anche in banchi di discrete dimensioni.
La spiaggia di Torre Marino si raggiunge prendendo le indicazioni per Punto Ristoro Torre Serena (che è anche un ottimo ristorante di pesce a prezzi contenuti e vista da paura sul mare).
Si trova a pochissima distanza dalla precedente.
Noi abbiamo puntato sul navigatore proprio Gabbaturco (suggeritami da Serena di Viaggineltempo), scoprendo poi dalle immagini, che corrispondeva a quella di Scalea che mi ero segnata.
So che si raggiunge anche da A Stazione, ma noi abbiamo preso la strada che fiancheggia il Conad di Santa Domenica che poi ci ha portati al residence le Playe. L’ingresso da lì è interdetto, pertanto abbiamo parcheggiato lungo la strada ed a piedi siamo entrati nell’area di parcheggio del residence.
Non so se si possa fare, noi ormai eravamo lì e abbiamo raggiunto la spiaggia da quel punto. Già alla fine del parcheggio, dal parapetto si gode un panorama che toglie letteralmente il fiato. La giornata non era nemmeno del tutto limpida, eppure i colori erano mozzafiato.
Abbiamo seguito un percorso che ci ha portato ad oltrepassare un cancello e poi a prendere una scalinata.
Circa 10 minuti a piedi e si raggiunge il paradiso. Il percorso, per quanto non sia il massimo per bimbi al di sotto degli 8/10 anni, era abbastanza agevole.
La spiaggia è di sabbia grossa mista a rocce ed il mare pure. E’ per questo che i suoi colori sono così vari. Fino alle 11 di mattina una parte è all’ombra del grande costone alle sue spalle, ma da mezzogiorno, se non si ha un ombrellone, si viene cotti dal sole calabrese, caldo e brillante fino a sera.
La Scalea o Gabbaturco è forse la spiaggia che mi è piaciuta di più, anche perchè non c’era praticamente nessuno.
Si trova oltre Capo Vaticano e l’abbiamo scelta una mattina di mare troppo mosso nella nostra spiaggia. Si compone di due spiagge più una piccola caletta ed in bassa stagione dev’essere bellissima. Purtroppo, pur essendo i primi di luglio, la spiaggia era super affollata, essendo anche molto attrezzata, ed il mare non era pulitissimo, perdendo nei suoi colori.
Abbiamo fatto comunque diversi bagni, essendo meno esposta alle correnti, allontanandoci il più possibile dalla riva caotica.
Molto bella nel suo insieme. La potete vedere sia dirigendovi verso il faro di Capo Vaticano, sia tramite la scalinata privata (chiedete prima di utilizzarla), che porta ai residence. Si trova all’estremità meridionale della spiaggia.
Nota dolente: il parcheggio. O si arriva prestissimo e si trova nella parte più alta gratuitamente, oppure si lascia l’auto in quella a pagamento vicino alla spiaggia (2€ per ogni ora). In alternativa, gli hotel ed i villaggi della zona offrono un parcheggio comodo alla ‘modica’ cifra di € 10 per tutta la giornata.
Altro luogo in cui potete parcheggiare (ma mettete in conto 25 minuti di cammino sotto il sole): lungo la strada su cui si trova il residence Praia del Fuoco. Lì il parcheggio è gratuito e troverete sempre posto.
L’ho vista solo di sfuggita in quanto molto caotica. Si compone di 3 calette, davvero molto belle, ma anche parecchio attrezzate. Anche qui il parcheggio è a pagamento, per lo meno nella parte più vicina alla spiaggia. Il costo per una giornata è di € 8,00.
Non ho fatto nemmeno una foto e sono scappata, anche perchè il mare, essendo un po’ mosso e pieno di gente, si era sporcato. Un vero peccato. Da visitare magari fra maggio e giugno.
Una delle più belle spiagge della Costa degli Dei!! Quanto mi sono piaciute queste calette, specie la prima… più piccola e più scenografica, con la roccia a forma di testa di leone. In alcuni punti, per la conformazione rocciosa e per il colore delle sue acque, mi ha ricordato le Seychelles…fate voi…
Non c’è tanto parcheggio, lasciare l’auto sulla strada gratuitamente vuol dire arrivare entro le 9 della mattina. In alternativa la si deve lasciare prima del sottopasso e fare un bel pezzo a piedi. Se avete bimbi, eventualmente scaricateli con un genitore all’inizio del sentiero e poi andate a parcheggiare.
Già, perchè poi c’è da fare un altro po’ di strada a piedi. Il percorso è agevole anche per bimbi piccoli, quindi nessuna paura. Le spiagge principali sono due: quella dove siamo stati noi, dove in pratica ci si siede sui sassi tra la sabbia e si sta quasi sempre in mare, e l’altra, più grande, con sabbia e rocce, dove piantare agevolmente l’ombrellone.
Avendo sempre come base la spiaggia di Torre Marino (ed il figlio sedicenne ad attenderci per pranzo), a noi bastava rimanere un paio d’ore. Per chi invece vuole passarvi la giornata, è sicuramente meglio cercare posto nella spiaggia più grande.
Molto carina questa spiaggia, anche se simile alla precedente. Si affianca a quella grande e più anonima di Parghelia, ma in zona c’è anche quella del Vardanello, che però non abbiamo visto.
Anche in questo caso, seguite le indicazioni, e poi lasciate l’auto in un parcheggio comunale. Direi che il costo sia sempre intorno ai 2€/h.
Vi si accede facilmente, tramite una scalinata in gran parte ombreggiata. Anche questa, come la precedente, si divide in due parti, molto simili, con sabbia mista a sassi/roccia.
A me è piaciuta, anche se non come la precedente…forse per via del mare un po’ più mosso.
C’è anche la possibilità di vedere dall’alto le spiagge nel loro insieme….non perdetevi la meraviglia!
Ne parlo lo stesso, nel caso in cui tornassi da queste parti il prossimo anno. E’ una piccola caletta di spiaggia bianca, simile a quella di Michelino, ma meno caotica, in quanto non facilmente raggiungibile.
Si raggiunge o via mare, oppure oltrepassando gli scogli della spiaggia di Michelino, oppure ci sono alcuni percorsi, guardando su google maps, che però potrebbero essere all’interno di proprietà private. In rete ho visto che vi si arriva anche attraversando gli scogli all’altezza degli Appartamenti de Vita Tropea (in ottima posizione tra l’altro!)
Questo luogo non è una spiaggia, ma un belvedere. Infatti si raggiunge proprio prendendo via Belvedere, a fianco del Residence Arcobaleno. Troverete un parcheggio ed un luogo curato con aiuole abbellite con piante endemiche del nostro meridione.
La vista è spettacolare e dà principalmente sulle calette di Praia i Focu. Da qui, qualche impavido, munito di scarpe da ginnastica, è sceso per raggiungere una delle spiagge, ma il sentiero è davvero alla ‘Indiana Jones’ ed onestamente non mi sento di consigliarlo a nessuno. Però esiste.
Consiglio di tornare in questo luogo magico anche per il tramonto, quando i colori diventano caldi ed i rumori si riducono al minimo. Insomma un posto carico di magia.
Per raggiungere queste meravigliose cale, incorniciate dalle rocce, bisogna portarsi sulla spiaggia delle Grotticelle.
Chiedendo al bar, quello sulla spiaggia di destra (guardando il mare), vi indicherà la persona a cui rivolgervi per la ‘traversata’, chiamiamola così. Il costo è di € 10,00 a persona e la durata del viaggio in gommone è di 5/6 minuti. Brevissimo.
Non andate troppo tardi. Massimo nelle 10,30, perchè poi si accavallano con i rientri dalla spiaggia e rischiate di non essere portati nemmeno là. Potete rimanere quanto volete. Se decidete di fare la giornata, vi raccomando l’ombrellone, acqua e cibo. Il posto è completamente selvaggio (ed è bellissimo).
Si raggiunge anche con il pattino, infatti mentre noi eravamo lì, ne sono arrivati 3. Deturpano e non poco il paesaggio, ma in genere rimangono poco tempo, in quanto ci vogliono circa 30 min di pedalata per arrivare ed in genere vengono noleggiati per un’ora (o forse 90 minuti). Potrebbe convenire se si fosse almeno in 4 e se si volesse fare una toccata e fuga. Di sicuro non conviene per chi rimane anche solo 3 ore sulla spiaggia.
Ebbene sì, spiagge. Perchè Tropea ne ha 4 nei suoi immediati dintorni, Quelle più famose sono proprio sotto l’Isola/Santuario di Santa Maria. Guardando il mare, quella di sinistra è più attrezzata, ma un po’ meno caotica, mentre quella di destra è quasi tutta spiaggia libera, ma molto gremita. Il mare è bello ovunque e la spiaggia è di un bel colore dorato e grana grossa. Di conseguenza il mare tende al verdeacqua. Fantastico.
Una veduta d’insieme si ha dalla balconata del paese, che quest’anno è più bello che mai, visto che è al primo posto come borgo dei borghi.
Per parcheggiare: sul lungomare, affiancando la spiaggia più grande, oppure nell’ampio parcheggio sotto il santuario. In entrambi i casi i parcheggi sono a pagamento.
Proseguendo oltre quest’ultimo c’è un tratto che è gratuito. Nelle 21.30 di sera oppure la mattina presto dovreste riuscire a trovare posto.
Le altre due spiagge sono ai lati delle principali: una verso sud, dopo la Baia di Riaci ed una verso nord, dopo il porto e prima di Parghelia. Non è ho viste, ma suppongo si somiglino.
Sempre in un giorno di mare mosso, abbiamo provato a trovare un po’ di tranquillità in questa ampia spiaggia di sabbia e ciottoli. Si trova a poca distanza da Capo Vaticano e si raggiunge agevolmente. In loco, resort anche di livello, ristoranti sulla spiaggia e lidi attrezzati.
In realtà, il mare era mosso anche qui. Il problema della Calabria è questo grosso salto dal bagnasciuga al mare quasi profondo nel giro di una manciata di metri. Si crea a riva un’onda importante che devi per forza passare per poi poter nuotare con tranquillità.
Perchè vento forte noi non ne abbiamo mai trovato…quindi ciò che agita il mare sono le sue correnti e le barche frequenti che portano in giro i turisti per la visita delle coste, a nord ed a sud di Capo Vaticano.
Sono giunta alla fine di questo primo articolo sulla Calabria e le sue spiagge più belle lungo la Costa degli Dei. Ne sono rimasta così affascinata che potrebbe anche capitare che ci ritorni, cosa che non mi è successa con il Salento, altrettanto bello, ma ancora più gremito.
Chiaramente aggiungerei ulteriori chicche, come Diamante oppure San Nicola Arcella, ma una settimana fra Tropea e dintorni non me la farei mancare!
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